corriere.it, 18 dicembre 2025
Il super scienziato nucleare del Mit Nuno Loureiro ucciso a colpi di pistola in casa. Le piste internazionali e il mistero: «Non c’è un movente»
Un delitto, per ora senza un movente, avvenuto in un tranquillo sobborgo di Boston e dove la vittima è uno scienziato nucleare del Mit, Nuno Loureiro. Caso che ha avuto una copertura parziale, forse perché sovrastato dalle indagini sull’attacco alla Brown University, a Rode Island, lontana una cinquantina di miglia.
Sono le 20.30 di lunedì quando davanti ad una palazzina di Gibbs Street di Brookline risuonano diversi spari. Almeno tre, raccontano i testimoni. Arrivano la polizia e i soccorsi: Loureiro è in gravi condizioni, lo portano in ospedale dove spirerà il giorno dopo. Un dramma per la famiglia, uno choc profondo nella comunità accademica. Portoghese, 47 anni, professore di grande esperienza e capo di numerosi progetti, Loureiro è stato sempre considerato come una figura di riferimento importante anche a livello internazionale. E dunque la storia dell’omicidio si è allungata oltre confine, in ambienti scientifici.
Gli agenti hanno effettuato i rilievi nell’edificio dove il professore abitava insieme alla moglie Ines e ai tre figli. Poi hanno setacciato l’area e ascoltato le persone che vivono nelle vicinanze. Una routine investigativa con dati davvero scarni, rimpiazzati dalle informazioni sulle ricerche di Loureiro, i programmi condotti negli anni, l’importanza del suo lavoro, i riconoscimenti ricevuti, compreso uno conferito da Joe Biden.
La polizia non si è sbilanciata, non ha fornito alcuna indicazione su possibili filoni da seguire. C’è stato il solito lavoro, con le prime verifiche e la ricerca di spunti. Nulla è trapelato sulla dinamica dell’aggressione, sull’eventuale presenza di un intruso o di altri. Non sappiamo se per ragioni di riservatezza – necessaria quando magari si ha una traccia buona da seguire – oppure perché siamo ancora all’inizio in attesa di brecce.
Attorno qualche speculazione che ha collegato il delitto alla professione dell’ucciso: iI settore atomico, la fusione, gli esperimenti, possibili nemici «interni» non meglio precisati. Laura Loomer, l’influencer cospirativa molto vicina a Donald Trump, ha lanciato in rete suggestioni su azioni criminose contro università ed ebrei in occasione di Hannukah. Il Jerusalem Post, a sua volta, ha tirato dentro alla vicenda il conflitto tra Israele e Iran, con gli scienziati uccisi dal Mossad e possibili ritorsioni. L’intelligence israeliana – ha scritto sul sito – avrebbe iniziato a esplorare questo angolo. Ma lo stesso giornale ha subito aggiunto che al momento non c’è nulla di concreto a riguardo. Infatti, gli stessi inquirenti americani avrebbero escluso questa pista. Come hanno evitato di stabilire un link con quanto avvenuto alla Brown University presa di mira da un killer mascherato, azione conclusasi con la morte di due studenti assassinati da uno sparatore ancora da identificare.