repubblica.it, 21 dicembre 2025
Adinolfi torna alla politica dopo l’Isola dei famosi. La ripartenza del Popolo della Famiglia
Dopo le polemiche sulle anziane disabili che reclamano soldi versati e mai restituiti, un’Isola dei famosi quasi vinta – secondo dietro a Cristina Plevani – e appena qualche giorno fa una denuncia annunciata da Selvaggia Lucarelli per le offese sul tema Fabrizio Corona & Alfonso Signorini, Mario Adinolfi torna alla politica. Probabilmente svanita l’ambizione di partecipare al prossimo Grande fratello vip come concorrente o commentatore, l’ex blogger ha perso molti chili – da 227 prima dell’Isola agli attuali 154 – e recuperato la sua creatura, il Popolo della Famiglia, che nel congresso nazionale a Roma lo ha rieletto presidente, dopo che quasi un anno fa aveva lasciato ogni carica per dedicarsi a televisione e giornalismo. Il modello della ripartenza è dichiarato: “Ripercorreremo il solco che fu del Partito Radicale di Marco Pannella, ma con posizioni e idealità opposte” ha detto Adinolfi nel suo discorso.
E se il modello è esplicito, anche le radici cattoliche restano nette: “Siamo stati già misurati dagli elettori come una piccola forza, ma molto chiara nei suoi intendimenti: siamo presenti nel panorama politico italiano come unico partito di esplicita ispirazione cristiana erede della lezione di don Luigi Sturzo, a difesa della famiglia e della cultura della vita, con l’obiettivo di cancellare da questo Paese la cultura della morte espressa dall’aborto, dall’eutanasia, dal suicidio assistito, dall’attacco sistematico alla famiglia naturale a cui stiamo assistendo anche in queste ore con la tristissima vicenda della famiglia nel bosco”.
Adinolfi con una certa ambizione guarda anche avanti e spiega che il partito deciderà “se proseguire la nostra strada autonoma o dialogare con Giorgia Meloni e Matteo Salvini nella prospettiva delle prossime elezioni. Di certo siamo alternativi alla sinistra del gender, del fluidismo, del wokismo, dell’islamismo. La nostra lezione ispiratrice più prossima è certamente quella di Charlie Kirk: dialogo con tutti ma su posizioni molto ferme e nette”. E se Adinoldi è presidente, il congresso ha eletto alla segreteria nazionale del movimento il ravennate Mirko De Carli.