La Gazzetta dello Sport, 19 maggio 2008
Mercoledì il governo si riunisce a Napoli per varare il pacchetto sicurezza e il decreto fiscale. E la spazzatura? La spazzatura, niente, ufficialmente di spazzatura non si parlerà

Mercoledì il governo si riunisce a Napoli per varare il pacchetto sicurezza e il decreto fiscale. E la spazzatura? La spazzatura, niente, ufficialmente di spazzatura non si parlerà. Ma intanto Napoli è stata, a partire dalla notte di venerdì, una città in rivolta. Sconosciuti che erano evidentemente coordinati da qualcuno hanno gettato in mezzo alla strada i rifiuti che erano accumulati agli angoli delle strade o intorno ai cassonetti. Gli stessi cassonetti sono stati rovesciati e dati alle fiamme, creando una situazione di disagio tremendo in via Salvator Rosa, corso Vittorio Emanuele, via Cilea, corso Sirena, viale Colli Aminei, via Firenze, riviera di Chiaia, via Antonino Pio. Ieri i roghi sono stati 84 e l’immondizia è stata gettata anche sui binari della Napoli-Salerno. Altre persone, ancora non identificate, hanno bloccato la stazione di San Giovanni Barra e le Ferrovie dello Stato hanno dovuto deviare il percorso dei treni. Nel tardo pomeriggio s’è poi riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Alla fine, Gennaro Mola, assessore alla Nettezza urbana del comune di Napoli, ha detto che da oggi riprenderanno i viaggi dei treni verso la Germania con uno smaltimento di mille tonnellate di rifiuti al giorno. Secondo il prefetto Pansa l’emergenza è passata, «la fase acuta è alle spalle».
• Lei ci crede?
Non lo so. Una strana coincidenza ha voluto che questo Consiglio dei ministri napoletano e la ripresa dei moti e dei roghi fossero contemporanei al bel successo a Cannes della proiezione di Gomorra. Toni Servillo s’è sentito chiedere un parere sui rifiuti e ha risposto: «Non dovete domandare a me, io abito a Caserta e i rifiuti li subisco come tutti gli altri».
• Nel film si allude ai rifiuti?
Una delle cinque storie è dedicata ai rifiuti tossici. Sui rifiuti in genere, Saviano scrive questo: «La scelta di trafficare in rifiuti espone a minori rischi di natura penale, poiché i reati connessi alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento illegali spesso sono soggetti a prescrizione [...] Il meccanismo dei rifiuti permette a ogni passaggio di guadagnare. I clan che hanno i camion, le ruspe bobcat, le discariche, guadagnano quando raccolgono, guadagnano quando sversano e fanno sversare nelle loro discariche. Ma da questo guadagno ne hanno ricavato vantaggio le maggiori imprese italiane, negli ultimi trent’anni le discariche campane sono state riempite, le cave rese satolle, ogni possibile spazio utilizzato, la spazzatura di Napoli non è la spazzatura di Napoli. Le discariche campane non sono state intasate solo dai rifiuti solidi urbani campani, ma sono state occupate, invase, colmate dai rifiuti speciali e ordinari di tutto il Paese, dislocati dalle rotte gestite dai clan. La spazzatura napoletana appartiene all’intero Paese nella misura in cui per più di trent’anni rifiuti di ogni tipo - tossici, ospedalieri, persino le ossa dei morti delle terre cimiteriali - sono stati smaltiti in Campania e più allargatamente nel Mezzogiorno».
• Con questa premessa sembra che si debba caricare del problema l’intero Paese.
A quanto pare Berlusconi non vuole fare questo. Del resto, quando ci provò Prodi, l’intero Paese – incluse le regioni rette dalla sinistra – gli disse di no, un’impressionante anticipazione dello spirito leghista e/o nordista che ha poi travolto il Partito democratico e quelli dell’Arcobaleno.
• E allora Berlusconi che cosa vuole fare?
Berlusconi tiene segrete le sue intenzioni. E non ha messo la spazzatura all’ordine del giorno del consiglio di mercoledì proprio perché vuole infilare qualche decisione dentro il pacchetto sicurezza. Sa che vuole addirittura secretare i siti? Cioè non far sapere dove aprirà le discariche?
• E come potrà tenere un segreto simile?
Non so come pensa di riuscirci. Tra le intenzioni che gli vengono attribuite c’è quella di nominare Bertolaso sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con la delega all’emergenza rifiuti in tutt’Italia. De Gennaro, il cui incarico scade tra dieci giorni, tornerebbe a Roma. Una sessantina di Comuni sarebbero commissariati e, tra questi, c’è probabilmente anche Napoli. Il sindaco Rosa Russo Jervolino appare molto nervosa, in privato parla malissimo di De Gennaro e, se le si chiede un parere sulle discariche, risponde: «Non tocca a me decidere». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 19/5/2008]