La Gazzetta dello Sport, 22 maggio 2008
La famosa riunione del Consiglio dei Ministri a Napoli, che Berlusconi aveva annunciato addirittura prima delle elezioni, si è svolta ieri in Prefettura

La famosa riunione del Consiglio dei Ministri a Napoli, che Berlusconi aveva annunciato addirittura prima delle elezioni, si è svolta ieri in Prefettura. Sul tavolo sostanzialmente tre questioni: il cosiddetto pacchetto sicurezza, le prime misure per risolvere la questione dei rifiuti e i primi provvedimenti economici di Tremonti. L’arrivo del governo ha fatto scendere in strada ben nove cortei, che però non hanno messo insieme, alla fine, che un migliaio di persone. Pioveva, e la folla stipata intorno alla Prefettura e poi davanti a Palazzo Reale – dove s’è svolta la conferenza stampa del premier - ha manifestato parecchio entusiasmo per i rappresentanti del governo: Tremonti, quando è uscito in strada, è stato applaudito e salutato da un coro. Festa anche per Maroni, che i napoletani evidentemente non giudicano troppo anti-meridionalista. Il ministro leghista, abbastanza sorpreso, ha stretto un mucchio di mani. Insignificanti i pochi incidenti.
• Io comincerei da Tremonti. Aveva detto che voleva stangare le banche.
Per ora alle banche non succede niente. Il ministro vuole che presentino un piano per agevolare le famiglie nel pagamento dei mutui: trasformazione dei tasse variabili in fissi, ecc. Questo entro giugno.
• L’Ici è stata abolita?
Sì, quella sulla prima casa, escludendo ville, castelli e case di lusso. All’obiezione che in questo modo i Comuni potrebbero cercare i soldi perduti da qualche altra parte, Tremonti ha risposto che per tenere i sindaci tranquilli gli saranno trasferiti fondi dal ministero dell’Interno. Qualcuno ha osservato che è un ben strano modo di procedere questo, da parte di un governo che vuole realizzare il federalismo fiscale: si toglie una tassa locale e si aumentano i trasferimenti dal centro! L’altro provvedimento era la (quasi) detassazione degli straordinari. Si applicherà con tre limitazioni: saranno esclusi gli statali, saranno esclusi quelli che guadagnano più di 35 milia euro lordi l’anno, sarà esclusa la parte di straordinari che eccede i tremila euro al mese. Tra le tante obiezioni fatte anche a questo provvedimento, ricordiamo quella relativa agli agenti di polizia e ai carabinieri che stanno in strada: una politica che mette tanto l’accento sulla sicurezza non dovrebbe compensare gli straordinari di queste persone? Lavoro in più fatto oltre tutto in mezzo a pericoli e disagi. Teniamo conto che l’ora di straordinario di un poliziotto vale appena 7 euro, quasi come quella di una donna di servizio. In ogni caso agli straordinari ammessi alla detassazione si applicherà un’imposta secca del 10%. Tremonti ha anche confermato che bisognerà risparmiare 30 miliardi in tre anni e che una parte della Finanziaria sarà anticipata a giugno.
• E i rifiuti? Sono spariti?
Il centro di Napoli ieri era pulito, per via di un grande sforzo fatto da tutti in occasione dell’arrivo del governo. Berlusconi vuole militarizzare le zone destinate a ospitare le discariche: non dirà quali sono i siti prescelti fino all’ultimo momento e quando lo dirà l’esercito sarà già dislocato a protezione delle aree. Così almeno nelle intenzioni. Le discariche saranno sette, e le zone prescelte saranno dichiarate “aree di interesse strategico”. Si promettono pene severissime (fino a 5 anni) per chi si mettesse in mezzo e tentasse di impedire i lavori. Verranno costruiti 4 termovalorizzatori. Berlusconi pretende che quello di Acerra sia terminato alla fine dell’anno, poi ne vuole uno a Santa Maria La Fossa, un altro a Salerno e un quarto a Napoli, in un sito che il sindaco dovrà indicare entro 30 giorni. Se non lo indicherà, provvederà direttamente il neonominato sottosegretario Bertolaso, al quale il governo ha dato molto potere, compreso quello di commissariare i comuni inadempienti sul piano della spazzatura. Alra iniziativa importante: i pubblici ministeri non potranno più tormentare le amministrazione sequestrando le aree prescelte. Qualunque decisione in materia di rifiuti dovrà essere presa dai tribunali in composizione collegiale, cioè tutti insieme.
• Poi c’è la guerra di Maroni agli immigrati.
Il reato di immigrazione clandestina è finito in un disegno di legge. Deciderà il Parlamento. Sta nel decreto legge, invece, l’aggravamento di un terzo della pena per i reati commessi da clandestini, i 3 anni di carcere per chi affitta a clandestini, l’espulsione per i clandestini condannati fino a 2 anni. E poi l’inasprimento delle pene per i pirati della strada.
• E le badanti?
Qualcosa si farà. Ma in seguito. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 22/5/2008]