Corriere della Sera, 17 dicembre 2025
Campari, la holding Lagfin paga 405 milioni per chiudere il contenzioso con il Fisco
Lagfin, controllante del gruppo Campari, pagherà 405 milioni per chiudere il contenzioso con il Fisco italiano. Dopo che a fine ottobre la Guardia di Finanza le aveva sequestrato azioni Campari per 1,3 miliardi per presunta evasione fiscale, ieri la cassaforte lussemburghese della famiglia Garavoglia ha annunciato di aver trovato un accordo transattivo con l’Agenzia delle Entrate. L’intesa prevede che, «a fronte del completo abbandono delle pretese erariali», Lagfin versi 152 milioni entro fine anno per poi corrispondere i restanti 253 milioni in rate trimestrali dal giugno 2027 e fino al 30 settembre 2029. La holding otterrà il dissequestro di circa il 16% del capitale di Campari, riassumendone quindi la piena disponibilità.
Alla holding della famiglia Garavoglia la procura di Monza ha contestato il mancato pagamento della exit tax su plusvalenze per 5,3 miliardi all’atto dello spostamento in Lussemburgo delle attività, inclusa la quota di controllo in Campari. Una tesi respinta da Lagfin anche nel comunicato dell’accordo con il Fisco. «Nonostante Lagfin sia certa che in un contenzioso avrebbe prevalso», rimarca una nota, «lo stesso si sarebbe tuttavia inevitabilmente protratto per anni, attraverso i vari gradi di giudizio, e ciò avrebbe rischiato di riverberarsi negativamente anche sul prezzo del titolo Campari» a danno di tutti i soci.
«La custodia del controllo di Campari», conclude la nota, «è il cuore dell’oggetto sociale di Lagfin» che detiene il 51,3% del capitale di Campari e oltre l’80% dei diritti di voto. Il 50,797% di Lagfin fa capo a DoRo Anstalt, una fondazione con sede a Vaduz in Liechtenstein e costituita sul finire di novembre del 2022. A sua volta il 100% del capitale di Doro Anstalt appartiene al 24enne Alessandro Garavoglia. Il padre Luca Garavoglia, presidente di Campari, ha mantenuto per sé la proprietà di poco più dello 0,5% di Lagfin, una quota piccola ma sufficiente a dirigere le attività della holding – e di Campari – perché conservata nella società che svolge il ruolo di socio accomandatario (ossia gestore). Alessandra Garavoglia, infine, consigliera di amministrazione del gruppo e sorella di Luca, ha in mano il 48,662% di Lagfin.