Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  marzo 06 Giovedì calendario

Biografia di Andrea Abodi

Andrea Abodi, nato a Roma il 7 marzo 1960 (65 anni) è un politico, dirigente sportivo e dirigente d’azienda italiano. Dal 22 ottobre 2022 è ministro senza portafoglio per lo Sport e i giovani nel governo Meloni.
Titoli di testa Olimpiadi 2026: «Saremo pronti. Sarà un successo universale» [Alberto Abbate, Il Gazzettino].
Vita Si laurea alla Luiss in Economia e Commercio, tesi su “Le sponsorizzazioni sportive nell’ambito della comunicazione d’impresa”. Si specializza nella gestione industriale dello sport e nello sviluppo di attività di sport marketing. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio dal 1986. Ha iniziato la carriera manageriale nel 1987, ricoprendo fino al 1994 il ruolo di direttore marketing della filiale italiana della multinazionale statunitense Img- International Management Group, leader nell’organizzazione e nella gestione degli eventi, dei diritti e dei talenti sportivi. Nel 1994 è stato co-fondatore di Media Partners Group, multinazionale a matrice italiana leader nel settore della sport Industry, poi acquisita dal gruppo Infront, nella quale ha ricoperto fino al 2002 il ruolo di vicepresidente esecutivo. Tra il 2003 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Azienda Strade Lazio S.p.a. e dell’Arcea Lazio S.p.A., aziende operanti nel settore delle infrastrutture stradali e autostradali. Dal 2002 al 2008 è stato consigliere di amministrazione per Coni Servizi spa. Nel 2009 ha guidato, in qualità di vicepresidente esecutivo e direttore generale, il Comitato Organizzatore della fase finale dei Campionati mondiali di baseball; ha quindi coordinato le attività del marketing per la candidatura di Roma ai Giochi olimpici e paralimpici estivi del 2004, partecipando anche alle attività del Comitato promotore di quelli del 2020. Il 16 ottobre 2017 è stato nominato presidente dell’Istituto per il credito sportivo, banca sociale per lo sviluppo sostenibile dello Sport e della Cultura e, conseguentemente, Presidente del Comitato di gestione fondi speciali • È vicepresidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, della Fondazione Giulio Onesti e dell’Associazione Culturale Mecenate 90, nonché Consigliere dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani e di Special Olympics Italia. È stato membro Comitato di gestione fondi speciali nonché Consigliere dell’Associazione bancaria italiana, in cui è entrato per il mandato 2020-2022 prima di essere rinnovato per un altro incarico biennale • Lunga l’esperienza nel mondo del calcio. È stato presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B e consigliere federale FIGC dal 20 luglio 2010 al 6 marzo 2017 • Nel 2012 ha vinto lo Sport Business Academy Award, riconoscimento della Sda Bocconi School of Management. Nel 2013 ha promosso la nascita di B Futura (della quale è stato Presidente fino al 2017), società di scopo della Lega B dedicata allo sviluppo infrastrutturale, che in pochi anni ha dato vita a otto progetti di nuovi stadi • «Abodi viene dall’universo sfaccettato della destra romana: quando è entrato nel mondo dello sport, nel lontano 2002 da consigliere della Coni Servizi, lo ha fatto in quota Alleanza Nazionale, partito che ha frequentato assiduamente in passato. Il suo nome compare anche in Fronte della gioventù, il libro che racconta la storia della “destra che sognava la rivoluzione”. Ma nel corso degli anni ha imparato a coltivare contatti molteplici, come dimostra la nomina a capo del Credito sportivo (la banca dello Sport) fortemente voluta nel 2018 dal ministro renziano Luca Lotti. Il curriculum dice tanto. Da una parte è un manager sportivo quotato e stimato trasversalmente dai partiti (ha avuto problemi solo con l’ex ministro 5stelle Spadafora, che ha provato più volte a silurarlo dall’Ics, inutilmente). Dall’altra è anche e soprattutto un uomo di fiducia di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia infatti avrebbe voluto candidarlo già a sindaco di Roma nel 2021, proposta che lui era stato costretto a declinare per motivi personali e così caduta poi sulle spalle di Michetti. Un anno dopo, arriva un’altra offerta, stavolta nel suo mondo, praticamente irrinunciabile […] Lo sport ritrova un ministero vero, com’era stato nel recente passato, con profili differenti fra loro, con Luca Lotti (governo Gentiloni) e Vincenzo Spadafora (ministro nel Conte bis), senza dimenticare Giancarlo Giorgetti (da sottosegretario ma molto attivo nel Conte I). Non avrà portafoglio (per quello servirebbe una legge costituzionale troppo complicata da varare), ma sarà comunque una figura forte, in grado di gestire le tante partite sul tavolo (Pnrr, Olimpiadi 2026, possibili candidature ad altri grandi eventi come gli Europei di calcio 2032), e di tenere a bada le pretese del Coni di Malagò senza però andare allo scontro diretto come successo nel recente passato. L’unica controindicazione è che Abodi lascia così scoperta la poltrona di Milano-Cortina (che lui forse avrebbe anche preferito, più duratura e più remunerativa). Ma Meloni l’ha voluto al suo fianco al governo. Per ribadire che lo sport sarà una priorità di questo esecutivo» [Lorenzo Vendemiale, Fatto, 22 ottobre 2022] • «Dal 2010 ha partecipato con contributi didattici e testimonianze a corsi di laurea e master dedicati alla gestione industriale dello sport, allo sviluppo delle infrastrutture sportive e alla centralità della responsabilità sociale d’impresa presso le università Luiss, Bocconi, Cattolica, Bicocca, Link university e Iulm. È intervenuto, rappresentando contenuti progettuali ed esperienze operative, al master sulle strategie per il business dello sport organizzato da Verde-Sport Gruppo Benetton università Cà Foscari e Sole 24 Ore» [presidenza Consiglio dei Ministri, 1° ottobre 2022] • «Pensare oltre e agire veloce è il libro che e giace sul divanetto giallo dell’ufficio del ministro Andrea Abodi. Il volume parla di innovazione e giovani, anche se il titolo sembra racchiudere la storia personale di questo manager sessantaduenne che un giorno, nel gennaio del 2021, si è toccato il collo. “E ho sentito due ghiandole, due linfonodi, che mi facevano male. Si erano ingrossati. Giorgia Meloni un paio di mesi prima mi aveva proposto di candidarmi sindaco di Roma per il centrodestra. Seguiranno una biopsia, la scoperta della cellula primitiva tumorale nella parete tonsillare. Dunque un ciclo di chemio e uno di radio. Finito il ciclo di cure, ancora stavano lì. Lo diceva la Pet. Niente da fare: mi sono dovuto operare. Era il 3 agosto 2021. Nel frattempo avevo spiegato a Giorgia che non potevo candidarmi in Campidoglio, nonostante lei mi avesse aspettato il più possibile, bloccando in un certo modo le altre candidature di quelle amministrative a Milano, Torino, Bologna. Per un periodo non ho potuto parlare […] Come sta, ministro? “Credo e spero bene. Credo di aver seminato l’ospite indesiderato. Certo, quando ti tolgono la catena linfonodale sei asimmetrico, sembra che ti manchi qualcosa”. L’ospite indesiderato: anche Gianluca Vialli chiamava il tumore così. “A volte riascolto i messaggi vocali di Gianluca. La sua morte mi ha addolorato e fatto pensare. Da presidente del Credito sportivo avevo organizzato la presentazione del suo libro, che però non siamo riusciti mai a finalizzare. Non c’è stato tempo”. Il suo ultimo messaggio? “Buona fortuna Andrea. Non solo per la nomina a ministro dello Sport, ma anche per il resto” […] Come ha vissuto la scoperta della malattia? “Con incoscienza all’inizio. Poi il secondo pensiero che ho avuto è stato un altro: è troppo facile apprezzare solo le cose belle della vita. E c’è anche un altro tema: riguarda chi ti sta intorno. I tuoi cari la vivono molto peggio. Nel momento più complicato, quello delle cure e dell’operazione, il policlinico Umberto I era il mio ufficio. Scrivevo e leggevo da lì. Sono diventato amico di tutti i pazienti. Ancora ci sentiamo. Uno di loro non ce l’ha fatta” […] La capa della destra vince le elezioni. Ancora una chiamata: ‘Allora, che fai? Vieni a fare il ministro?’. Questa volta Abodi ci pensa. E fa inversione a U sulla sua decisione iniziale. Aveva messo in conto con la sua famiglia di trasferirsi a Milano per i Giochi. “Ne ho parlato con mia moglie Maria Grazia. Mi ha detto: ‘Ora sei soddisfatto, ma nei tuoi occhi non c’è felicità’. E così sono restato a Roma”» [Simone Canettieri, Foglio, 14 gennaio 2023] • «Festeggiano tutti, governo e maggioranza. E anche alcuni deputati delle opposizioni partecipano all’operazione “No Bolkestein”. Il voto delle commissioni Finanze e Giustizia della Camera sfiora l’unanimità quando in ballo c’è l’esclusione dei circoli sportivi dall’applicazione della direttiva europea per l’assegnazione delle concessioni demaniali. Ai principi della concorrenza sfuggono le realtà più facoltose, dal Circolo Aniene di Giovanni Malagò, a Roma, ai celebri club che si affacciano sul golfo di Napoli, ma anche le piccole realtà di provincia. In tutto 1.500, mette nel conto il ministro dello Sport, Andrea Abodi. È lui a fare da presidio a Montecitorio all’emendamento che introduce eccezioni eccellenti al compromesso raggiunto tra il governo e la Commissione europea per indire le gare entro il 2027 [Colombo, Rep. 29 ottobre 2024] • «Inter e Milan intendono realizzare il nuovo stadio nell’area di San Siro. I club presenteranno a breve la manifestazione di interesse per la realizzazione del progetto che prevede un nuovo stadio, lo sviluppo delle aree circostanti, unitamente alle linee guida della rifunzionalizzazione dell’attuale stadio Giuseppe Meazza. È quanto emerso da un incontro tra il sindaco Giuseppe Sala […] All’incontro era presente anche il ministro Andrea Abodi» [Cinquantamila.it, ottobre 2024]. Le Olimpiadi sono un argomento ricorrente. «Sulle Olimpiadi invernali 2026 si è scatenata una tempesta politica perfetta, innescata da un tubo per la refrigerazione che nella notte tra il 20 e il 21 febbraio ha bloccato una delle strade del cantiere […] Il ministro dello sport Andrea Abodi: “Un gesto criminale commesso da soggetti che pensavano di determinare un danno all’Italia, perché le Olimpiadi rappresentano una grande opportunità che porrà la nostra Nazione al centro del mondo”» [Pietrobelli, Fatto, 25 febbraio 2025] • Question time in Parlamento: «Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, risponde a una interrogazione sugli obblighi di trasparenza in capo alla Fondazione Milano Cortina 2026, alla luce del recente pronunciamento dell’Autorità nazionale anticorruzione» [Cds, Corriere Tv, 26 febbraio 2025] • Anche il Coni è un tema caldo. «Altro botta e risposta a distanza tra Andrea Abodi, ministro dello Sport, e Giovanni Malagò. Anche se questa volta il numero uno del Coni non è intervenuto in prima persona. Ad accendere lo scambio la lettera inviata al governo da alcuni presidenti di Federazione sportive, che chiedono di equiparare le norme elettorali del Coni a quelle delle Federazioni sportive. Attualmente la legge preclude a Malagò, numero uno dell’ente che governa lo sport italiano, e a sei (su 21) presidenti di comitato regionale, la possibilità di ricandidarsi perché giunti al terzo mandato. Ferma la risposta di Abodi, intervenuto questa mattina alla Camera durante la presentazione della Coppa Italia delle Regioni 2025 di ciclismo: “Il mondo sportivo è molto più di 43 presidenti federali. Non mi è arrivato ancora nulla, ma se è una lettera per andare oltre il terzo mandato del presidente del Coni non mi sembra una novità, io invece cerco novità” […] Inizialmente si è parlato di 43 firme pervenute al governo. In realtà le firme sarebbero molte meno. Molti presidenti (da Bittner del pentathlon a Roda della Fisi) hanno smentito di averla firmata [...] “Ho già espresso in varie occasioni la convinzione che il luogo dove affrontare simili argomenti è il consiglio nazionale del Coni, per il rispetto che si deve all’organo stesso e a chi ne fa parte. E sinceramente non capisco per quale motivo nell’ultimo non si è fatta alcuna menzione di tutto questo”. Così Angelo Cito, presidente della federazione italiana taekwondo […] “Nell’iniziativa non è assolutamente coinvolto Malagò. E’ una battaglia che io porto avanti da tempo e sulla quale c’è consenso. Continuerò a promuoverla”. D’Antoni (Sergio D’Antoni, ex segretario Cisl, uno dei firmatari di peso della letttera, ndr) ha spiegato che l’iniziativa è partita con i presidenti dei Coni regionali» [Rep., 27 febbraio 2025] • L’ultima querelle riguarda la pubblicità delle scommesse: «Per il ministro dello Sport Abodi la distinzione chiave è quella tra legale e illegale. Il divieto, quindi, verrebbe meno solo per i concessionari autorizzati dall’Agenzia dei Monopoli. In questo modo la pubblicità del betting potrà tornare sui banner e la cartellonistica negli impianti sportivi. “Un passo indietro vergognoso, un inchino alla potentissima lobby dell’azzardo, a discapito di milioni di cittadini, soprattutto giovani, che verranno ancora più bombardati da pubblicità tossiche mentre guardano una partita”, attacca il capogruppo M5s in commissione cultura al Senato Luca Pirondini. Che ricorda le parole di Meloni del 2015 in un’intervista tv, in cui la premier diceva: ‘Siccome c’è un mercato legale, bisogna far crescere il mercato legale? È una follia’» [Niccolò Carratelli, Sta., 25 febbraio 2025] • «Nel corso di un’intervista rilasciata al Messaggero, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha espresso il suo parere favorevole al ritorno della pubblicità diretta per le aziende di gaming, a suo dire propedeutica per il contrasto dell’illegalità: “Promuovere le scommesse legali toglie ossigeno a quelle illegali, ovvero all’economia criminale che rappresenta un pericolo costante da contrastare con strutture sempre più efficaci e anche marcando la differenza con la dimensione autorizzata dall’Agenzia Dogane e Monopoli, che la pubblicità favorisce”. Abodi poi aggiunge: “Dopodiché dobbiamo aumentare e sistematizzare il contrasto alla ludopatia [...] Continuiamo a lavorare anche per riconoscere agli organizzatori degli eventi sportivi un ‘diritto sulla scommessa’, come avviene già in altri paesi europei, da destinare anche allo sport sociale e alle sue infrastrutture” [Christian Liotta, fcinternews.it, 1° marzo 2025].
Curiosità «“No, con Giorgia ci scriviamo molto spesso. Noi ministri abbiamo una chat di gruppo in cui lei scrive poco, però. Preferisce i bilaterali, diciamo” […] L’ufficio del ministro si trova al primo piano di un palazzo del governo alle spalle della Fontana di Trevi. Colpo d’occhio: foto del presidente Mattarella dietro la scrivania, foto con il capo dello Stato incorniciata sulla scrivania, a fianco a un’altra foto, questa volta della sua famiglia» [Simone Canettieri, Foglio, 14 gennaio 2023] • «Compagni di scuola: Gianni Alemanno e Fabio Rampelli. “Militavo nel Fronte della Gioventù e continuai la politica anche alla Luiss dove poi mi sono laureato. Erano anni complicati. Molti fratelli sono morti. Ho sofferto. Ma non ho mai fatto del male a nessuno e nessuno lo ha mai fatto a me. Ricordo l’omicidio di Miki Mantakas, ma anche quello di Walter Rossi. Due fatti che mi sconvolsero” [...] “Ricordo quando i miei genitori di notte uscivano a cancellare le scritte contro di me nel quartiere dove abitavamo. C’era scritto: Abodi boia, Abodi fascio, Abodi ti ammazziamo”» [ibid.] • «Il Premio @fairplaymenarini è una tradizione che nel tempo si è rinnovata e arricchita, anno dopo anno, di un bagaglio prezioso il cui contenuto sono i valori e le esperienze, all’insegna di lealtà e rispetto delle regole che sono la base per una sana competizione nella quale il superamento dell’avversario passa prioritariamente per la crescita personale, con l’ambizione di migliorarsi sempre. Consegnare il #premio #fairplay alla carriera a #deborahcompagnoni è motivo di orgoglio perché è un’atleta che ho visto vincere e perdere, ridere e piangere e che ogni volta che è caduta ha saputo rialzarsi mantenendo il sorriso e l’umiltà che solo i grandi atleti posseggono» [profilo personale Instagram, 7 luglio 2023] • Nel sito web della Camera dei deputati sono riportati i disegni di legge presentati come primo firmatario, presentati di concerto, gli interventi su progetti di legge in Assemblea e in Commissione, l’attività non legislativa in Assemblea e in Commissione del Ministro per lo Sport e i giovani dal 23 ottobre 2022 • Analogamente, nel sito web del Senato della Repubblica si trova l’elenco degli interventi fatti sui Disegni di legge • «I Giochi olimpici per disabili, detti anche Paralimpiadi, furono inventati da un medico ebreo fuggito dalla Germania dopo la Notte dei cristalli […] Una delegazione di atleti azzurri con disabilità ha intanto varcato stamane la soglia del campo di sterminio di Birkenau, in occasione del Viaggio nella Memoria organizzato dal ministro dello Sport e per i Giovani Andrea Abodi con la collaborazione dell’Ucei e della Comunità ebraica di Roma» [Pagine ebraiche, 5 febbraio 2024] • «Dopo la morte di Sara Piffer è intervenuta la Federciclismo: “Basta con questa carneficina” ha detto il presidente Cordiano Dagnoni lanciando l’appello al governo. Immediata la risposta del ministro allo sport Andrea Abodi: “Ascolteremo la famiglia di Sara e la Federazione, con l’impegno di garantire la sicurezza di chi va in bicicletta”» [Andrea Selva, Tgr Trento, 26 gennaio 2025].
Amori Figlio di un dipendente Siae e di una casalinga, liceo allo scientifico Righi in via Sicilia, zona piazza Fiume. Mamma Giuliana Emiliozzi è scomparsa all’inizio del 2015 • «Andrea Abodi è sposato con una donna di nome Maria Grazia (su cui non sono note informazioni) e ha due figli, ma non si conoscono ulteriori dettagli sulla sua vita privata. Il ministro abita a Roma. Secondo AdnKronos percepirebbe un’indennità di 110mila euro lordi all’anno come responsabile del dicastero dello sport» [DG DonnaGlamour, 11 luglio 2023] • «Nel mio programma Onorevoli confessioni intervisto i principali esponenti politici italiani sulla loro vita privata e anche il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi mi ha parlato della sua famiglia, dei suoi figli, delle sue passioni e di sua moglie» [Laura Tecce, Rai 2, 21 settembre 2024]. Nella trasmissione il ministro dice: «È la prima volta che apro lo scrigno dei ricordi della vita». E poi racconta di aver conosciuto la moglie Maria Grazia dopo una serie ripetuta di incontri casuali, il primo al Foro Italico, poi in auto, a Roma: in quello cruciale, l’ha vista mentre era in taxi vicino a Termini e si è fatto avanti. Nella trasmissione Abodi ha spiegato che sia lui che la moglie sono al secondo matrimonio ma che Maria Grazia e la sua ex sono molto amiche. Il ministro ha due figli: Martina, 29 anni al momento dell’intervista, avuta in prime nozze, e Andrea 14, dal secondo matrimonio. Estremamente riservato sulla propria famiglia d’origine, ha raccontato ancora che il padre faceva più lavori per mantenere moglie e figlio, che la madre aveva il rimpianto di non essersi laureata anche se le mancava un solo esame per diventare dottoressa in Scienze Biologiche («Ma ero arrivato io e ha rinunciato»). Infine si è descritto come uno studente con alti e bassi: «Alla fine, per laurearmi e rispettare i grandi sacrifici dei miei, ho fatto 12 esami in un anno».
Titoli di coda «Ho un sogno, che l’Italia nel 2040 celebri degnamente gli 80 anni dalle Olimpiadi di Roma» [a Tecce, cit.].