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 2010  febbraio 12 Venerdì calendario

Sul caso Bertolaso, e l’ipotetica corruzione in cambio di appalti (quattro arresti l’altro ieri e il capo della Protezione civile indagato e messo sotto accusa), la tesi del giudice per l’indagine preliminare di Firenze è questa: si tratta di una «storia di ordinaria corruzione», in cui esistono tangenti pagate con denaro, ville, auto di lusso ed escort in cambio di appalti milionari per i lavori del G8 alla Maddalena e la realizzazione o ristrutturazione di imponenti impianti sportivi in occasione dei mondiali di nuoto dell’anno scorso a Roma

Sul caso Bertolaso, e l’ipotetica corruzione in cambio di appalti (quattro arresti l’altro ieri e il capo della Protezione civile indagato e messo sotto accusa), la tesi del giudice per l’indagine preliminare di Firenze è questa: si tratta di una «storia di ordinaria corruzione», in cui esistono tangenti pagate con denaro, ville, auto di lusso ed escort in cambio di appalti milionari per i lavori del G8 alla Maddalena e la realizzazione o ristrutturazione di imponenti impianti sportivi in occasione dei mondiali di nuoto dell’anno scorso a Roma. «I fatti sono gravissimi proprio per la sistematicità delle condotte illecite e dei rapporti illeciti di cointeressenza tra gli indagati e le rilevantissime ripercussioni finanziarie ed economiche ai danni del bilancio dello Stato. Ripercussioni rese possibili da una normativa ampiamente derogatoria delle ordinarie regole in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici». Abbiamo citato, o riassunto, quanto ieri ampiamente riportato dai siti internet, specialmente da quelli di Repubblica e del Corriere della Sera, o addirittura già pubblicato nei giornali di ieri mattina. A parte la notizia che i quattro arrestati saranno interrogati oggi in carcere; che è emerso un primo problema di competenza territoriale legato al nome del procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, fatto che imporrà il trasferimento di una parte dell’inchiesta a Perugia; che qualche dubbio di competenza territoriale resta, per il fatto che i reati si sarebbero consumati o a Roma o all’Aquila o alla Maddalena, dunque non è chiarissimo a che titolo a indagare, interrogare e arrestare è la Procura di Firenze (anche nel caso di Mastella il giudice di Santa Maria Capua Vetere prima gli arrestò la moglie e subito dopo si dichiarò incompetente); a parte tutto questo, le notizie di oggi non sono troppo diverse da quelle di ieri. Solo il clamore e l’allarme sembrano cresciuti.

Bertolaso che dice?
Dopo che le sue dimissioni sono state respinte, sembra intenzionato a resistere al suo posto, così come gli chiede, anche ufficialmente, Berlusconi. Ieri Bertolaso ha detto: «L’accusa è infamante, drammatica. Io non c’entro con questa vicenda, penso si sia trattato di un grosso equivoco. Il timore è che gli italiani si possano sentire traditi da me, per questo sono disposto a dare la vita per dimostrare loro che non li ho mai ingannati». Poi ha aggiunto: «Da quello che ho letto, dalle carte che ho ricevuto dalla magistratura si parla di compensi in denaro e anche di favori sessuali. Sono cose che assolutamente non esistono, io non c’entro con questa vicenda. Si è trattato di un grosso equivoco: appena avrò la possibilità di confrontarmi con i magistrati sarò in grado di chiarire».

Favori sessuali?
Il gip di Firenze sostiene che i quattro carcerati e Bertolaso siano stati compensati, per gli appalti che elargivano in particolare alla ditta Anemone, con prestazioni sessuali.

Prove?
Ieri è stato pubblicato un po’ da tutti lo stesso stralcio di una conversazione telefonica tra Bertolaso e Simone Rossetti, gestore del centro benessere Salaria, struttura che secondo i magistrati è in qualche modo riferibile al gruppo Anemone. Bertolaso chiede se sia disponibile Francesca per «una ripassatina». Gli inquirenti sono certi che per “ripassatina” deve intendersi ”prestazione sessuale”. Bertolaso spiega che si tratta di un massaggio. Il Salaria sport village è un centro romano enorme, con seimila iscritti, molto conosciuto. Secondo una notizia Ansa, ”Francesca” sarebbe una delle sei ragazze che lavorano al centro, di età fra i 20 e i 30 anni, capelli neri. Berlusconi dice invece che è una signora di mezza età, in questo momento in ospedale per un problema alla spina dorsale.

La conosce pure Berlusconi?
Ci sono tante Francesche… Il presidente del Consiglio, ieri a passeggio per le vie di Bruxelles con i giornalisti, ha esclamato: «I pm si vergognino, Bertolaso non si tocca». Alla difesa appassionata del suo uomo ha risposto Palamara, il capo dell’Anm, invitando a rispettare la Costituzione. Bersani vuole che il caso serva a lasciar perdere la legge relativa alla Patrimonio spa (Berlusconi: «Neanche per idea»), l’Idv vuole le dimissioni di Bertolaso. Le trascrizioni stampate dai giornali rivelano un punto indubbiamente ripugnante quando sembrano documentare la soddisfazione per il sisma dell’Aquila di due imprenditori, Francesco Maria De Vito Piscicelli e il cognato Gagliardi. «[…] Qui bisogna partire in quarta subito, non è che c’è un terremoto al giorno» «Lo so» (ride). «Per carità, poveracci». «Vabbuò».

Arrestati tutti e due?
No, per il momento del tutto estranei all’inchiesta. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 12/2/2010]