Corriere della Sera, 21 dicembre 2025
Centrodestra all’attacco Salvini: covi di violenti, ruspe sui centri sociali. Lo Russo: vicino ai colpiti
«Ruspe sui centri sociali, covi di violenti». Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini non usa mezzi termini per commentare i video degli scontri di Torino. E sui social promette: «Lo sgombero di Askatasuna è solo l’inizio. Da una parte donne e uomini in divisa, che difendono la legalità. Dall’altra parte i soliti violenti, figli di papà frustrati e falliti».
Dai partiti del centrodestra il coro di condanna è unanime e senza appello. Anche se gli scontri, dopo lo sgombero del centro sociale simbolo degli autonomi e del mondo antagonista nazionale, erano ampiamente messi in preventivo. Durissima Silvia Sardone, vice segretaria della Lega: «I delinquenti di Askatasuna e degli altri centri sociali presenti vanno trattati come terroristi. Pd e compagni dovrebbero chiedere scusa e dissociarsi da questa “feccia rossa” che cerca di uccidere chi rappresenta lo Stato». Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ieri ha visitato la sede de La Stampa, dove lo scorso 28 novembre hanno fatto irruzione un gruppo di studenti e attivisti del movimento pro Pal: «La violenza va contro i cittadini – ha detto il leader di Forza Italia —. Manifestare è un diritto, ma distruggere automobili o picchiare poliziotti carabinieri e finanzieri no. Tanti di questi ragazzi sono figli di papà che se la prendono con i figli del popolo».
Ha suscitato parecchie polemiche la presenza al corteo di esponenti di Avs come l’onorevole Marco Grimaldi, la capogruppo in Regione Piemonte Alice Ravinale e la capogruppo di Sinistra Ecologista in Comune, Sara Diena: «Abbiamo partecipato come cittadini antifascisti che credono in un futuro diverso. Ogni violenza e provocazione è sempre sbagliata. Restiamo però convinti che non ci sia alternativa alla prosecuzione di un percorso collettivo sullo spazio di corso Regina 47». Frasi che hanno fatto infuriare Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera: «La sinistra dovrebbe vergognarsi. Ha dimostrato di non avere senso delle istituzioni sfilando al corteo insieme a chi oltraggia ogni giorno lo Stato e i suoi rappresentanti. Tutta la solidarietà alle forze dell’ordine oggi aggredite. Nessun passo indietro verrà fatto nel ripristino della legalità».
In serata è arrivata anche la condanna del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, uno dei pochi esponenti del Pd che ha commentato i disordini: «Esprimiamo vicinanza alle forze dell’ordine e agli agenti feriti, chiamati a operare in un contesto molto complesso e delicato, ai commercianti e a tutte le cittadine e i cittadini che hanno vissuto disagi a pochi giorni dal Natale. Nulla può giustificare la violenza e i danneggiamenti, mai: si tratta di comportamenti inaccettabili che non solo violano la legalità, ma compromettono gravemente la credibilità, la forza e il senso stesso delle rivendicazioni, danneggiando profondamente la causa di chi è sceso in piazza per manifestare pacificamente le proprie idee».
Il segretario di Azione, Carlo Calenda, si dichiara d’accordo con lo sgombero del «gruppo violento e intollerante» di Askatasuna. Così come l’ex sindaca Chiara Appendino, oggi deputata M5S, che però chiama in causa CasaPound: «Le immagini della guerriglia urbana conferma che lo sgombero di Askatasuna era inevitabile. Tuttavia, il governo non pensi di strumentalizzare questi fatti per rifarsi una verginità sulla legalità e sul trattamento agli agenti. E apra finalmente gli occhi davanti all’occupazione di CasaPound, perché la legge deve essere uguale per tutti».