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All’anagrafe
Giulia Anna Masina, San Giorgio di Piano (Bologna) 22 febbraio 1920 – Roma 23
marzo 1994. Attrice. Figlia di Gaetano, violinista e professore di musica, e di
Angela Flavia Pasqualin, maestra. Nel 1942, negli studi dell’Eiar, conosce Federico Fellini. Il 30 ottobre 1943 i due si
sposano. Debutta al cinema nel 1948 in Senza
pietà di Alberto Lattuada, ma si era già vista come comparsa in Paisà di Roberto Rossellini (1946).
Muore a Roma, colpita da un tumore ai polmoni, cinque mesi dopo la scomparsa
del marito Federico.
Biografia di Giulietta Masina
All’anagrafe
Giulia Anna Masina, San Giorgio di Piano (Bologna) 22 febbraio 1920 – Roma 23
marzo 1994. Attrice. Figlia di Gaetano, violinista e professore di musica, e di
Angela Flavia Pasqualin, maestra. Nel 1942, negli studi dell’Eiar, conosce Federico Fellini. Il 30 ottobre 1943 i due si
sposano. Debutta al cinema nel 1948 in Senza
pietà di Alberto Lattuada, ma si era già vista come comparsa in Paisà di Roberto Rossellini (1946).
Muore a Roma, colpita da un tumore ai polmoni, cinque mesi dopo la scomparsa
del marito Federico.
L’infanzia e i primi passi nel mondo del teatro
• Dopo il
matrimonio, il padre di Giulietta, Gaetano, inizia a lavorare come cassiere
alla Montecatini. Giulietta è la primogenita; seguono Eugenia (1922) e i
gemelli Mario e Maria (1929). Nel 1925, la piccola Giulietta è ospite per
alcuni mesi dagli zii materni, Eugenio Pasqualin e Giulia Sardi, che vivono a
Roma, in un bell’appartamento di via Lutezia. I Pasqualin sono amanti
dell’arte, frequentano teatri e concerti, hanno amici intellettuali, viaggiano
a Milano, Londra e Parigi. È proprio durante una serata a teatro che Eugenio fa
salire la nipotina sul palcoscenico e le fa vedere da vicino un «signore
famoso», Luigi Pirandello. Qualche tempo dopo, lo zio Pasqualin muore, a
quarantasei anni. La zia Giulia, allora, chiede che la nipote vada a vivere da
lei per tenerle compagnia e Giulietta si trasferisce a Roma. La Pasqualin
preferisce non mandare la nipote alle elementari e Giulietta recupera studiando
d’estate con la madre, riuscendo a non perdere nemmeno un anno. Alle medie,
viene iscritta al collegio delle Orsoline. Qui frequenta anche il ginnasio e il
liceo e si diletta come attrice nel teatro dell’istituto. Si iscrive
all’università, a Lettere moderne, ed è sempre più sicura di voler fare
l’attrice. Infatti, viene subito scritturata per gli spettacoli del Teatro
dell’Università. Per un breve periodo, la Masina sostituisce lo scrittore
catanese Vitaliano Brancati, conosciuto durante lo spettacolo teatrale Le trombe d’Eustachio, nell’insegnamento
di materie letterarie al liceo Margherita di Savoia e nel frattempo continua a
esibirsi a teatro. Il critico Silvio d’Amico vuole che lei si iscriva
all’Accademia d’Arte Drammatica di cui è presidente, ma la zia Giulia è
irremovibile: Giulietta deve prima laurearsi. [Kezich 2007]
L’incontro con Fellini
• All’inizio
degli anni Quaranta, Giulietta fa parte della compagnia teatrale
comico-musicale dell’Eiar. Recita e canta, ma le piace il varietà. Interpreta
così il ruolo di Pallina, la sposina di Cico, nella rubrica Cico e Pallina del programma Terziglio, i cui dialoghi sono scritti
da Fellini. Dopo il loro primo incontro, Federico e Giulietta vanno a colazione
insieme. Si fidanzano quasi subito e si sposano il 30 ottobre 1943. Rimangono
insieme per cinquant’anni, separati solo dalla morte di lui.
La filmografia
• Giulietta
Masina raggiunge la notorietà grazie a La
strada, pellicola diretta dal marito Fellini. Tra gli altri suoi film: Senza pietà di Lattuada e Fellini
(1948); Luci del varietà (1950), Lo sceicco bianco (1952), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957), Giulietta
degli spiriti (1965), Ginger e Fred
(1985), tutti per la regia di Fellini; Persiane
chiuse (1951) di Luigi Comencini; Cameriera
bella presenza offresi… (1951) di Giorgio Pàstina; Europa ’51 (1952) di Roberto Rossellini; Fortunella (1958) di Eduardo De Filippo; Sogni e bisogni (1985) di Sergio Citti; e altri.