il Fatto Quotidiano, 15 dicembre 2025
Etiopia, Abiy si fa la maxi-diga e sogna il Mar Rosso
Si addensano pericolose tensioni sulla costa africana del Mar Rosso. Il primo ministro etiope ama i grandi progetti. Dopo il completamento di una mega-diga sul Nilo, Abiy Ahmed progetta ora il più grande aeroporto africano e una centrale nucleare. Ma la minaccia della guerra è tornata, mentre la nazione senza sbocco sul mare cerca la sua impresa più audace: l’accesso al Mar Rosso.
La capitale, Addis Abeba, ha visto un boom di sviluppo. La Grande Diga del Rinascimento Etiope è stata inaugurata a luglio. Abiy l’ha fatto sfidando gli altri Paesi – Sudan e Egitto – che dall’acqua del Nilo traggono le risorse per centinaia di milioni di contadini. Ma non basta. Il governo di Abiy è determinato a riconquistare l’accesso al Mar Rosso, che l’Etiopia ha perso quando l’Eritrea si è separata nel 1993, dopo decenni di guerriglia.
Le tensioni mai sopite sono tornate. A giugno, l’Eritrea ha accusato l’Etiopia di prepararsi alla guerra per impadronirsi dei suoi porti sul Mar Rosso. L’Etiopia insiste di voler ottenere l’accesso al mare pacificamente.
L’Egitto dipende dal Nilo per quasi tutta la sua acqua potabile e si è fermamente opposto alla Grande Diga, sostenendo che ne avrebbe minacciato l’approvvigionamento. Egitto ed Etiopia hanno tenuto diversi cicli di colloqui, inconcludenti, per regolamentare l’uso della diga, soprattutto in periodi di siccità. Dall’inaugurazione della diga, il Cairo ha inasprito il suo atteggiamento dichiarando di riservarsi “il diritto di adottare tutte le misure necessarie… per difendere gli interessi esistenziali del suo popolo”. L’Etiopia afferma che la diga è fondamentale per il suo sviluppo, poiché mira a far uscire milioni di persone dalla povertà.
L’insicurezza contrasta nettamente con l’atmosfera di Addis Abeba, dove Abiy ha speso miliardi di dollari per un rinnovamento che ha incluso piste ciclabili, un centro congressi, parchi e musei. Il primo ministro vuole trasformare la capitale, già sede dell’Unione Africana costruendo uno degli aeroporti più trafficati dell’Africa, in un hub per turisti e investitori internazionali.
Il senso di prosperità che pervade Addis Abeba non è condiviso dalle altre regioni dell’Etiopia: circa il 43% degli etiopi vive attualmente al di sotto della soglia di povertà, rispetto al 33% del 2016, due anni prima dell’ascesa al potere di Abiy.