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 2025  dicembre 27 Sabato calendario

«Non usate il piede destro». E in Brasile lo spot Havaianas scatena un caso politico

Per celebrare con qualche giorno di anticipo l’inizio dell’anno nuovo, il brand brasiliano Havaianas, che produce le ciabatte infradito più famose del mondo (e altri tipi di calzature per il tempo libero), ha diffuso un video pubblicitario interpretato dall’attrice Fernanda Torres che ha scatenato una burrasca nel dibattito politico, già assai agitato, del Paese sudamericano. Nello spot Torres dice: «Non voglio che tu inizi il 2026 con il piede destro. Non ho niente contro la fortuna (iniziare con il piede destro, in Brasile, è considerato di buon auspicio, ndr), ma diciamocelo: l’avere fortuna non dipende da te, ma dal destino. Ciò che ti auguro è di cominciare l’anno nuovo con tutti e due i piedi. Con tutti e due i piedi nella porta, con tutti e due i piedi mentre cammini per la strada, con tutti e due i piedi dove vuoi tu».
Il riferimento al piede destro è stato interpretato da molti come una dichiarazione politica in vista delle delicatissime elezioni presidenziali programmate per il 4 ottobre, in cui i seguaci dell’ex capo di Stato Jair Bolsonaro, condannato a 27 anni di prigione per tentato golpe, cercheranno la riscossa contro Luiz Inácio «Lula» da Silva, il sempiterno leader della sinistra brasiliana che nel 2022 prevalse di un soffio nelle urne. Tanto più che Torres, protagonista di Io sono ancora qui (con cui il regista Walter Salles, raccontando la lotta di una donna coraggiosa contro la dittatura militare brasiliana, ha vinto l’Oscar di quest’anno per il miglior film internazionale) non è certo un’estimatrice dell’ultradestra populista neanche nella sua vita reale.
Molti esponenti del partito di Bolsonaro, che il giorno di Natale è stato operato per un’ernia, hanno invocato un boicottaggio contro Havaianas, stigmatizzando la scelta «divisiva» da parte di un marchio così brasiliano da avere come simbolo, riprodotto su ognuna delle sue ciabatte, la bandiera verde-oro con il globo blu al centro. Ed è stato proprio il terzogenito di Jair Bolsonaro, Eduardo, a postare su Instagram un video in cui butta un paio di Havaianas in un bidone della spazzatura (Eduardo vive in Texas per sfuggire a quella che definisce una «persecuzione giudiziaria» e due settimane fa, in base al regolamento dell’Aula, ha perso il suo seggio nel Parlamento di Brasilia a causa delle troppe assenze).
Il 22 dicembre, mentre montava la polemica contro lo spot interpretato da Torres, alla Borsa di San Paolo il titolo di Alpargatas, la società che possiede il brand Havaianas, ha perso il 3%, ma il giorno successivo lo ha recuperato per poi raggiungere, alla vigilia di Natale, il suo valore più alto degli ultimi tre anni. Per i brasiliani le infradito Havaianas sono un’istituzione nazionale e se il boicottaggio invocato dai fan di Bolsonaro avrà forse il suo effetto, il «danno» economico potrebbe essere compensato dai sostenitori di Lula. Quel che è certo è che gli account social di Havaianas hanno già guadagnato in pochi giorni decine di migliaia di follower. Peraltro, si tratta di un marchio leggendario anche all’estero: Havaianas, che ha iniziato la produzione nel 1962, vende ogni anno circa 250 milioni di paia di infradito in 100 Paesi.
Intanto, mentre Eduardo Bolsonaro capitana sui social il boicottaggio contro Havaianas, anche un altro figlio dell’ex presidente, il primogenito Flávio, è senz’altro intenzionato a iniziare il suo 2026 con il piede destro. Già indicato in passato da Jair Bolsonaro come suo successore, il giorno di Natale, davanti alla clinica di Brasilia in cui stavano operando il genitore, Flávio ha letto una lettera con cui l’ex capo dello Stato gli dava un ulteriore endorsement come «pre-candidato» per le presidenziali di ottobre «per non consentire che la volontà del popolo sia soffocata». L’autunno è ancora lontano. Ma, per ora, i sondaggi, che attribuiscono a Lula il 40% circa dei voti, «danno» già Bolsonaro junior intorno al 20-25%.