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 2025  dicembre 22 Lunedì calendario

Black out a San Francisco, i robotaxi si spengono in mezzo alla strada

Si sono dovute attendere oltre 16 ore per ripristinare l’erogazione dell’elettricità in gran parte di San Francisco, quarta città della California, colpita fra sabato e domenica da un grosso blackout. L’azzeramento della tensione è iniziato alle 13.00 di sabato, ora locale, quando in Italia erano le 22.00 del sabato sera, ed è proseguito fin oltre le 5 del mattino, ora locale, in Italia le 14.00 di ieri pomeriggio. Sono rimaste al buio 130.000 fra case e aziende, cioè una grossa proporzione della popolazione della città, che totalizza circa 830.000 abitanti. In mattinata restavano ancora, secondo la CNN, 25.000 utenze non riallacciate, ma il problema sembrava in via di risoluzione. Secondo la società energetica Pacific Gas and Electric Company il blackout ha colpito gran parte dei quartieri settentrionali della città, a partire dalle aree di Richmond e Presidio e dai paraggi del Golden Gate Park.
La causa sarebbe un incendio scoppiato in una sottostazione elettrica presso 8th e Mission Street. Al di là dei comprensibili disagi, l’aspetto più bizzarro di questo guasto alla rete elettrica della metropoli è stato il repentino blocco, nel bel mezzo delle strade, delle auto elettriche e a guida autonoma del servizio di taxi robot Waymo, proprietà di Alphabet. I cervelli di questi taxi automatici, infatti, sono rimasti disorientati dalla cessazione del funzionamento dei semafori e segnaletiche luminose, fermandosi praticamente all’unisono e peggiorando gli ingorghi già creatisi. La società dei taxi robot ha diffuso un comunicato: «Abbiamo temporaneamente sospeso i nostri servizi di ride-hailing nella
Bay Area di San Francisco a causa della diffusa interruzione di corrente. Le nostre squadre stanno lavorando con impegno e in stretto coordinamento con le autorità cittadine per monitorare la stabilità delle infrastrutture e speriamo di ripristinare presto i nostri servizi». Ma nel frattempo le immagini delle macchinette di Waymo inerti agli incroci, come patetici pupazzi, riprese coi cellulari dai cittadini attoniti, e forse anche divertiti, furoreggiavano sui social come simbolo della fragilità intrinseca di tecnologie fin troppo complesse. Su X un utente ha scritto beffardo: «Un’interruzione di elettricità ha distrutto le Waymo. RIP». Un altro ha postato: «Sei Waymo parcheggiate a un semaforo rotto bloccavano la strada. Sembra che non fossero addestrate per un’interruzione di corrente». La Waymo è stata fondata nel 2016 ereditando il programma auto a guida autonoma che il colosso Google portava avanti dal 2009 e sganciandosi dal gruppo informatico, che l’ha ceduta ad Alphabet. Dispone, stando a dati dello scorso novembre, di 2500 robotaxi operativi negli Stati Uniti, per la maggior parte in California, dove sarebbero 800 i veicoli nella sola San Francisco. Ciò può dare l’idea del disagio relativo a centinaia di veicoli fermi di fronte ai semafori spenti, con lunghe file dietro di loro.
La situazione richiama stranezze da fantascienza, che rendono ancora a molti americani sospetta l’idea di taxi robot. Come la scena del film “Atto di Forza-Total Recall” del 1990, in cui un inferocito Arnold Schwarzenegger letteralmente strappa dal posto di guida un robot tassista petulante. Tornando alla realtà, l’esperienza del blackout imporrà cambiamenti di programmazione dei sistemi di intelligenza artificiale che regolano i movimenti dell’auto, contemplando il caso del mancato funzionamento dei semafori.