Tuttolibri, 13 dicembre 2025
Jeff Kinney: "Abbiamo tutti da scrivere una storia speciale"
Sovvertendo le tradizioni, quest’anno sulla tavola di Natale le polpette avranno un posto d’onore. Non polpette qualsiasi, ma quelle specialissime della nonna di Greg, l’eroe-antieroe della serie per ragazzi più amata dai giovani lettori, che di storie della Schiappa sembrano non averne mai abbastanza. Lo dicono le classifiche planetarie di vendita, dove per ogni uscita del Diario di una Schiappa il primo posto è sempre assicurato. I dati confermano: trecento milioni di copie vendute nel mondo, di cui otto milioni in Italia, grazie a ottantasei edizioni tradotte in settanta lingue. La serie nata nel 2007 è diventata maggiorenne e i lettori della prima ora sono quasi pronti al passaggio generazionale genitori-figli. D’altra parte, l’opera di Jeff Kinney non è forse una meravigliosa e disincantata rappresentazione della famiglia moderna? Vista, però, con gli occhi, spesso imbarazzati, di un ragazzino delle medie. In Cotto a Puntino, il diciannovesimo titolo arrivato in Italia, oltre al solito ménage con i suoi, Greg si trova intrappolato tra un’orda di parenti in guerra. Zie a non finire, gli insopportabili cugini gemelli e perfino Stellina, il cane influencer da 4,7 milioni di follower di zia Veronica: tutti stipati in una minuscola casa al mare, con segreti di famiglia che vengono a galla, non richiesti. Anche perché l’unico vero segreto familiare che interessa a Greg è la ricetta mai svelata delle polpette della nonna.
«Nella mia famiglia da sempre diciamo che il cibo è amore – spiega Jeff Kinney – Ma è anche potere: chi cucina meglio detiene un potere speciale sugli altri. Per questo ho scritto della nonna di Greg che cucina queste fantastiche polpette, grazie alle quali tutti le riconoscono il potere assoluto in famiglia. Motivo per cui Greg, che ambisce al posto di comando, vuole scoprirne il segreto». Nonna che architetta la reunion di famiglia da lontano, senza partecipare, lasciando i suoi amati alle loro “Follie Famigliari”, che è anche il titolo della newsletter che lei ha firmato per anni. Sarà l’ennesima prova di sopravvivenza per Greg che per ricavarsi un posticino mondo nel ricorre alla sua visionaria intraprendenza. «In generale credo che sia importante scrivere storie in cui i ragazzi si possano ritrovare – prosegue l’autore – e una delle più grandi sorprese è stato scoprire, da americano, che i miei libri piacciono ai lettori italiani. L’Italia è stato il primo paese che ho visitato grazie alla Schiappa e qui credo che i ragazzi riconoscano che è la nonna a detenere il vero potere in famiglia».
Jeff oggi è in tour in Turchia, dopo aver fatto tappa in UK e Germania e poi Roma per Più libri Più liberi, con deviazione a New York per presenziare alla première del nuovo cartoon Diario di una Schiappa – Ora basta!, ideale titolo di Natale, come un classico disneyano (infatti è in streaming su Disney+). «Quando ero piccolo, la mia famiglia non aveva molti soldi, per me il modo per viaggiare era leggere. Ho visitato posti esotici leggendo i fumetti di Donald Duck di Carl Barks. Amavo quei fumetti così tanto che ho deciso che era quello che volevo fare nella vita. Incredibile: oggi viaggio attraverso il pianeta per incontrare i ragazzi grazie al mio fumetto».
Ma non è stato tutto così facile: il primo lavoro di Jeff non lo voleva nessuno. A poco più di vent’anni ha fronteggiato il fallimento, e insiste molto su questo punto con i suoi lettori: «Non mollate mai! Dal rifiuto, ho impiegato quattro anni a ricostruire la mia storia compilando un diario» scritto a mano, fittissimo e, dal Giappone al Brasile, lo mostra sempre ai ragazzi che incontra per raccontare la sua storia. «Da ragazzino ero in difficoltà davanti a pagine fitte di testo e così, a un certo punto, ho avuto l’intuizione di creare delle illustrazioni che accompagnassero la mia storia». Che a poco a poco è diventata quella di Greg. «Ho impiegato altri quattro anni per arrivare a completare il primo Diario. Ma alla fine ce l ’ho fatta».
Da quel momento non si è fermato mai. La sua vita è tra i lettori, sui pullman personalizzati Schiappa, nelle scuole e nelle biblioteche, sempre acceso per inventarsi qualcosa da condividere con tutti gli alter ego di Greg nel mondo. Insomma, Jeff c’è. Sempre. Per far sentire i suoi lettori importanti con naturalezza pura. È “alla portata di tutti” come i suoi disegni, che sembrano così replicabili anche se, precisa, «lo stile di disegno nei fumetti è un po’ come le impronte digitali, ognuno di noi ha il suo» ma non serve strafare perché «come fumettista l’unico colore che ti serve davvero è il nero». Poi ogni storia, anche quando non sembra così speciale, trova i suoi colori nel momento in cui si scrive. Jeff davanti ai ragazzi garantisce: «Tutti avete una storia speciale da scrivere». È allora, forza: che la Schiappa sia con voi!