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 2025  dicembre 18 Giovedì calendario

Berlino 1989, cade l’ultimo segreto: “Svelate chi ha venduto il foglietto che fece cadere il Muro”

È il biglietto che ha fatto cadere il Muro di Berlino. Il 9 novembre del 1989 il portavoce del politburo della Germania Est, Günter Schabowski, riceve un documento che riassume le decisioni del comitato centrale. In quelle righe scritte in burocratese c’è una novità rivoluzionaria: la sospensione delle restrizioni ai viaggi per i cittadini della Ddr. I bonzi hanno sostanzialmente deciso di abbattere la Cortina di ferro che per quarant’anni aveva spaccato il mondo in due, di concedere ai tedeschi dell’Est di varcare quella “linea della morte” dove i famigerati poliziotti di frontiera, i Vopos, sparavano a vista e dove erano morte almeno quattrocento persone.
Schabowski, però, non è stato presente alla riunione del politburo e non ne conosce i dettagli. Non sa, ad esempio, che la norma dovrebbe scattare dal giorno dopo, il 10 novembre. Prende qualche appunto, e nel tardo pomeriggio comincia la conferenza stampa internazionale che metterà fine al “secolo breve” come lo ribattezzò lo storico inglese Eric Hobsbawm. Nei mesi successivi cadranno uno dopo l’altro i regimi comunisti del Patto di Varsavia, un anno dopo la Germania sarà riunificata, la Guerra fredda archiviata.
Durante quella leggendaria conferenza stampa del 9 novembre è un italiano, il corrispondente dell’Ansa Ricardo Ehrman, a porre la domanda cruciale sui permessi di viaggio. Schabowski fruga tra i suoi fogli e legge che i cittadini della Ddr potranno viaggiare all’estero senza particolari autorizzazioni. Un altro cronista lo incalza: «da quando?». Il portavoce del comitato centrale balbetta «da quanto ne so, da subito, immediatamente».
Il resto è storia. I berlinesi capiscono al volo, migliaia di persone si riversano per le strade e si precipitano verso i varchi di frontiera. Il poliziotto Harald Jäger, capo dei controlli al ponte della Bornholmer Straße, deve scegliere, esattamente come tutti i suoi colleghi, se sparare o alzare la sbarra. Jäger alza la sbarra e passa alla storia: il Muro di Berlino è caduto.
Negli anni successivi il famoso “biglietto di Schabowski” passa di mano. L’ex portavoce del politburo lo presta a dei conoscenti che sostengono di volerlo studiare e non glielo restituiscono mai. Nel 2014 quegli appunti scritti a mano ricompaiono in un museo di Bonn, venduti da un anonimo a 25mila euro. La vedova di Schabowski, Irina, parlerà di «vendita a sangue freddo di un oggetto rubato».
Anni fa un giornalista della Bild ha fatto ricorso contro l’anonimato del compratore, e un tribunale finalmente gli ha dato ragione. Anche se il museo di Bonn si era impegnato al momento dell’acquisto a non rivelarne l’identità, un tribunale di Colonia aveva già deciso due anni fa che in questo caso il diritto di cronaca è più importante della tutela dei dati personali. Ieri un tribunale di Münster ha confermato quel verdetto: la fonte va rivelata. Anche l’ultimo mistero del Muro sta per cadere.