Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Beh, oggi occupiamoci del fatto del giorno più mondano che ci sia, le nozze di William e Kate…
• Il re d’Inghilterra?
Non ancora. La regina è sempre Elisabetta (Elisabetta II),
dopo di lei tocca a Carlo e dopo Carlo toccherà a William. Tutti scrivono che
Kate – una “commoner”, cioè una non-nobile – diventerà regina. Ma non è vero.
Come Filippo non è oggi il re d’Inghilterra, ma il principe consorte della
regina, così Kate domani non sarà The Queen, ma solo la consorte del re. La
storia si occupa poco delle mogli, a meno che non vengano fatte fuori dai loro
sovrani mariti. Nessuna moglie di re inglese è famosa come le otto spose di
Enrico VIII. Stiamo divagando solo apparentemente, perché il tema della
successione e della simpatia che sapranno suscitare William e Kate è invece
centrale. Sulla successione: 76 inglesi su cento vorrebbero che dopo Elisabetta
salisse al trono direttamente William, e che Carlo saltasse il suo turno. È
difficile, perché le regole sono regole. Tuttavia, la sovrana potrebbe
decidersi a lasciare nel 2016, quando compirà 90 anni. Carlo ne avrebbe 67.
Farebbe il re fino agli 80 e poi lascerebbe a William, che a quel punto ne
avrebbe 46. Un re giovane, nel pieno delle forze.
• E se finisse
anche questo matrimonio come quello fra Carlo e Diana?
Tra i due c’è un contratto di ferro, sottoscritto presso
lo studio Spears di Londra (ne ha parlato la Bild): se i due divorziassero,
Kate perderebbe l’affidamento degli eventuali figli, dovrebbe rinunciare al
titolo di altezza reale, non potrebbe più vivere in nessuna delle dimore reali,
non otterrebbe nulla dal patrimonio di William (attualmente intorno ai 13
milioni di sterline, che salirebbero a 325 in caso di morte della regina), non
potrebbe rivelare nulla della sua vita coniugale e della famiglia reale. Una
clausola le consentirebbe di vedere i figli senza limitazioni.
• Come si sono conosciuti?
Hanno frequentato tutt’e due l’università di St
Andrews. Quando si seppe che il figlio di Carlo e Diana s’era iscritto lì, le
domande di ammissione aumentarono del 44%. I nove decimi erano ragazze. Tra
queste, c’era pure Kate. Lei ha raccontato dopo: «È stata la mamma a
convincermi». Pare infatti che questa madre, di nome Carole, già hostess della
Britisdh Airways e poi moglie di Mike Middleton, ultimo rampollo di un’antica
stirpe di minatori, divenuta ricca grazie a un commercio di articoli per
pic-nic praticato su Internet (i due vivono nel Berkshire, boschi di querce,
passeggio di cervi), sia stata attentissima alle frequentazioni delle figlie,
badando bene che si trattasse di ambienti rigogliosi di mariti ricchi. Non c’è
spazio per raccontare i fidanzati della sorella Philippa, detta Pippa, ma di
cose da dire ce ne sarebbero. Esiste anche un fratello, che fa l’uomo d’affari.
• William e Kate non sono troppo diversi per andare d’accordo?
I cronisti dicono che sono appassionati delle
stesse cose, stanno sempre insieme, lui la protegge, lei ha avuto un’ottima
educazione, eccetera eccetera. Non lo so. Una cosa sono i miti costruiti dai
giornali, un’altra è la vita vera. Di lui si dice che fosse un ragazzino
terribilmente disadattato, urla e prepotenze con i compagni di scuola, al punto
di gridar loro «Ti mando nella Torre!» oppure «Ti faccio arrestare». Il padre
Carlo e la madre Diana si prendevano a parolacce davanti al bambino. Quando
William aveva 7 anni una tata gli avrebbe detto: perché la fai tanto lunga? Gli
altri bambini soffrono esattamente come te e sopportano. Questa frase lo
avrebbe cambiato. Diventò complice della madre. Le passava i kleenex sotto la
porta quando lei si chiudeva in bagno a piangere. Eccetera eccetera. Anche se
ha fatto le sue mattane (niente di grave) sarebbe diventato da allora una
persona seria. È possibile. Lo sapremo con certezza tra un centinaio d’anni.
Forse.
• Che succede oggi?
Si ipotizzano un milione di persone per strada.
Cerimonia a Westminster. L’area è completamente bloccata: a parte i 1.900
invitati non passerà nessuno. I servizi di sicurezza sono all’erta. Potrebbero
esserci quattro tipi di attentati. L’estremista islamico che si fa sotto in
qualche modo e poi si fa saltare per aria. Oppure: un terrorista che si mette a
sparare come un pazzo in tutte le direzioni. Terzo: un’autobomba degli
irredentisti irlandesi, o forse un tiratore scelto appostato sui tetti (sono
stati perquisiti tutti gli abbaini). Infine il pazzo isolato, forse
l’eventualità più temibile. Il momento più delicat@@ quando William e Kate
percorreranno il tragitto nella carrozza di vetro. I servizi sperano nella
pioggia. Li costringerebbe a procedere in un veicolo coperto, e meno esposto. [Giorgio
dell’Arti]
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