Corriere della Sera, 13 dicembre 2025
Le lezioni di Albanese nelle scuole. Valditara manda gli ispettori
Prima ospite dello show su YouTube dell’iper trumpiano Tucker Carlson, con più accenti antisionisti e milioni e milioni di visualizzazioni. Poi alla ribalta pure in Italia, con il ministero dell’Istruzione che invia ispettori in tre scuole toscane, dove lei ha tenuto dibattiti su Gaza e si sarebbero consumati «possibili reati». Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati, è finita di nuovo nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni. Ma partiamo dall’episodio «globale». Giovedì sera, Albanese (sottoposta a pesanti sanzioni da Washington) ha partecipato al talk di Carlson, ex conduttore di Fox news e volto della destra populista americana: un confronto impensabile, almeno fino a poco tempo fa. E visti toni e contenuti, il faccia a faccia si è trasformato in una sorta di manifesto del riavvicinamento tra la destra «America First» e la sinistra radicale sedicente «antisionista». Tanto che il quotidiano israeliano Haaretz sottolinea che sia Carlson sia Albanese sono stati «accusati dai falchi pro-Israele di antisemitismo».
Carlson ha intervistato la funzionaria Onu in una puntata in cui si documentava anche la visita fatta in un ospedale del Qatar, dove vengono curati i feriti del conflitto nella Striscia. Il titolo del servizio: «E se tutto quello che ci è stato detto sul “più stretto alleato” (Israele, ndr) dell’America fosse sbagliato?». E poi: «Perché stiamo difendendo il massacro a Gaza? Perché lo chiede il nostro più grande alleato. È tempo di riconsiderare questo rapporto». Affondi ai quali si sono aggiunti quelli, durissimi, di Albanese, che hanno innescato anche reazioni nel fronte repubblicano filoisraeliano. Tanto che il senatore ultraconservatore Ted Cruz ha accusato Carlson di ostilità verso gli ebrei.
In Italia, nel frattempo, si è innescata un’altra bufera. E stavolta tutta contro la relatrice dell’Onu. Il ministro Giuseppe Valditara, ha infatti chiesto ai suoi uffici di avviare un’immediata ispezione per verificare quanto accaduto in tre scuole in Toscana. Albanese avrebbe tenuto interventi video (quindi senza contradditorio) durante l’orario scolastico in tre istituti a Pisa, Pontedera e Massa. Valditara dichiara «di aver letto su organi di stampa che la relatrice avrebbe rilasciato dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato. Le ispezioni mirano a verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità degli organi scolastici coinvolti».
Secondo quanto denunciato da Matteo Bagnoli, esponente di FdI a Pontedera, la relatrice Onu avrebbe «accusato il governo Meloni di essere fascista e di complicità in un genocidio» oltre a un attacco alla partecipata statale «Leonardo definendola “criminale” e ha persino invitato i ragazzi a occupare le scuole. Tradotto: incitazione a commettere reati, in orario scolastico, sotto gli occhi di alcuni docenti che annuivano». Ricostruzione però smentita dal comitato dei docenti del liceo di Pontedera: «È una narrazione del tutto infondata – scrivono i professori —. Si è trattato di un’attività di educazione civica, per favorire la conoscenza delle istituzioni internazionali e il dialogo tra studenti e professionisti impegnati in contesti globali». Tutto mentre dal Pd definiscono Valditara «epuratore» e la Lega ribatte: «Albanese fa propaganda nelle scuole e senza contraddittorio».