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 2025  dicembre 28 Domenica calendario

La grande promessa dell’ibogaina: così la destra Usa promuove le droghe psichedeliche

Per metà del secondo Novecento, gli psichedelici sono stati il passaporto culturale della controcultura: era il linguaggio chimico della sinistra radicale, i pacifisti e gli scettici del capitalismo. Poi arrivò il 6 gennaio 2021, la rivolta di Capitol Hill della base Maga. E nei corridoi del Campidoglio, sede del Congresso americano, si materializzò la figura dello “sciamano”, un tipo stralunato, apparso come una molecola fuori dagli schemi ma capace di indicare la svolta culturale: potevano esistere anche psichedelici di destra.
Quasi cinque anni dopo, quel messaggio si è fatto realtà. L’ibogaina, potente psichedelico estratto da una radice dell’Africa centrale, è diventato il punto d’incontro improbabile tra governatori repubblicani, veterani delle forze speciali, cristiani evangelici e miliardari della Silicon Valley. Ciò che colpisce non è solo il cambiamento di pubblico, ma la riscrittura del suo significato. L’ibogaina non viene presentata come una droga, ma come strumento di redenzione o, al limite, di “contro-contro-cultura”: una tecnologia quasi sacramentale, capace di curare ferite della mente e dell’anima che la medicina convenzionale ha lasciato aperte.
Il risultato è una strana convergenza: la sostanza una volta associata alla dissoluzione dell’ordine viene promossa adesso da coloro che si sono sempre presentati come suoi custodi. Usata da Hunter Biden, figlio dell’ex presidente Joe Biden, per affrontare la sua dipendenza da droghe e alcol, e considerata allora un cedimento al “Male”, adesso è la benvenuta. Come spesso accade negli Stati Uniti, tutto diventa profitto: siamo di fronte alla nuova reincarnazione americana del misticismo sotto forma di mercato. “La rinascita psichedelica è tre cose: capitalizzata, conservatrice e cristiana”, ha scritto Jamie Wheal, in un articolo intitolato Make America Hallucinate Again.
A giugno il governatore del Texas, Greg Abbott, ha approvato un pacchetto di finanziamenti da cinquanta milioni di dollari per la ricerca sull’ibogaina, sottolineando la “grande promessa” del farmaco nel trattare patologie di cui soffrono i veterani, nello Stato che ha più ex militari rispetto agli altri. In Ohio e Colorado i legislatori stanno portando avanti progetti simili. I viaggi psichedelici anche di dodici ore si stanno rivelando terapeutici per persone con lesioni cerebrali. In alcuni casi è bastata una sola seduta. Ma non tutti ci vedono un rimedio medico. L’uomo più ricco al mondo, Elon Musk, appassionato di terapie a base di ketamina, ritiene che le sostanze allucinogene siano una risorsa per affrontare la crisi spirituale del “declino della razza bianca”, mentre l’ex campione di arti marziali miste, Conor McGregor, che di recente ha perso un ricorso in una causa civile per stupro, ha ammesso di aver preso l’ibogaina. Ha raccontato di aver avuto una visione mistica. “Mi è stata mostrata la luce”, ha scritto su X. “Gesù scendeva dai gradini di marmo bianco del paradiso e mi ungeva con una corona. Sono stato salvato! Il mio cervello. Il mio cuore. La mia anima. Guariti”. Si sente un uomo nuovo, redento, e sostiene di ispirarsi a Donald Trump, per alcuni forse il presidente americano più psichedelico della storia. E se ve lo state chiedendo, la risposta è sì: McGregor starebbe coltivando ambizioni politiche.