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 2025  dicembre 16 Martedì calendario

Adolescenti sempre più fragili «Uno su 5 ha disagi psichiatrici»

Sguardi spenti e silenzi, sintomo di giovani fragili e fuori controllo. Aumentano i disturbi psichiatrici, la depressione, l’autolesionismo, i disordini alimentari, fino ai suicidi tra i minori. E crescono gli accessi ai pronto soccorso, regioni come la Lombardia hanno fatto registrare picchi del 15%-25%, mentre l’assistenza scarseggia, al momento mancano il 70% degli assistenti sociali che dovrebbero essere impegnati nei servizi territoriali come è inadeguato il numero di psichiatri e posti letto nonostante sul fronte della residenzialità vi sono stati aumenti del 60% nelle comunità terapeutiche. In Italia 5 regioni non hanno Unità di ricovero in ambito neuropsichiatrico infantile.
Un ragazzo su 5 ovvero il 20% degli adolescenti fa ricorso a cure per disturbi psichiatrici. Secondo l’Istituto superiore di sanità la seconda causa di morte tra i 15-24 anni è il suicidio, il 7-10% di questo 20% richiede un trattamento intensivo. Un grande problema per i ragazzini di 9 anni, per i quali non esistono strutture idonee
. Emerge dall’indagine della Commissione interparlamentare infanzia e adolescenza sul disagio giovanile e gli effetti socio sanitari. «I dati sul post-Covid e in particolare quelli degli accessi al Pronto soccorso per disturbi di neuropsichiatria infantile e adolescenziale fanno oggettivamente impressione, come le parole degli esperti che ce li hanno comunicati. Gli uomini e le donne di scienza non sono portati ad esagerare. Ciò che vedono ogni giorno somiglia davvero ad un’emergenza sociale», l’allarme dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla che presiede la commissione. Dopo il Covid c’è stato un incremento dell’intento suicidario del 147%, dell’11% di depressione, del 110% di ansia. Una triade sintomatologica che nel 2022 ha portato al Policlinico Umberto I di Roma 1.100 consulenze in Ps per ragazzi tra i 14 ed i 17 anni, nel 2023 i casi sono stati 1.500. Fragilità che poi sfociano in situazioni patologiche sono aumentate in modo esponenziale nell’ultimo decennio. Dai 155 accessi l’anno al ps per richieste di supporto neuropsichiatrico del 2011, ai 1824 del 2021: 11-13, 14-17 le età più a rischio. La Commissione si pone l’obiettivo di individuare politiche adeguate a promuovere il benessere mentale. «Le misure adottate per il contenimento della pandemia da Covid hanno avuto effetti nella vita specie quella dei minori, con conseguenze sul benessere psico-fisico e sulla prevalenza di disturbi neuropsichici». Prima del 2021 già si registrava un incremento di minorenni con disturbi neuropsichici: ansia, disturbi dell’umore, comportamenti autolesivi, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, abuso di alcol o sostanze e ritiro sociale.
La commissione sottolinea la disomogeneità tra Regioni/Province Autonome nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L’emergenza riguarda la carenza di posti letto per ricovero ordinario di Npia (nel 2021 403 letti di ricovero ordinario a livello nazionale, corrispondenti a 4 letti ogni 100mila abitanti di età compresa tra 0 e 17 anni a fronte di un tasso minimo necessario di 7 letti ogni 100mila abitanti). Il tasso di posti letto italiano è tra i più bassi d’Europa, seguito da Spagna e Portogallo. I risultati evidenziano criticità nell’assistenza e nella continuità di cura per disturbi psichiatrici che richiedono l’accesso alle strutture ospedaliere di bambini e adolescenti (0-17 anni) tra il 2017 e il 2022, e una disomogeneità interregionale delle risorse. Il tasso di specialisti Npia per milione di abitanti nella fascia 0-17 anni non raggiunge gli standard minimi previsti dalla determinazione del fabbisogno del personale del Servizio Sanitario Nazionale (300 medici specialisti per 1.000.000 di abitanti per i soli servizi territoriali) in nessuna Regione. Le maggiori carenze in Calabria, Basilicata, Campania e Abruzzo: dispongono di meno di un terzo degli specialisti necessari.
Fragilità legate alla rarefazione dei legami sociali, all’incremento dell’uso dei social, a stili di vita scorretti. Da un’indagine Unicef 2024 emerge che il suicidio è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali tra i giovani tra i 15 e i 19 anni, circa un decesso su 6. Circa 11,2 milioni, il 13% di bambini e giovani di 19 anni e più nell’Ue soffrono di disturbi mentali. Tra i giovani tra i 15 e 19 anni, l’8% soffre di ansia, il 4% di depressione. In Italia, circa 1 minore su 5 (20%) soffre di un disturbo neuropsichiatrico: significa che circa 2 milioni di bambini e adolescenti hanno problemi. Tra il 2017 e il 2022 il numero degli accessi in Pronto Soccorso pediatrico è passato da circa 108 mila a quasi 117 mila, prevalentemente per sindromi nevrotiche, disturbi comportamentali, dipendenza o abuso, errati comportamenti alimentari. All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma le consulenze neuropsichiatriche presso il Ps sono passate dalle 237 del 2013 alle 1.415 del 2023 con un picco di 1.824 nel 2021. Un aumento del 500%: da 1 consulenza ogni giorno e mezzo di media a circa 4 al giorno. Gli accessi per autolesionismo, dai 25 del 2013 ai 607 del 2023. Dal 2010-2012, si osserva un aumento preoccupante della patologia psichica in età evolutiva. Da qui le raccomandazioni della Commissione come la presenza a scuola di uno psicologo e di un nutrizionista, limitazioni sull’uso dello smartphone soprattutto un aumento della spesa sanitaria per attività residenziale, semi residenziale, ambulatoriale, domestica e di posti letto per ricovero ordinario; il potenziamento dei posti di specializzazione in neuropsichiatria infantile per una vera copertura nazionale (oggi Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sicilia non hanno personale specializzato).