Corriere della Sera, 21 dicembre 2025
In Francia legge speciale, slitta di nuovo la finanziaria
Per il secondo anno consecutivo il governo non riuscirà a dare alla Francia una legge finanziaria entro il termine previsto dalla Costituzione, il 31 dicembre. I deputati e i senatori riuniti nella commissione mista paritetica (Cmp) non sono riusciti a trovare un compromesso sul bilancio dello Stato. Il dibattito parlamentare proseguirà oltre il 31 dicembre, costringendo il governo a ricorrere nel frattempo a una legge speciale per evitare uno “shutdown” dell’amministrazione pubblica come accade negli Stati Uniti. Il premier Sébastien Lecornu ha indetto per lunedì un Consiglio dei ministri proprio per preparare questa legge. Lecornu resta in sella almeno per il momento, ma la mancata approvazione della legge rappresenta un fallimento per il premier, che pure stava raccogliendo molti consensi. Quando è stato riconfermato in carica all’inizio di ottobre, Lecornu ha ricevuto dal presidente Macron il compito fondamentale di dotare la Francia di un bilancio prima della fine dell’anno, e lui ha ripetuto nei suoi interventi che quella rimaneva la priorità. Il «metodo Lecornu», fatto di ascolto delle parti politiche e disposizione al compromesso, ha dato buoni risultati sul bilancio della previdenza sociale, ma non ha funzionato su quello dello Stato.
Dopo la legge speciale, Lecornu spera che deputati e senatori trovino alla fine un accordo entro gennaio, in modo da varare il bilancio almeno entro le Comunali del marzo 2026. Nel 2025 il bilancio era stato approvato a febbraio, anche allora in ritardo.
«Una legge speciale al posto di un vero bilancio ci porterà a un deficit nettamente superiore a quello auspicabile – ha detto il governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau —. Se supereremo la soglia del 5% di deficit, la Francia sarà in pericolo».