La Stampa, 16 dicembre 2025
Il cinema salvato dai cartoon
Il futuro del cinema? È nelle mani, anzi, nelle zampe di una coniglietta e della sua amica volpe. I due celebri beniamini della Disney – chiedete a qualsiasi bambino e capirete – sono tornati in azione a Zootropolis ma l’impressione è che la loro vera missione sia sempre stata quella di salvare le sale di tutto il mondo. Il bello è che ci stanno riuscendo. Questi due animaletti antropomorfi stanno riportando la gente al cinema. In massa.
I numeri macinati dal sequel, uscito in Italia il 26 novembre, sono da capogiro: venerdì scorso, in soli 17 giorni, la pellicola ha superato il miliardo di incasso al box office mondiale. Più esattamente la cifra registrata è di 1,17 miliardi di dollari: per avere un termine di paragone, ha fatto meglio del film in live action Lilo & Stitch, a quota 1 miliardo. Anche per un colosso come la Disney si tratta di un record storico: stando ai numeri, Zootropolis 2 è il film hollywoodiano di animazione che ha superato più velocemente il miliardo (Inside Out2 aveva impiegato 19 giorni), nonché il settimo cartoon americano più visto di tutti i tempi. Il che porta con sé una granitica conclusione: se il film ha incassato, qualcuno ha pagato il biglietto preferendo il grande schermo a divano, social, cellulare, tv e piattaforme di ogni ordine e abbonamento. L’elettrocardiogramma del cinema è tornato a pulsare e a compiere il miracolo è un film di per sé classicissimo. Zootropolis 2 ha l’umorismo nel ritmo e il tratto grafico rassicurante, ma non cade nel tranello di molti successi annunciati e poi mancati: sottovalutare il proprio target. Sa di parlare ai giovanissimi e, forse proprio per questo, li prende sul serio speziando la propria, spassosa, storia di messaggi anche complessi. Il concetto di inclusione sposato da Zootropolis è tutto fuorchè banale, e si mettono in scena i tanti pregiudizi della nostra società. Tra l’altro è uno dei pochi cartoon a schierare personaggi gay e lesbiche. I bambini impazziscono, le famiglie anche e la famosa «visione condivisa», che tutti davano per morta e sepolta, risorge al cinema. Non a caso si è già portato a casa due nomination ai Golden Globe: Miglior film di animazione e Miglior risultato al botteghino.
Zootropolis non è però l’unico cartone che ha fatto la felicità degli esercenti. Il cinema è tornato a respirare a pieni polmoni anche grazie all’orientale Ne Zha 2. Uscito a gennaio in occasione del Capodanno cinese, il sequel è arrivato a raggiungere 2 miliardi di dollari in quattro settimane, uscendo su 80 mila schermi. A oggi è il film animato con più incassi nella storia del cinema mondiale: ha battuto anche Inside Out 2 che si era accaparrato il primato nel 2024 con 1,66 miliardi di dollari. Il merito va a una trama che unisce mitologia orientale, contestazione sociale e il genere xianxia: un termine che sta a indicare le storie in costume cinesi, di stampo fantasy, dove i protagonisti devono guadagnarsi l’immortalità a colpi di arti marziali. La premessa potrebbe suonare impegnativa e non esattamente di facile promozione pubblicitaria, invece ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.
E che dire del caso Kpop Demon Hunters? Un prodotto 100% americano ma ambientato in Corea, che cavalca il fenomeno musicale del K- Pop partendo da Netflix per poi arrivare al cinema. Dopo aver macinato oltre 230 milioni di visualizzazioni in streaming, due mesi dopo, in pieno agosto, la pellicola targata Sony Pictures è uscita nelle sale americane: una mossa, in realtà, finalizzata a poter ottenere una nomination agli Oscar ma che si è rivelata anche un successo in termini economici. Programmato su 1.700 schermi (più del doppio del numero delle sale cinematografiche di Glass Onion: Knives Out, film portato al cinema da Netflix nel 2022), Kpop Demon Hunters è andato subito sold-out in 1.150 proiezioni. L’incasso? Venti milioni in un solo weekend: cifre da capogiro se si considera che, di fatto, si tratta di una replica. Evidentemente, cantare a squarciagola in una sala buia, insieme a tanti altri fan, era tutta un’altra cosa che farlo da soli sul divano…
Ultimo ma non ultimo non possiamo non citare Troppo cattivi 2: uscito in Italia nel periodo più ostico, a fine agosto, ha fatto meglio del primo capitolo esordendo subito in testa al box office. L’incasso su scala internazionale è di 239 milioni di euro. Così quello che fino a un decennio fa era un sottogenere dell’offerta, oggi diventa la colonna portante che permette a esercenti, distributori e produttori di pagare bollette e stipendi. Non male per dei poliziotti a quattro zampe e i loro amici…