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 2025  dicembre 16 Martedì calendario

Croazia e Romania in allarme per sei casi di lebbra. La malattia in numeri minimi è anche in Italia

I titoli dei giornali di Croazia e Romania non risparmiano l’enfasi. Primo caso di lebbra dal 1993 nel paese balcanico, primi casi da oltre 40 anni in quello dell’Europa orientale. Si tratta di lavoratori stranieri, un nepalese in Croazia e cinque indonesiane in Romania. La malattia è classificata come rara in Europa, ma non è scomparsa nel mondo e i casi di importazione non sono in realtà eccezionali.
“In Italia troviamo meno di una decina di nuovi pazienti all’anno” spiega Emanuele Nicastri, direttore dell’unità di malattie infettive ad alta intensità di cura dell’Istituto Spallanzani di Roma, che ha un servizio dedicato alla malattia, dall’ambulatorio al ricovero.
“Sono tutti casi di importazione. Dagli anni ’70, quando la malattia ha smesso di essere endemica in Italia, non ci sono più contagi locali. L’aspetto che a noi preoccupa di più ormai non è quello medico, ma l’ignoranza, lo stigma. Per questo non usiamo nemmeno il termine lebbra, che fa pensare a una punizione biblica. Preferiamo la definizione scientifica di malattia di Hansen. Quando ne parliamo in un’occasione pubblica la prima cosa che facciamo è sederci accanto a un paziente in terapia. La contagiosità infatti è veramente bassa. Serve un contatto stretto, costante e molto prolungato per infettarsi”.
La malattia di Hansen è anche facilmente trattabile. “Dopo aver iniziato a prendere i farmaci il paziente smette subito di essere contagioso” prosegue Nicastri. “È però una condizione dimenticata. Molti medici ne hanno perso la memoria. Anche la diagnosi al microscopio può essere subdola e insidiosa, perché il batterio è molto simile a quello della tubercolosi. In Italia esistono due centri specializzati a Gioia del Colle e Genova. I farmaci vengono forniti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità e ai pazienti viene erogata una piccola pensione affinché proseguano nel tempo sia le cure che i controlli. Parliamo di costi minimi, perché le persone infettate sono molto poche”.
La malattia di Hansen è diffusa soprattutto in tre paesi: Brasile, India e Indonesia. Nel mondo si contano meno di 250mila malati. Il batterio ha la caratteristica di replicarsi molto lentamente. Possono passare anche vent’anni dal contagio ai primi sintomi, che portano alla perdita della sensibilità e al dolore a livello della pelle. Solo quando non viene curata la malattia arriva a causare la deformazione degli arti.
Il lavoratore nepalese viveva in Croazia da due anni. Nonostante i titoli allarmistici, i medici hanno spiegato che il pericolo di contagio è limitato a chi vive a lungo nella stessa casa o dorme nello stesso letto in cattive condizioni igieniche. Le cinque pazienti indonesiane erano impiegate come massaggiatrici in una spa della Transilvania ed erano andate in ospedale per delle lesioni alla pelle. Due hanno avuto una diagnosi certa, le altre tre stanno completando le analisi. La spa è stata chiusa e disinfettata e le donne hanno iniziato la cura. Anche in quel caso il ministero della salute ha dichiarato un rischio basso per la popolazione, anche per chi aveva frequentato le sale di massaggio.