Corriere della Sera, 17 dicembre 2025
Ariston compra Riello dagli americani di Carrier. Il superpolo made in Italy
Riello torna italiana. Ariston Group ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l’americana Carrier Global Corporation per l’acquisizione del 100% di Riello Group sulla base di un’enterprise value di 289 milioni. Si chiude così una partita che rischiava di trasformarsi in un delicato dossier geopolitico. L’operazione non è solo un passaggio di proprietà, ma una mossa di politica industriale che riporta sotto il controllo nazionale uno degli asset storici della termomeccanica, sventando l’assalto dei colossi cinesi. Secondo ricostruzioni, l’offerta economica messa sul piatto dai giganti asiatici Haier e Midea era superiore. Eppure, a decidere non è stato il prezzo, ma il «rischio Paese». I vertici di Carrier, che ieri avrebbero avuto un incontro riservato con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno compreso che la cessione a Pechino avrebbe esposto l’operazione al Golden Power. Il timore era la «disertificazione produttiva»: i cinesi avrebbero usato la storica rete commerciale di Riello per inondare il mercato di prodotti asiatici, aggirando dazi e norme Cbam. Ariston ha garantito continuità.
Riello, che nel 2025 prevede ricavi per 400 milioni e un Ebitda rettificato di 35 milioni, porta in dote ad Ariston circa 1.150 dipendenti (la metà in Italia) e un assetto produttivo strategico che include gli stabilimenti di Legnago e Volpago (Veneto), Torun (Polonia), Shanghai e Mississauga (Canada), oltre ai centri di R&D di Lecco e Angiari. «Riello rappresenta con orgoglio un’icona italiana centenaria», ha commentato Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston Group, sottolineando come l’operazione sia una «tappa fondamentale» nella strategia di crescita, mirata a gestire la transizione energetica tramite «scala e innovazione». Da un lato, Ariston blinda il mercato domestico unendo il proprio portafoglio ai marchi Riello (forte nel canale installatori) e Beretta. Dall’altro, come spiega l’ad Maurizio Brusadelli, l’acquisizione «rafforza la presenza in Nord America» e nel settore delle combustion technologies, dove Riello vanta un know-how distintivo sui bruciatori a idrogeno e biogas. Il closing è atteso entro il primo semestre 2026. Ariston è stata assistita da Mediobanca, Ardea Partners e BNP Paribas.