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 2008  agosto 04 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Da oggi, tremila soldati presidieranno Roma, Milano, Napoli e varie altre città d’Italia...

Presidieranno in che senso?
Nel senso che faranno la guardia ai consolati, alle ambasciate oppure ai Cpt (i Centri d’accoglienza per immigrati) oppure andranno di pattuglia con un poliziotto o un carabiniere. Non si ricorda? quel punto del decreto sicurezza approvato definitivamente la settimana scorsa che prevede la messa in strada di tremila soldati e il recupero di altrettanti poliziotti o carabinieri che torneranno, a loro volta, a combattere direttamente la criminalità invece che star fermi davanti al portone di una sede di rappresentanza straniera.

Di che soldati si tratta?
Di carabinieri altamente specializzati, che hanno già operato all’estero. Quindi nessun ragazzo imberbe mandato a far la guerra ai mafiosi e, del resto, le ricordo che la leva obbligatoria da noi non c’è più e che quindi, quando si parla di “soldati”, ci si riferisce per definizione a dei professionisti. Invece l’altra volta – cioè tra il 1992 e il 1998 – quando si mandarono i soldati in Sicilia per fronteggiare l’emergenza mafia (erano appena stati ammazzati Falcone e Borsellino) si trattava effettivamente di ragazzi di leva, non professionisti e imberbi sul serio, e vi furono polemiche anche allora, centrate proprio su questo punto: mandate degli scolaretti in trincea? Andò invece molto bene, con 20 mila uomini permanentemente sul territorio e 150 mila militari messi in campo in sei anni, anche in quel caso con compiti di sorveglianza e di – come dire? – “deterrenza a vista”: per il solo fatto di star lì, il male intenzionato si asteneva, per lo meno in quel momento e in quel posto, dal fare quello che voleva fare. Fu un gran successo, la gente si affezionò ai ragazzi in divisa, insomma nessuno dei timori della vigilia si rivelò fondato. Avrà pure un qualche significato che delle tre organizzazioni criminali italiane la mafia sia oggi la più debole.

Invece adesso?
Adesso i soldati sono solo tremila e tutti dicono che sono pochi. Poi c’è il problema “emergenza”: esiste davvero un’emergenza criminalità che giustifichi questo provvedimento? I numeri sembrerebbero dire di no: dati del ministero dell’Interno riferiti ai due semestri del 2007 mostrano che il complesso dei delitti (omicidi, rapine ecc.) è passato da 1 milione e 485 mila a 1 milione e 379 mila. Sono diminuiti gli ammazzamenti, i furti, le rapine, gli scippi, le estorsioni, persino le violenze sessuali. Ho qui i dati reato per reato, ma probabilmente la annoierebbero. In che consiste allora l’emergenza? Nel fatto che, nonostante i numeri, è aumentato il senso di insicurezza generale, cioè gli italiani non percepiscono questa diminuita attività malavitosa e sentono invece di essere in pericolo. Da che cosa deriva questa sensazione? Dalla crescita costante degli immigrati e dalla generale insicurezza economica. Le paure sono sempre imparentate tra loro e si alimentano a vicenda.

Mettere i soldati in strada non aumenterà la sensazione d’emergenza?
E’ possibile. Le dico però che in Campania, dove il Genio è all’opera da gennaio e l’esercito ha presidiato le discariche a partire da quella di Pustarza, gli uomini in divisa hanno funzionato eccome. La Russa, il ministro della Difesa, non vuole poi che i tremila soldati operino sul serio come polizia, possono procedere a un arresto solo in flagranza di reato, cioè se qualcuno ruba o aggredisce sotto i loro occhi. Vuole che siano soprattutto visibili: è l’effetto deterrenza dei Vespri anni Novanta. Quindi andranno a piedi (senza eccezioni), in divisa d’ordinanza e arma corta. Tuta mimetica e mitra saranno obbligatori per chi viene messo a fare la guardia ai cosiddetti “siti sensibili”. Le pattuglie non saranno mai comandate dal militare, ma sempre dal poliziotto o dal carabiniere.

Dove li mettono?
In nove città: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Catania, Padova, Palermo, Verona. Mille a pattugliare, mille a far la guardia, mille davanti ai Cpt (sparsi in 16 province). I sindaci li accolgono con pochissima simpatia. Alemanno, a Roma, ha detto che non vuole sentir parlare di pattugliamenti perché non intende dare l’immagine di una città militarizzata. Chiamparino a Torino idem. Benché sia allo studio l’idea di pattugliare il cosiddetto Tossic Park – uno dei più grandi supermercati della droga d’Italia –, il sindaco suggerisce di rimettere in servizio i poliziotti che fanno gli autisti o stanno inutilmente chiusi negli uffici. Chiamparino vuole la polizia locale, cioè il salto di qualità dei vigili urbani. Non ha torto. E hanno ragione anche i sindacati di polizia: con i 60 milioni che serviranno per questa operazione non si poteva comprare la benzina per le volanti a secco? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello sport 4/8/2008] (leggi)

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