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 2025  dicembre 21 Domenica calendario

Tutti gli amori dello zar

Vladimir Putin, ipse dixit, è innamorato. Di più, crede nell’amore a prima vista. Quella al Gostinyj Dvor durante la conferenza stampa di fine anno, è stata la prima volta in cui il leader del Cremlino ha fatto un accenno alla sua vita sentimentale. L’immagine ufficiale da sempre accreditata dallo zar è infatti quella del campione dei «valori tradizionali della famiglia», nonostante nel 2014 abbia divorziato dalla moglie e madre delle sue due figlie ufficiali, Lyudmila, stanca delle troppe scappatelle extraconiugali del marito.
Non è mai stato molto fedele, all’evidenza, Vladimir Vladimirovich. Sin da quando, all’inizio degli Anni Novanta, come rivelano Roman Badanin e Mikhail Rubin, due giornalisti d’opposizione, in un libro da poco pubblicato, a San Pietroburgo frequentava lo strip club Luna, con la scusa di tenervi riunioni legate alla sua carica di vicesindaco. Raccontano che l’ultimo festino, allietato da molte ragazze, lo tenne nel dicembre 1999, già primo ministro, poco prima di succedere a Boris Eltsin alla presidenza della Russia: «Vi auguro felicità nel nuovo millennio», scrisse sul muro del night club con una bomboletta spray. La scritta rimase per molti anni, fino alla chiusura definitiva del locale.
Il primo innamoramento fuori dal matrimonio attribuito a Putin, non ancora presidente, fu quello con Svetlana Krivonogikh, un’ex addetta delle pulizie allora ventenne, che gli era stata presentata dalle sue guardie del corpo. L’affaire durò diversi anni. A rivelarlo fu Proekt, sito di informazione investigativo, secondo cui nel 2003 Krivonogikh diede alla luce una bambina, Elizaveta, che Putin non ha mai riconosciuto, anche se è stato molto generoso con la madre: di origine poverissima, Svetlana diventò improvvisamente proprietaria di un resort invernale di lusso non lontano da San Pietroburgo e azionista di minoranza di una banca vicina al Cremlino.
A coprire Putin nella vicenda era il suo compagno di merende e collega della prima ora nel Kgb Igor Sechin, gran capo di Rosneft, che metteva a disposizione il suo appartamento per gli incontri con Svetlana. La cosa finì male quando la moglie di questi, Marina, scoprì la tresca e raccontò tutto alla sua grande amica Lyudmila, che impose al marito di chiuderla.
Ma il vero colpo di fulmine di Vladimir Vladimirovich è stato quello con Alina Kabaeva, grande farfalla della ginnastica ritmica, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene. Probabilmente era a lei che Putin si riferiva venerdì scorso quando ha detto di credere nell’amore a prima vista. La loro relazione segreta dura da 18 anni ed è stato il vero motivo della rottura con Lyudmila.
Kabaeva e lo zar hanno due figli, Vladimir e Ivan, che secondo il libro di Badanin e Rubin sono registrati sotto il cognome Spiridonov. Scelta indiziaria: il nonno di Putin si chiamava infatti Spiridon Putin e secondo la leggenda sarebbe stato il cuoco di Lenin e Stalin. Proprietaria di un vasto patrimonio immobiliare, Kabaeva rimane molto influente nel mondo della ginnastica russa: il recente licenziamento di Irina Viner, storica allenatrice della nazionale di ginnastica ritmica e moglie dell’oligarca Alisher Usmanov, sarebbe dovuto ai suoi litigi con la «first lady» in pectore.
Ma tanto amore per Kabaeva, che secondo molti Putin vorrebbe prima o poi far uscire dall’ombra, non avrebbe impedito allo zar di coltivare altre storie. Una di questa, oggetto di molto gossip, è stata quella con Alisa Kharcheva, studentessa che aveva posato in lingerie per un calendario erotico dedicato al presidente, sotto la scritta «Vladimir Putin you are the best!». Il problema è che all’epoca la ragazza aveva appena 17 anni. Secondo Badanin e Rubin, per un anno intero Alisa veniva portata due volte la settimana nella residenza del presidente. Che anche in questo caso, emulo del suo grande amico e mentore Silvio Berlusconi, ha mostrato molta generosità: la ragazza ha ottenuto un posto fisso da ricercatrice alla prestigiosa Università Statale di Mosca ed è diventata proprietaria di un appartamento di lusso in un’area molto prestigiosa della capitale, grazie a un imprenditore che in passato ha beneficiato altri amici del presidente. Come scrisse Putin su una sua foto con dedica al regista Nikita Mikhalkov: «Bisogna pagare per tutto nella vita, Nikita».