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 2025  dicembre 17 Mercoledì calendario

Alessandra Moretti: "Ho perso l’immunità solo per motivi politici Non capisco i 5 Stelle che hanno votato contro "

Per Alessandra Moretti è un «precedente pericoloso». Perché «mi è stata revocata l’immunità senza entrare nel merito dell’inchiesta, solo in base a logiche politiche», spiega l’eurodeputata del Pd, coinvolta nel cosiddetto Qatargate, sospettata di aver ottenuto vantaggi e regali in cambio di un impegno a favore del Qatar o del Marocco nelle votazioni al Parlamento europeo.
Perché parla di voto politico?
«Lo hanno ammesso i colleghi della delegazione di Fratelli d’Italia, già dopo il voto in commissione, spiegando di non aver valutato le accuse e gli elementi che ho prodotto per provare la mia estraneità. È stata una resa dei conti tra gruppi parlamentari e ci sono andata di mezzo io».
Perché solo lei? Alla sua collega Elisabetta Gualmini l’immunità è stata confermata.
«Le conclusioni della commissione erano le stesse per entrambe, con la medesima richiesta di revoca dell’immunità. Non spetta a me spiegare la contraddizione del voto di segno diverso. Certo, questa differenza di trattamento fa male, ma Elisabetta è una persona specchiata e integerrima».
Mentre a lei non hanno creduto?
«Io ho già smentito tutte le accuse su base documentale, presentando un dossier di 70 pagine. Ma alla procura bastava fare semplici verifiche: ad esempio, controllare il mio passaporto per sapere che non sono mai stata in vacanza in Marocco».
In Qatar ci è andata, però, giusto?
«Sì, ma solo per una missione ufficiale di due giorni, non sono mai andata a vedere le partite dei Mondiali di calcio».
Queste sarebbero alcuni dei presunti vantaggi ottenuti in cambio di voti favorevoli al Qatar al Parlamento europeo.
«Intanto, va detto che l’accusa colpisce le prerogative di un parlamentare, che può votare o esprimere le proprie opinioni in maniera libera. Poi io sono stata spesso critica nei confronti del Qatar sul rispetto dei diritti umani e ho firmato un’interrogazione sulle dichiarazioni omofobe dell’ambasciatore del Qatar durante i Mondiali 2022».
Quindi, i magistrati belgi si sono inventati tutto?
«Mi pare sia stato tutto costruito per rispondere a un teorema. Io non rinnego niente di quello che ho fatto, ho lavorato con la massima serietà, rispettando le regole del Parlamento e il codice di condotta. Sono a disposizione dei magistrati per rispondere a tutte le domande e chiarire ogni cosa».
L’inchiesta, per la verità, sembra essersi un po’ arenata, no?
«Mi hanno revocato l’immunità tre anni dopo l’inizio dell’inchiesta. Nel frattempo, sono cambiati tre procuratori, uno è stato allontanato per conflitto di interessi, un poliziotto che conduceva le indagini è stato arrestato. Tutto questo ovviamente mi inquieta, ma continuo ad avere fiducia nel lavoro dei magistrati e nella giustizia».
Pensa che la procura di Bruxelles sia andata troppo oltre?
«C’è stata un’invasione di campo, che mina la separazione dei poteri, che è alla base dello Stato di diritto. Quando si parla di immunità non ci si riferisce a un privilegio personale, ma alla necessità di tutelare la libertà e l’indipendenza dell’istituzione. Anche la dignità del Parlamento europeo. Oggi si è creato un precedente pericoloso».
Perché?
«Perché si è deciso di revocare l’immunità per colpire un avversario politico, ignorando il merito delle accuse».
Come si spiega, allora, questa scelta di tanti suoi colleghi?
«Ho ricevuto molta solidarietà, anche da alcuni che hanno votato contro di me. Con rammarico, mi hanno detto, costretti a farlo nel voto palese, che però io rivendico perché è giusto che ognuno si assuma la propria responsabilità».
Vale anche per gli eurodeputati del Movimento 5 stelle, vostri presunti alleati a Roma?
«Onestamente la loro scelta non l’ho capita. In queste settimane mi hanno sempre sostenuta, da parte loro ho avvertito affetto e stima. Qualcosa è cambiato nelle ultime ore, temo che anche loro abbiano seguito logiche più politiche».
Almeno dal Pd si è sentita sostenuta?
«I miei colleghi mi sono stati vicini, a cominciare dal nostro capodelegazione Nicola Zingaretti. E anche Elly Schlein mi ha telefonato varie volte in questi giorni, per sapere come mi sentissi e darmi forza».
Ora che intenzioni ha?
«Vado avanti a testa alta, resto qui e continuo a fare il mio lavoro. Alle Europee sono stata eletta con 83 mila preferenze, ho preso un impegno con chi mi ha votato e non ho certo intenzione di tradirlo.