Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  aprile 16 Mercoledì calendario

Ieri pomeriggio Veltroni e Berlusconi hanno tenuto le loro conferenze stampa. Si sono evidentemente messi d’accordo sull’orario, perché il primo ha parlato dalle cinque alle sei e il secondo dalle sei alle sette

Ieri pomeriggio Veltroni e Berlusconi hanno tenuto le loro conferenze stampa. Si sono evidentemente messi d’accordo sull’orario, perché il primo ha parlato dalle cinque alle sei e il secondo dalle sei alle sette.

• E’ il primo segnale del grande inciucio? Cioè, vede un mega accordo in vista?
Non credo proprio. Per due ragioni. La prima: il Popolo della Libertà ha vinto con margine ampio e non ha bisogno di un soccorso di voti. La seconda: Berlusconi sarebbe magari anche disposto ad aprire molto, ma la Lega non vuole. Il governo terrà conto delle opinioni dell’opposizione – questo Berlusconi lo ha detto – e i suoi ministri si confronteranno con i ministri-ombra del governo-ombra di Veltroni (che ne ha annunciato ufficialmente la costituzione), ma non vi sarà una nuova Bicamerale. Il Cavaliere ha detto che con tre gruppi parlamentari da una parte e quattro dall’altra non ci sarà bisogno di una commissione speciale che studi la riforma della Costituzione e dello Stat basteranno, a discutere e legiferare, le normali strutture del Parlamento. Un giornalista gli ha chiesto se non sarebbe il caso di mettere insieme anche in Italia una commissione Attali, quell’invenzione di Sarkozy che ha creato un consesso di belle menti di ogni tendenza, mettendoci dentro pure qualche italiano. Berlusconi ha detto di aver letto il documento finale della commissione e di non averci trovato tutte queste idee.

• E la riforma elettorale?
Niente. Il Cavaliere ha detto che l’attuale sistema elettorale è ottimo, che proprio questa legge ha trasformato l’Italia in un paese europeo disboscando la vecchia giungla dei partitini. Casomai, dice, bisognerà dare un premio nazionale al Senato, per scongiurare definitivamente il rischio pareggio. Anche il referendum l’anno prossimo non è, secondo lui, un problema: gli italiani voteranno “No” e questa legge sarà salva.

• Che cosa si propone di fare nei primi cento giorni di governo?
Le urgenze massime sono due: i rifiuti in Campania e l’Alitalia. Berlusconi ha confermato che il primo consiglio dei ministri si terrà proprio a Napoli. Quali idee concrete abbia per toglier di mezzo la spazzatura non l’ha detto. Ma è tornato più volte sull’argomento e la faccenda gli sta a cuore. Quanto all’Alitalia ha detto che la soluzione sarà semplice. « un problema normale». Qui si sa quello che vuol fare, anche se non si sa ancora attraverso chi: vendita della compagnia a una cordata dominata da imprenditori italiani, recupero della funzione hub di Malpensa. Giovedì avrà Putin a cena. Lui non l’ha detto, ma il discorso Alitalia potrebbe entrarci. Aeroflot aveva voglia di investire (già oggi le aziende russe impiegano in Italia diecimila persone) e, come ha rivelato Prodi, è poi scappata per non avere a che fare coi nostri sindacati. A proposito di russi, Berlusconi ha brevemente parlato anche di politica estera, dicendo che l’Europa deve diventare un soggetto politico importante e recuperare un rapporto più caloroso con Mosca, cosa di cui vuol farsi carico proprio lui. Ha raccontato anche di essere molto amico di Zapatero, «stamattina ci siamo fatti un sacco di risate al telefono».

• Ha confermato il taglio del bollo?
Ha detto che diminuirà in genere il carico fiscale sulla proprietà privata, quindi niente Ici, niente bollo auto, alleggerimento delle tasse di successione. Poi: adeguamento a mille euro delle pensioni minime. Riduzione dell’Irap e delle tasse su chi ha famiglia, politica delle sicurezza mobilitando polizia e carabinieri e moltiplicando i poliziotti di quartiere, lotta all’elusione e all’evasione fiscale, ammodernamento della giustizia e accelerazione dei processi che durano troppo... Ha usato parole di grande stima per i giudici giudicanti, «dato che in 93 procedimenti non sono stato condannato neanche una volta», ha ribadito invece che la richiesta di fare il test sulla salute mentale dei pm non è assurda, visto che chi ha in mano la vita delle persone deve avere equilibrio. La separazione assoluta delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati inquirenti è a suo dire una necessita assoluta. Vuole anche riformare la scuola e mandare un alunno su quattro a fare apprendistato nelle imprese, Insiste con le tre “i” (Impresa, Internet, Inglese).

• E Veltroni?
Ha dato questa notizia del governo-ombra, ha ricordato che dal 94 in qua chi governava ha sempre perso, ha sottolineato che il Pd è una realtà più forte della coppia Ds-Margherita, ha per la prima volta detto che Prodi e il suo governo sono stati un problema e ha giudicato un cattivo inizio la decisione del Cavaliere (che il Cavaliere ha confermato) di non dargli la presidenza di una delle due Camere. Ha mostrato rammarico per la scomparsa politica di Bertinotti e compagnia. Anche Berlusconi s’è dispiaciuto. Ha detto che inviterà al più presto Bertinotti a cena. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 16/4/2008]