Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  dicembre 14 Domenica calendario

Collaboratori di Sánchez sotto accusa per molestie

Di nuovo sotto assedio lo spagnolo Pedro Sánchez, il premier socialista che contro tutti i pronostici guida la locomotiva economica d’Europa ma non riesce a scrollarsi di dosso i tanti (troppi?) scandali del suo «circolo magico». Stavolta l’affondo viene dalle donne, dentro e fuori dal suo stesso partito. Già alle prese con l’arresto del «faccendiere» del Psoe Leire Díez, accusato di una truffa da 133 milioni, e con altri casi di corruzione che hanno coinvolto i suoi più stretti (ormai ex) collaboratori, Sánchez deve affrontare una serie di denunce per molestie contro dirigenti del Partito, in varie sedi. Il #metoo socialista, per un auto-proclamato «femminista», rischia di essere una macchia più infamante delle inchieste giudiziarie sugli «affari» di moglie e fratello. Sánchez resiste, ancora, alle pressioni degli alleati che vogliono «una profonda ristrutturazione» del governo. E prende tempo: non ci sarà all’ultima sessione plenaria del Congresso dei Deputati. Arrivederci nel 2026.