la Repubblica, 19 dicembre 2025
Doping, l’Italia sul podio mondiale per numero di positivi
Nel grande mare del doping l’India continua a navigare a vele spiegate. Come accaduto nel 2022 e nel 2023, è l’agenzia nazionale di New Delhi ad avere la casella più capiente, e di conseguenza più imbarazzante, nel report Wada di fine anno. Su 7.113 campioni analizzati nel 2024, ben 260 sono risultati non conformi: una percentuale altissima (3,6%), se paragonata al dato della seconda agenzia antidoping piazzata in questa classifica del disonore, l’Usada (1,1%). Nella graduatoria si considerano i paesi che hanno disposto almeno 5.000 controlli. La Cina, il Paese che in assoluto ha controllato di più (oltre 24mila i test), si ferma allo 0,2%, un dato incoraggiante sul quale però grava più di un dubbio. I dati di Nado Italia parlano invece di 9.304 controlli effettuati su tra sangue, urine, dried blood spots e passaporto biologico (quinta agenzia per attivismo a livello mondiale): la percentuale di positivi è dello 0,8%. Mostruosa è quella del Pakistan (9,3%), ma condizionata dal bassissimo numero di controlli effettuati (140). Nell’anno olimpico, in ambito Wada, sono stati disposti nel mondo 212.394 test, con lo 0,8% di Aaf (adverse analytical finding, le positività).
Lo scorso luglio il Cio ha esortato l’India a rafforzare le sue misure antidoping per poter ospitare i Giochi olimpici. Il paese più popoloso al mondo (1,4 miliardi di persone) è in corsa per l’edizione del 2036 ad Ahmedabad, la maggiore città dello stato del Gujarat, sede nel 2030 dei Giochi del Commonwealth. Nell’agosto scorso è stata istituita una commissione speciale incaricata di contrastare le pratiche vietate ed è stata adottata una legge antidoping, volta a rafforzare i controlli, ad ampliare le capacità di analisi e a rendere più credibile l’India nel grande consesso dello sport.
Dal canto suo l’Italia è terza al mondo per numero assoluto di positivi: 85, contro i 260 dell’India e i 91 della Francia. Quarto posto per Usa e Russia, assieme a quota 76. Poi Germania (54) e Cina (43). Il dato italiano è sostanzialmente sovrapponibile a quello del 2023 (82). Nei numeri di Nado Italia svetta come sempre il ciclismo (48 casi, quasi tutti a carico di amatori), seguito a notevole distanza da atletica (5), calcio (3) e clamorosamente dal curling, ben 3 positivi su 17 controlli totali, uno spropositato 17,6%. In casa Italia, la sostanza più “gettonata” resta l’Epo (11 casi), seguita dal clostebol (8). Un caso su 4 è per anabolizzanti. Intanto è partita l’attività del nuovo laboratorio antidoping italiano, presentato l’11 dicembre nella nuova sede in via delle Rupicole, a Roma. A pieno regime, a partire dai Giochi di Milano-Cortina, sarà in grado di processare 200 campioni al giorno.