Corriere della Sera, 19 dicembre 2025
Le partecipate statali valgono 312 miliardi, il 14% del Pil
Il pubblico la fa da padrone. In Italia le più grandi aziende sono le partecipate dallo Stato. Il modello non è più quello dell’Iri, ma un’analisi di Comar segnala che nella classifica delle prime 15 società italiane ben 11 rientrano nella categoria partecipate. Un ulteriore dato restituisce il peso delle partecipazioni pubbliche indicandone il contributo in termini di Pil: la somma delle 45 società industriali e di servizi controllate attraverso il ministero dell’Economia rappresentano il 14,2% della ricchezza prodotta in Italia. Secondo il rapporto Comar alla fine del 2024 il consolidato societario delle 45 aziende valeva in termini di ricavi 312,2 miliardi (-5,1% su base annua) e in termini di utili 16,3 miliardi, a fronte di debiti finanziari pari a 230,1 miliardi(+6%), mentre il numero complessivo degli addetti è di 520.487 dipendenti. Tra i dati figura il valore della cedola staccata a favore del ministero dell’Economia, con un dividendo di 3,3 miliardi. L’analisi esamina, infine, il peso delle 11 partecipate quotate in borsa, che (nel periodo settembre 2024- settembre 2025) valgono 170 miliardi di ricavi (+1,8%), malgrado i 3,7 miliardi persi da Eni, compensati dalle altre partecipate, a partire da Italgas (+42,7%), e Fincantieri (+20,5%). Gli utili si attestano a 13,1 miliardi, le migliori performance sono di Italgas (+44,5%) e di Snam (+13,4%).