corriere.it, 14 dicembre 2025
Checco Zalone, la sua Mlz srl crolla dopo l’addio dell’ex moglie: ricavi e utili giù di 44 volte
La resa dei conti, a volte, non ha bisogno di giudici né sentenze. Basta un bilancio. Quello della Mlz srl racconta meglio di qualsiasi atto notarile cosa è successo dopo l’uscita di scena di Mariangela Eboli, ex moglie ed ex amministratrice unica della società cinematografica di Checco Zalone. Una vendetta silenziosa, postuma, tutta giocata a colpi di numeri.
In un solo anno i ricavi si sono sbriciolati: da 4.328.494 euro a 327.296. Una decimazione quasi perfetta. Ancora più impressionante la caduta degli utili, che passano da 1.402.200 euro a 31.435: quarantaquattro volte in meno, come se qualcuno avesse improvvisamente spento la luce. Il cambio di guida, evidentemente, non è stato indolore.
Anche la liquidità racconta la stessa storia. I depositi bancari e postali, che un anno prima sfioravano i 3,5 milioni di euro, si fermano a 940 mila. Tradotto: 2,541 milioni evaporati dopo l’uscita della signora Eboli dalla plancia di comando. Coincidenze contabili, forse. Ma difficili da ignorare.
Il passaggio di consegne risale al 20 febbraio dello scorso anno, quando Luca Pasquale Medici – in arte Checco Zalone – decide di licenziare la moglie dalla società. Finisce il matrimonio e, insieme, il sodalizio professionale. A lei una buonuscita concordata: sei mesi di stipendio da 5 mila euro, per un totale di 30 mila. A lui il timone della Mlz, società di cui detiene il 95%, con il restante 5% intestato alla madre, Antonietta Capobianco. Zalone diventa così manager di se stesso. Ma l’esperimento, almeno sul piano dei conti, non decolla.
Per contenere i costi, in un anno che definire difficile è poco, arriva anche una sforbiciata allo stipendio dell’amministratore unico. Zalone si riconosce 86.887 euro lordi, meno dei 108.739 euro annui che venivano corrisposti alla ex moglie per lo stesso incarico. Un risparmio simbolico, più che risolutivo, a fronte di un crollo generalizzato.
Va detto che l’attore non è certo rimasto senza paracadute. La Mlz srl ha messo da parte negli anni d’oro riserve statutarie per 7,299 milioni di euro. E dopo una lunga assenza dalle sale, Zalone si prepara a tornare protagonista al botteghino. Il prossimo Natale uscirà Buen Camino, film che racconta il rapporto tra un padre ereditiere – mantenuto a vita – e una figlia in fuga lungo il cammino di Santiago. Un ritorno importante anche dietro la macchina da presa: con lui c’è di nuovo Gennaro Nunziante, il regista e sceneggiatore dei suoi maggiori successi. Il cinema, insomma, promette riscatto. Il bilancio, per ora, resta lì. Freddo. E decisamente meno indulgente.