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 2025  dicembre 14 Domenica calendario

Tour in India, Messi lascia lo stadio. I tifosi infuriati devastano tutto

Lionel Messi non metteva piede in India dal 2011, da un’amichevole fra l’Argentina e il Venezuela, ma il ritorno del 38enne si è rivelato un disastro. Il suo «Goat Tour» – la visita di tre giorni che dopo Calcutta e Hyderabad lo porterà a Mumbai e Nuova Delhi dove domani dovrebbe incontrare il presidente Narendra Modi – è iniziato malissimo, con i tifosi che furiosi hanno lanciato sedili, oggetti e bottiglie d’acqua dalle tribune del Salt Lake Stadium, invadendo e vandalizzando il campo. La presenza di Messi, che poco prima aveva «virtualmente» inaugurato una statua in suo onore alta 21 metri e costruita in quattro settimane da un gruppo di 45 persone, si è infatti trasformata in una breve comparsa di 22 minuti, cronometro alla mano. Il programma prevedeva che la leggenda argentina salutasse i giocatori di Mohun Bagan e Diamond Harbour dopo l’amichevole fra quest’ultime, concedendosi a selfie e autografi. Ma il tutto è stato bruscamente interrotto: stando a quanto trapelato, la colpa sarebbe di un gruppo di ragazzi che, elusi i controlli, lo avrebbero raggiunto in campo, spaventandolo e inducendolo ad abbandonare la scena.
«Oggi era il mio matrimonio, ma me ne sono andato prima per essere qui. Solo la sua presenza significa molto per me, ma vederlo da così lontano non era ciò che mi aspettavo», ha raccontato un tifoso al Times of India. «Desideravamo tutti di vedere Messi, ma è stata una truffa totale. Vogliamo indietro i nostri soldi», il commento di un altro appassionato, che ha poi spiegato come la folta schiera di politici, attori e vip rapidamente formatasi intorno all’argentino abbia impedito a chi in tribuna di poterlo ammirare anche solo per pochi istanti malgrado i biglietti pagati 113 euro, una cifra diverse volte superiore al reddito medio settimanale in India. Di qui la rabbia davanti all’improvviso cambio di programma. Immediata la caccia al colpevole.
Satadru Dutta, l’organizzatore principale dell’evento, è stato arrestato all’aeroporto pochi istanti dopo aver salutato Messi, imbarcatosi per Hyderabad: «Stiamo prendendo provvedimenti affinché questa cattiva gestione non resti impunita», le parole di Rajeev Kumar, direttore generale della polizia del Bengala Occidentale che ha poi assicurato: «Stiamo già rimborsando i biglietti venduti per l’evento». Messi ha appena vinto per la seconda volta di fila il premio di mvp della Major League Soccer dopo aver trascinato l’Inter Miami al titolo in Mls con 43 gol e 26 assist in 49 partite. In estate prenderà parte al sesto Mondiale, un record che condividerà con Cristiano Ronaldo, e nel viaggio indiano è accompagnato dai suoi fedelissimi compagni di squadra Luis Suarez e Rodrigo De Paul.
La sua visita, che include la partecipazione a partite di calcio a sette e vari eventi di gala con sportivi e celebrità di Bollywood, ha scosso il calcio indiano, che l’ex presidente della Fifa Sepp Blatter una volta definì un «gigante addormentato». La Super League vive oggi una crisi profonda, col campionato sull’orlo del baratro per una diatriba col suo principale partner commerciale e diverse squadre che hanno smesso di pagare gli stipendi perché con i conti in profondo rosso. Nel Paese, dove il cricket è una religione, non mancano tuttavia gli appassionati. Maradona, per esempio, visitò Calcutta due volte e nel 2017 anche lui inaugurò una statua che lo raffigurava con in mano la Coppa del Mondo. La stessa posa di Messi, ma a vederla anche l’opera è stata un flop: non gli somiglia affatto.