vanity, 16 giugno 2008
La questione Lega
• C’è un problema Lega dentro il governo, che si capisce bene partendo dalla situazione di Roma e del Lazio. A quanto si capisce, i due enti locali (Regione e Comune) sono in una situazione finanziaria disastrosa, nel Lazio per buchi provocati dalla gestione Storace della Sanità, a Roma per una politica di sperperi non contrastata, o addirittura favorita, dalla giunta Veltroni. possibile (e per il Lazio praticamente certo) che Tremonti mandi il commissario, cosa che Alemanno avversa (gli legherebbe le mani), ma che comunque farebbe precipitare nel discredito il segretario del Pd. Questo fondo di debolezza facilita a Berlusconi la trattativa col suo avversario, inevitabilmente pronto a lasciar fare al governo molto più di quanto un’opposizione normale consentirebbe. La Lega non può che guardare in cagnesco questa specie di mega-inciucio, che la rende meno indispensabile. Oltre tutto Berlusconi, per tenerla a bada, ha fatto asse anche col Quirinale: il presidente della Repubblica, infastidito per le speculazioni leghiste su clandestini e meridionali, ha ricordato che i rifiuti tossici al Sud di cui parla anche Gomorra li mandavano gli imprenditori del Nord. La Lega ha risposto a brutto muso e ha cominciato a far dispetti: ha fatto dire a Castelli (che però parlava a titolo personale) che le intercettazioni ci vogliono anche per il reato di corruzione, ha presentato un emendamento al decreto sui rifiuti che, se approvato, costringerebbe la Campania a restituire i 150 milioni impiegati per far fronte all’emergenza, ecc. I leghisti, per fare i duri, hanno anche disertato in massa le celebrazioni del 2 giugno. [Giorgio Dell’Arti]