lastampa.it, 16 dicembre 2025
Lina, chi è la prodigio che a 12 anni entra all’Università di Bonn. E il giallo sulle origini
Un prodigio, dalle enormi potenzialità, volata all’Università a 12 anni e dopo soli 6 anni di scuola. Che Lina Heider avesse delle capacità inusuali, se ne erano accorti i genitori, visto che a un anno preferiva libri con testi lunghi, a 2 sapeva contare fino a dieci e a 11 aveva letto opere come Faust I e Faust II di Goethe.
Il suo percorso scolastico ha dell’incredibile. La più giovane diplomata della Germania ha conseguito la Maturità tedesca a 11 anni e ora è già un’universitaria, iscritta a Economia politica all’Università di Bonn. Le sue potenzialità le hanno fatto bruciare tappa su tappa: dalla prima classe è passata direttamente alla quinta, poi all’ottava e successivamente alla decima, undicesima e dodicesima. In Italia, per capire meglio, è come se avesse saltato gran parte di elementari e medie, facendo meno anni di liceo rispetto al normale percorso. E i media le tengono gli occhi addosso da tempo, come stuidentessa prodigio che sta bruciando tanti record.
A stare dietro all’intelligenza della figlia, cercando di agevolarla a trovare il percorso giusto, adatto alle sue capacità, sono stati genitori. La madre racconta che per la figlia è stato difficile «ambientarsi» a scuola, all’inizio. Inizialmente si annoiava moltissimo e così è emerso qualcosa che non era mai stato una sfida per i suoi genitori o per l’asilo: l’intelligenza eccezionale di Lina.
«Lina è altamente plusdotata, con un quoziente intellettivo molto elevato», concordano i diversi insegnanti che l’hanno avuto modo di testate il suo genio. «Dopo solo un anno di scuola elementare, Lina si trasferì al liceo femminile Sankt Adelheid di Bonn – racconta la mamma -. Saltava le classi, aveva sempre nuovi compagni, che erano sempre molto più grandi. «Sono abituata a stare con persone più grandi», ha tranquillizzato la super studentessa in un’intervista. Lina e la sua famiglia hanno trovato supporto per le notevoli difficoltà accademiche anche frequentando un centro di arricchimento extracurriculare per bambini e adolescenti dotati, il Kinder-College e.V. di Coblenza. Lina frequentava il centro ogni secondo sabato del mese. Quanto è bastato per risultati eccellenti. Poi si sono aperte le porte dell’Ateneo di Bonn.
Nel breve periodo punta a conseguire la laurea triennale. In seguito, non ha escluso un periodo di studio all’estero. I suoi interessi spaziano anche in altri ambiti, tra cui biologia, germanistica, politica e scienze sociali. «Forse seguirò già ora uno o due corsi aggiuntivi», ha concluso.
La storia di Lina ha preso una piega preoccupante per la famiglia, ad un certo punto. Invece di poter festeggiare serenamente con la figlia, i genitori si sono improvvisamente ritrovati al centro di una campagna sui social media. Al centro della disputa le possibili origini afghane di Lina, nascoste però, secondo gruppi di utenti sui social. Una bagarre che ha fatto emergere un presunto scandalo mediatico razzista. Una nuvola di polemiche che sembrerebbero senza fondamento. Nessune origini negate, pare abbiano detto i genitori a ZDFheute: Lina è nata in Germania, i suoi genitori non sono afghani e la famiglia non ha precedenti di rifugiati. Poi una frase che un po’ di dubbio, però, lo lascia: «La famiglia chiede che sia rispettata la privacy e non desidera rilasciare ulteriori dichiarazioni al momento». Ma origini, dibattito e odio social a parte, il genio di Lina va avanti dritto nelle aule universitarie.