Il Messaggero, 18 dicembre 2025
Leonardo, scatto sugli ordini. Nuovi jet a Nigeria e Austria
Sarà l’accelerazione di fine anno oppure semplicemente il clima di spinta alle strategie di difesa da una parte all’altra del mondo in linea con gli impegni presi con la Nato. Il risultato per Leonardo è una nuova tranche di ordini da mettere in portafoglio. La conferma che il mercato della difesa è, almeno per ora, protagonista di un megatrend strutturale che va oltre gli scenari di pace in Ucraina.
È una certezza, dunque, la nuova commessa con l’Austria, firmata dalla Direzione degli armamenti aeronautici e per l’aeronavigabilità: un contratto per la fornitura di 12 velivoli multiruolo M-346 destinati alla Forza aerea austriaca, con tanto di sistema di addestramento. Nessun accenno al valore, ma un indizio c’è, visto che vale 1,5 miliardi il contratto firmato a fine novembre tra il governo italiano e quello austriaco per dodici jet Leonardo M-346FA. È prossimo alla firma invece, a quanto pare, anche l’acquisto della Nigeria, per 24 jet e 10 elicotteri da combattimento. Qualcosa che vale almeno 450 milioni, stando al finanziamento di tale importo sul tavolo di un pool di banche a favore del Ministero della Difesa nigeriano, secondo quanto anticipato dal Messaggero. La dimensione dell’ordine fa pensare tuttavia ad una cifra ben più rotonda in campo.
La settimana scorsa era toccato al Bangladesh, invece, firmare la lettera di intenti con Leonardo che spiana la strada all’acquisto di caccia Eurofighter. Mentre sullo sfondo continuano le manovre per le nuove alleanze. L’ultimo capitolo messo agli atti nei giorni scorsi è quello dell’asse tra KNDS Deutschland e Leonardo, decisi a sviluppare insieme un sistema d’artiglieria semovente. La francese Thales ha invece siglato ieri due contratti pluriennali con la Marina Militare italiana e inaugura il centro di manutenzione all’Arsenale di Taranto per le fregate di classe Fremm. Si tratta di un contratto di 4,5 anni (più 1 opzionale) per il supporto logistico per la manutenzione dei sonar e dei sistemi di guerra elettronica installati sulle fregate della classe Fremm. Il stesso gruppo ha poi fatto sapere di aver definito, da mandataria di un raggruppamento temporaneo di impresa con Leonardo, un ulteriore accordo per fornire un supporto logistico di 18 mesi ai sistemi sonar imbarcati sui cacciamine classe Gaeta.
Nel dettaglio, l’accordo con l’Austria comprende la fornitura di velivoli in configurazione «light fighter» nel nuovo standard M-346 F Block 20 dotati di cockpit con large area display, radar a scansione elettronica attiva, data-link Link 16, sistemi di difesa dotati di contromisure elettroniche e nuovi sistemi d’arma, oltre a un pacchetto completo di sistemi di simulazione, dotazioni iniziali di parti di ricambio e attrezzature di terra e un supporto logistico/manutentivo per sei anni dalla consegna del primo velivolo prevista nel 2028. Un contratto che, per la verità, rafforza un asse già impostato con il paese austriaco visto considerati i due accordi già firmati nel 2022 e nel 2023 per la fornitura al Ministero della Difesa austriaco di 36 elicotteri AW169M Light utility helicopter. Lo stesso governo aveva scelto di addestrare i propri piloti all’International Flight Training School di Decimomannu.
Il lancio del programma M-346 Austria è «per noi motivo di grande orgoglio, consapevoli del valore che la sinergia tra istituzioni nazionali e industria può creare al fine di soddisfare i requisiti emergenti di Paesi amici, come già avvenuto in precedenti occasioni», ha sottolineato Stefano Bortoli, managing director della Divisione Aeronautica di Leonardo. In gioco c’è la conquista di un altro pezzo di mercato internazionale visto che il sistema M-346, è per Bortoli «in grado di rispondere alle esigenze di versatilità operativa dettate dai moderni scenari che richiedono capacità di risposta e adattamento, crescenti livelli di digitalizzazione, efficienza nella gestione dei nuovi asset della difesa anche all’insegna della complementarità e interoperabilità, adeguata formazione per il personale addetto». Sono 20 i Paesi che già addestrano i piloti su M-346 o che hanno optato per questo velivolo, nella versione Fighter, come caccia leggero multiruolo.