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 2025  dicembre 21 Domenica calendario

Il duo Santanchè-Kunz: tutta la scia dei disastri. E Visibilia va negli Usa

L’ultima giravolta è il nuovo passaggio a mani anonime di Visibilia, ciò che resta del disastrato gruppo editoriale e pubblicitario fondato e amministrato sino al novembre 2021 da Daniela Santanchè, nel modo che ha dato la stura a denunce e processi in corso a Milano. L’ultimo abuso, secondo il Servizio di edilizia privata del Comune di Cortina, rilevato in una segnalazione del nucleo dei Carabinieri forestali, riguarda la terrazza “vista Olimpiadi” del Camineto, il ristorante che Dimitri Kunz, compagno di vita e d’affari della ministra del Turismo, ha rilevato un paio d’anni fa da Flavio Briatore: per i tecnici comunali ampezzani è abusiva e va demolita. Ma la power couple Santanchè-Kunz (ultima riedizione di almeno altre due versioni precedenti, Santanchè-Mazzaro e Santanchè-Sallusti) ha seminato ovunque una scia di “successi” balzati all’onore delle cronache. Ripercorriamoli.
Visibilia.
L’azienda gestita da Santanchè e Kunz doveva essere acquisita dalla società svizzera Wip Finance (che ha anticipato 600 mila euro alla ministra su 2,7 milioni pattuiti per comprarne il 75%), ma i due fiduciari Jane Lepori Sassu e Adamo Trane che gestivano Wip sono stati arrestati il 26 agosto in Ticino con le accuse di truffa e appropriazione indebita, amministrazione infedele e riciclaggio. Il 22 luglio Santanchè ha regalato il suo 75% di Visibilia all’editore bolognese Giorgio Armaroli. Ma giovedì 11 dicembre Armaroli ha ceduto il gruppo per mille euro a una società anonima di Los Angeles, Europe Restructuring Fund 78. Amministratore unico e rappresentante della “scatola” Usa è l’avvocato Federico Bettoni, consigliere di Tatatu, azienda cripto del produttore cinematografico Andrea Iervolino, al quale il 14 luglio il ministero della Cultura ha revocato tax credit cinematrografico per 66 milioni, con indagini in corso per truffa aggravata e fatture false (accuse e revoche che Iervolino contesta). Iervolino ha annunciato di voler fare l’editore: forse con Novella 2000, Ciak e le altre riviste della fu Visibilia?
Falso in bilancio.
Daniela Santanchè, sua sorella, sua nipote, Kunz e altri 11 ex manager di Visibilia sono a processo a Milano per falsi nei bilanci dal 2016 al 2022 di Visibilia. Tra slittamenti e rinvii, il 18 ottobre in udienza il maggiore della Guardia di Finanza Salvatore Della Corte, che ha condotto le indagini, rispondendo alle domande dei pm Luigi Luzi e Marina Gravina ha detto che Visibilia era “in forte squilibrio finanziario già dal 2016”, che il “board che gestiva la società era a conoscenza delle criticità”, che “all’epoca il presidente era Daniela Santanchè” ma non ci furono “risposte”, anche se i soci di minoranza capitanati dal finanziere Giuseppe Zeno già avevano “sollevato” quelle problematiche.
Cassa Covid.
La ministra il 17 ottobre ha ottenuto la sospensione del processo che la vede indagata insieme a Kunz e altri due manager per l’ipotesi di truffa aggravata all’Inps per l’uso della Cig Covid in Visibilia durante la pandemia. Lo ha deciso la gup di Milano Tiziana Gueli: occorre attendere la decisione della Consulta sul conflitto di attribuzione sollevato in Senato per il caso. La Procura di Milano aveva tentato di opporsi. Il 20 febbraio si verificherà se la Consulta si è espressa, ma è probabile che occorra più tempo.
Diffamazione.
Il 14 novembre il giudice monocratico di Roma ha sospeso il processo a carico di Santanchè per diffamazione ai danni di Giuseppe Zeno, azionista di minoranza di Visibilia. Il tribunale ha inviato gli atti al Senato, come chiesto dai difensori di Santanchè, per vagliare se alle parole contro Zeno espresse dalla Santanchè in Senato, durante la sua autodifesa sul caso Visibilia del 5 luglio 2023, si applica l’articolo 68 della Costituzione che prevede l’insindacabilità delle opinioni espresse in aula.
Bioera e Ki Group.
I due gruppi dell’alimentare biologico quotati in Borsa (com’era anche Visibilia), che hanno visto come soci e amministratori Daniela Santanchè e il suo ex compagno Canio Mazzaro, sono finiti in fallimento. Il 15 maggio la Consob ha inflitto quasi mezzo milione di sanzioni alla ministra, a Mazzaro e ad altri manager e amministratori sostenendo che tra il 2019 e il 2022 investitori e piccoli azionisti sarebbero stati tenuti all’oscuro di informazioni fondamentali su conti e prospettive delle due aziende. La Procura di Milano indaga Santanchè, Mazzaro e altre quattro persone per l’ipotesi di bancarotta fraudolenta di Ki Group srl. Quisquilie, per la ministra del governo Meloni che non intende dimettersi.