Corriere della Sera, 14 dicembre 2025
«Ho fretta, devo sciare». E atterra (ancora una volta) sulle piste
Recidivo, otto mesi dopo. L’ha fatto di nuovo: piuttosto che mettersi in auto e affrontare tornanti ed eventuali rallentamenti, a sciare ci è andato in elicottero, quello di sua proprietà. Da solo. E verso le 10.30 l’ha «parcheggiato» in una zona fuori pista a Bagolino, nel comprensorio Maniva Ski, in provincia di Brescia. Imprenditore valsabbino di 66 anni, Giorgio Oliva – presidente delle Industrie riunite odolesi (Iro) – non perde il vizio, insomma.
Lo scorso aprile, stesso copione: era atterrato, sempre in elicottero, in una zona lievemente pianeggiante a bordo pista a Madonna di Campiglio, sul Grostè. Gli era costato una multa da duemila euro.
Impossibile non notarlo, a maggior ragione in Maniva, che conta una quarantina di chilometri di piste. L’hanno visto arrivare, e fermarsi, i carabinieri in servizio proprio in quota: ha fermato le pale, è sceso, si è infilato scarponi, sci, casco e guanti, e ha affrontato la sua prima – e unica – discesa. Tranquillamente. Ad aspettarlo a valle, però, c’erano i carabinieri. Anche la reazione dell’imprenditore non è stata inedita: «Non ho tempo a disposizione, ero di fretta e volevo sciare» ha detto loro. Esattamente come la scorsa primavera, quando aggiunse, senza girarci intorno, di non avere alcuna autorizzazione per volare, in Trentino, oltre 1.600 metri di altitudine. Anche stavolta tutti i documenti – relativi al velivolo o al brevetto – erano in regola: mancava giusto il nullaosta al volo e all’atterraggio in Maniva (dove peraltro esiste un’area deputata, ma non nel punto in cui è arrivato il 66enne).
Alla fine, è risalito a bordo ed è volato verso casa. Per la violazione gli sarà verbalizzata una multa da parte dell’Enac, informata dai carabinieri per i dovuti accertamenti del caso: non è esclusa la sospensione del titolo di volo, vista la recidiva, all’esito delle valutazioni di competenza.
Per fortuna nessuno degli sciatori in Maniva si è fatto male. Non fu così nel 2020, quando, sempre in elicottero, a causa di un terribile incidente morì l’amico e collega che stava viaggiando con Oliva: anche allora, per arrivare in pista e concedersi una sciata insieme. Il 25 ottobre di cinque anni fa l’imprenditore bresciano stava infatti pilotando l’elicottero che precipitò sui monti di Cervinia, in Val d’Aosta: nello schianto perse la vita Alfredo Buda, 59 anni, manager della Iro. Per l’accaduto patteggiò otto mesi.