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 2025  dicembre 14 Domenica calendario

Scopre il tradimento nello spot del ristorante

Prima di tutto la privacy. Il tradimento può anche passare in secondo piano. E se poi il matrimonio va in frantumi per colpa di chi, seppure inconsapevolmente, ha messo in piazza la tresca parte subito la richiesta di risarcimento.
Si è rivolto non ad un avvocato ma addirittura al Codacons, l’associazione che tutela i consumatori, un signore di 42 anni beccato in flagrante ad una cena galeotta con l’amante. Alla moglie aveva detto che sarebbe rimasto fuori per una serata di lavoro in un ristorante di Catania. Tutto sarebbe andato liscio se quel giorno il proprietario del locale non avesse pensato bene di girare un piccolo filmato pubblicitario riprendendo alcuni degli ospiti in sala. E tra questi anche i due amanti, ad uno dei tavoli. Il video è stato poi postato sui profili social del locale e così, dopo qualche giorno, la moglie è venuta a sapere del tradimento. Risultato: la relazione è andata irrimediabilmente a rotoli.
Sembra una variante della storia degli amanti avvinghiati come due adolescenti e beccati dalla kisscam al concerto dei Coldplay. «Guardate quei due, o hanno una relazione segreta oppure sono molto timidi», scherzò Chris Martin. In quel caso il video fece il giro del mondo. Qui tutto si è consumato tra le mura domestiche o comunque tra una ristretta cerchia di conoscenti. Comunque la moglie non ha voluto sentire ragione.
Il marito invece si scaglia contro il ristoratore che ha fatto il video pubblicitario senza il suo consenso. E per questo ha bussato alla porta del Codacons, che ha reso pubblica la storia. «È inammissibile che si riprendano i clienti senza un consenso chiaro e si diffondano le immagini sui social, esponendo le persone a conseguenze imprevedibili – spiega il segretario nazionale dl Codacons Francesco Tanasi —. La normativa impone obblighi precisi a chi tratta dati personali. In questa vicenda, la pubblicazione del video ha prodotto una frattura familiare e un rilevante pregiudizio alla vita privata del cittadino e ciò rende necessario accertare le responsabilità del locale e ottenere un risarcimento proporzionato ai danni subiti».