corriere.it, 16 dicembre 2025
Se vinci 1 milione in tv quanto ti resta davvero in tasca? L’Iva, le tasse, il nodo dei gettoni d’oro: tutti i calcoli
Dopo solo due puntate della nuova stagione, «Chi vuol essere milionario – il torneo» ha designato la sua prima vincitrice: Vittoria Licari, 69 anni, si è aggiudicata il premio da un milione di euro, battendo i suoi avversari. È risaputo, però, che l’ammontare delle ricompense di questo genere di vittorie, così come per Gratta e Vinci, Lotteria Italia, slot e SuperEnalotto, non viene mai dichiarato al netto delle tasse. Quindi, quale cifra deve essere versata e quanto rimane nelle tasche del vincitore?
Ritenuta fiscale al 20%
Le vincite a quiz e giochi a premi trasmessi in televisione in Italia sono soggette a una ritenuta alla fonte del 20%, come imposta sostitutiva: ciò significa che la rete tv trattiene in automatico il 20% dell’importo prima di consegnare il premio al vincitore, che quindi non dovrà pagare tasse ulteriori su quella somma. Prendendo come esempio un montepremi da un milione di euro come importo lordo, quindi, la ritenuta fiscale sarebbe di 200 mila euro e la cifra destinata al vincitore di 800 mila euro.
Iva al 22% sull’acquisto dell’oro
Ma non finisce qua. Secondo la legge italiana i programmi tv non possono consegnare i premi in denaro, altrimenti verrebbero assimilati al gioco d’azzardo, fatta eccezione per alcuni luoghi autorizzati. L’escamotage che molti hanno trovato, quindi, è il pagamento in gettoni d’oro. In tal caso, si applica una seconda tassazione: l’Iva al 22% sull’acquisto dell’oro, anch’essa applicata prima della consegna del premio e quindi anche della conversione in denaro, oltre che le commissioni per il trasporto dei gettoni. Calcolata sulla cifra rimanente di 800 mila euro, rimangono 624 mila euro.
Costi di conversione
Non siamo ancora alla cifra definitiva, perché va tenuta presente una percentuale di conversione dei gettoni d’oro in denaro. Non è possibile calcolare il tasso esatto, ma ipotizzando che sia intorno al 5%, la cifra reale del premio scende a 592.800 euro. Ampiamente sotto il milione di euro di partenza.
Nella dichiarazione dei redditi?
È importante ricordare che i premi vinti da giochi legali – per cui si intendono quelli che hanno ottenuto l’autorizzazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (è il caso di Lotto e SuperEnalotto, ad esempio) – non costituiscono parte del reddito, quindi non devono entrare nella dichiarazione dei redditi annuale, come il modello 730. Questo proprio perché tutta la tassazione sull’importo è già stata riscossa alla fonte, al momento della riscossione da parte del vincitore. L’obbligo di dichiarazione sorge solo se la vincita è stata conseguita su piattaforme di gioco straniere e non autorizzate in Italia. Allo stesso modo, i premi non vanno indicate nel modello Isee ma contribuiscono al calcolo se finiscono sul conto corrente o vengono impiegati per acquistare beni come case e mezzi di trasporto.