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 2025  dicembre 18 Giovedì calendario

Le Nazioni Unite e l’ingenuità sui migranti

Le Nazioni Unite dovrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di creare una giornata mondiale dell’ingenuità. Guarderemmo con maggiore indulgenza la maggior parte delle 160 giornate mondiali che l’ONU ha dedicato per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi serissimi, dai diritti umani alla memoria dell’Olocausto, dall’ambiente ai rifugiati. Il 18 dicembre questa giornata è dedicata ai migranti. È stata proclamata il 4 dicembre del 2000. Ma l’espressione, di per sé, è un monumento all’ingenuità. Non solo perché l’Onu stima che ci siano oltre 300 milioni di migranti internazionali nel mondo, quasi il doppio rispetto a 35 anni fa e che tra questi a fine 2024 si calcolava che fossero oltre 123 milioni i rifugiati costretti a scappare da guerre, violenze, calamità naturali. I migranti sono semplicemente, letteralmente, quelli che si spostano. La specie umana si è potuta evolvere a partire dall’Homo Sapiens, grazie alle migrazioni. Dalla metà dell’Ottocento decine di milioni di italiani hanno lasciato la Penisola per cercare migliori condizioni di vita in tutto il mondo. Gli Stati Uniti devono l’enorme fortuna di quel Paese al lavoro di milioni di immigrati da tutto il mondo, tra i quali i nonni dell’attuale presidente che non perde occasione per insultare le sue stesse origini. In Italia i migranti sono un gigantesco equivoco. I residenti sono più di 5 milioni e tra non molto saranno un decimo della popolazione. I flussi irregolari, specialmente quelli via mare, rappresentano poche decine di migliaia di persone. Di quelli che non annegano, pochi si fermano in Italia, la maggioranza prosegue verso il Nord Europa. E sui migranti si sentono proclami e insulti ad alta voce sulla presunta invasione e trattative sussurrate, per cercare di assicurarsi forza lavoro a basso costo che non basta mai. L’Onu difende le sue giornate mondiali sperando che servano a sensibilizzare contro l’indifferenza. Dalle nostre parti avrebbe più successo quella sull’ingenuità.