corriere.it, 21 dicembre 2025
Belluno, anziano lancia 21 mila euro dalla finestra ma è la truffa del finto incidente
Un viaggio studiato nei minimi dettagli, dal Friuli al Bellunese, per mettere a segno una truffa ai danni di un anziano. Ma questa volta il copione si è spezzato sul più bello: un giovane incensurato è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri dopo essersi fatto consegnare 21 mila euro con il classico raggiro del finto incidente.
L’operazione è scattata grazie all’intuito dei militari del reparto operativo di Udine, insospettiti dalla presenza a Cividale del Friuli di una berlina con targa straniera parcheggiata in una zona isolata. Dopo ore di osservazione, l’auto è partita in direzione del Bellunese, raggiungendo un piccolo centro. Qui il giovane è stato visto ricevere da un anziano signore un sacchetto di plastica lanciato dalla finestra di casa. È stato il momento decisivo: i carabinieri sono intervenuti immediatamente, bloccando il ragazzo che ha opposto una blanda resistenza, e recuperando il denaro.
Nel sacchetto c’erano circa 21 mila euro in contanti. La successiva perquisizione del veicolo ha portato alla scoperta di altri 1.200 euro, monili in oro e cinque smartphone, ciascuno con una diversa scheda sim, elementi ritenuti compatibili con l’organizzazione di truffe seriali. L’89enne, piuttosto scosso per l’accaduto, ha raccontato nei dettagli di essere stato raggirato poco prima da una telefonata: una voce femminile, spacciandosi per la figlia, gli aveva detto di aver causato un incidente mortale e di dover pagare subito per evitare l’arresto. Un copione già visto in diverse occasioni e che si è ripetuto ancora una volta. Convinto di aiutare la figlia, l’uomo ha consegnato tutto il denaro che aveva in casa al finto incaricato delle forze dell’ordine. Una situazione ben conosciuta dai militari, che questa volta ha avuto fortunatamente un lieto fine: il raggiro si è concluso con l’arresto del truffatore e il recupero della refurtiva. Ma il problema rimane ampio e preoccupante.
Un reato ogni due minuti colpisce gli anziani in Italia. In un solo anno sono stati 244 mila gli over 65 vittime di truffe, furti e raggiri, un fenomeno in forte crescita che vede il Veneto tra le regioni più esposte. Con 21.503 anziani colpiti e un tasso di 1.812 reati ogni 100 mila residenti over 65, la regione supera la media nazionale e si colloca al quinto posto per incidenza. Tradotto nella vita quotidiana, significa 59 anziani truffati ogni giorno. I dati dell’ufficio studi del Viminale fotografano un aumento del 14,9% a livello nazionale, mentre in Veneto la crescita sfiora il 18,7%. A trainare il fenomeno sono soprattutto le truffe online, salite del 42,1%, seguite da rapine e furti. Le frodi digitali colpiscono gli anziani molto più che i giovani, segno di una vulnerabilità crescente di fronte a tecniche sempre più sofisticate. Nel confronto nazionale, le regioni con più vittime sono Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, mentre Basilicata, Sardegna e Valle d’Aosta risultano meno colpite. In Veneto, nel solo 2023, si contano oltre 16 mila furti, 134 rapine e più di 4.500 truffe. Su questo scenario interviene la campagna «Più Sicuri Insieme», promossa da Anap Confartigianato con il Ministero dell’Interno, che punta sulla prevenzione attraverso informazione e regole semplici per riconoscere i raggiri più comuni: dal finto tecnico in casa alle frodi al bancomat, fino ai tentativi via telefono e web.
Fondamentale, sottolineano le forze dell’ordine, è non far entrare mai estranei in casa e chiedere sempre aiuto. Secondo Confartigianato, con oltre 1,18 milioni di over 65, il Veneto rappresenta un bacino sempre più ampio di potenziali vittime. Le truffe agli anziani vengono definite un attacco alla dignità delle persone e una battaglia culturale prima ancora che di sicurezza, nella quale un ruolo decisivo spetta anche a famiglie, vicinato e comunità.