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 2025  dicembre 29 Lunedì calendario

Addio alla MetroCard, il biglietto-simbolo della vita newyorkese

È un pezzo di plastica gialla e blu grande otto centimetri e mezzo per cinque, ma che per più di trent’anni ha rappresentato il fedele compagno di viaggio per milioni di newyorkesi e turisti. La tessera MetroCard, l’abbonamento per metro e autobus, è arrivata al suo ultimo giro. Dal 1° gennaio non sarà più venduta. La Metropolitan Transit Authority, agenzia dei trasporti pubblici di New York, chiederà a tutti i viaggiatori di usare Omny, sistema di pagamento digitale ai tornelli delle stazioni o negli autobus, da utilizzare in modalità “contactless” con carta di debito, credito o smartphone. Chi, come molti turisti, non avrà la connessione dati, potrà acquistare alle macchinette Omny, o nei negozi convenzionati (farmacie e supermercati) una carta Omny ricaricabile, al costo di un dollaro.
Svolgerà la funzione della vecchio MetroCard, solo che sarà con tecnologia a “tocco”. Non è una differenza da poco: la vecchia carta aveva, non raramente, la caratteristica di non far scattare subito l’accesso. Se la si passava troppo in fretta, o troppo piano, il tornello non si apriva.
Quando debuttò nel ’1993, molti newyorkesi erano scettici. Per decenni avevano usato i gettoni di metallo con il foro al centro. La tessera nacque anche per contrastare le frodi, visto che i gettoni erano stati contraffatti. E quando nel 2003 vennero aboliti, molti passeggeri si sentirono orfani.
Poi la MetroCard è diventata parte della storia della città: negli anni sono state create tessere celebrative come tributo verso i soccorritori dell’11 Settembre, o dedicate agli Yankees di baseball, a spettacoli di Broadway, per celebrare l’orgoglio arcobaleno e quello afro. Le MetroCard sono apparse tra le mani delle protagoniste di “Sex and the City”, nei film di Spike Lee e nelle canzoni di Jay-Z e dei Beasty Boys. Strisciare la carta resterà un gesto universale, il modo con cui milioni di newyorkesi hanno detto per anni: sono parte della città, mi muovo come tutti.