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 2025  marzo 13 Giovedì calendario

Biografia di Simone Arianne Biles

Simone Arianne Biles, nata a Columbus, in Ohio (Usa), il 14 marzo 1997 (28 anni). Ginnasta • La più forte in attività, forse la più forte di sempre. Ha vinto più di tutti, uomini o donne, nella storia: alle Olimpiadi 7 ori, 2 argenti e 2 bronzi; ai Mondiali 23 ori, 4 argenti e 3 bronzi • «La ginnastica artistica femminile è composta da quattro attrezzi, quattro specialità differenti – trave, volteggio, parallele asimmetriche e corpo libero. Anche chi non mastica di ginnastica può capire quanto siano diverse le caratteristiche per eccellere in ognuna delle quattro specialità. Un’atleta fortissima al corpo libero magari non è allo stesso livello nella trave o alle parallele. Simone Biles a mio parere in questo è unica. […] riesce a eccellere in tutte e quattro le specialità» [Jury Chechi, 2015, La Lettura] (ma, notoriamente, la specialità in cui riesce peggio sono le parallele asimmetriche).
Titoli di testa «Ho sempre avuto un senso dell’aria, sin da bambina» [Mazza, 7].
Vita Afroamericana, è alta 1 metro e 45 centimetri, pesa circa 47 chili • «La sua storia parte da una infanzia difficile. “Penso che tutti rendano quegli anni un po’ più tristi di quanto non siano stati realmente”» [Panella, Rep]. Però nel documentario Netflix Simone Biles Rising: verso le Olimpiadi, uscito l’anno scorso, parlò dei suoi primi anni di vita come di un «trauma» • È la terza di quattro figli. La madre Shannon si drogava e beveva, perciò i bambini passarono i loro primi anni di vita entrando e uscendo da case famiglia • A cinque anni, insieme a sua sorella minore Adria, venne adottata dal nonno materno Ronald (detto Ron) e da sua moglie Nellie Cayetano, infermiera, originaria del Belize (paese del quale Simone ha preso la cittadinanza). Crescono le due bambine insieme ai loro due figli maschi biologici, a Houston, in Texas, in un sobborgo chiamato Spring (dove Simone vive anche oggi) • Quando parla dei nonni, Simone li chiama «i miei genitori». Salvo rare eccezioni, assistono ad ogni sua gara • Crebbe in una casa diversa da quella di sua sorella e suo fratelli maggiori, Ashley e Tevin, che vennero adottati dalla sorella di Ronald (nel 2019 Tevin verrà arrestato con l’accusa di triplice omicidio: l’anno prima, a una festa di Capodanno, aveva sparato a tre ventenni, uccidendoli) • «Negli ultimi anni Shannon ha detto che non fa più uso di droghe e che ti vuole bene. Vi sentite spesso? “Solo per i compleanni, Pasqua, Natale. Quand’ero piccola aveva problemi, così i miei genitori [i nonni, ndr] non volevano che noi bambine fossimo esposte a quella situazione. Ora che siamo cresciute, abbiamo messo dei paletti. E siccome di persona non la vedo da tempo, non saprei di che parlare”» [Mazza, 2017, cit.] • «In gita, partecipò a un campo giornaliero alla Bannon’s Gymnastix di Houston: copiando i movimenti delle ginnaste nel retro della palestra, fu notata da una coach che lo disse ad Aimee Boorman» [Chechi, cit.], che diventa la sua prima allenatrice • Simone inizia ad allenarsi a sei anni: «In realtà, per la ginnastica, è un po’ tardi. La maggior parte delle persone inizia con i corsi Mommy and Me [cioè in corsi dove si è affiancati da un genitore, ndc] non appena impara a camminare. Ero davvero dotata, ma a causa di quel ritardo ho dovuto impegnarmi molto per tutto ciò che ho ottenuto» [Cooper, 2024, VanityFairUs] • Lei e sua sorella Adria non provarono mai nessun altro sport oltre alla ginnastica, che «è molto costosa e siamo state molto fortunate che i nostri genitori abbiano potuto permetterci di praticarla» [ibid.] • Nel 2013, a 16 anni, inizia a gareggiare da professionista. Vince il suo primo titolo mondiale all-around (cioè che comprende un esercizio con ognuno degli attrezzi della ginnastica artistica femminile: il volteggio, le parallele asimmetriche, la trave e il corpo libero), prima atleta afroamericana a farcela • «Nel 2013, l’italiana Carlotta Ferlito, arrivata quinta alla trave ai Mondiali di Anversa (tu avevi vinto il bronzo), disse: “La prossima volta ci dipingeremo la pelle di nero così da poter vincere anche noi”. “Credo che fosse triste, dispiaciuta e le emozioni hanno scatenato quel che ha detto. Non avrebbe dovuto, ma è andata così. Alla fine però si è scusata”» [Mazza, cit.].
Rio Nel 2016, alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, vince quattro medaglie d’oro e una di bronzo. È la portabandiera nella cerimonia di chiusura. Conclusa la competizione, disse che non avrebbe gareggiato per almeno un anno e mezzo: «Credo che il mio corpo abbia bisogno di una pausa» • «Dopo i Giochi di Rio, gli hacker russi, entrati nei server della Wada (l’Agenzia olimpica antidoping) avevano rivelato una serie di contravvenzioni sull’uso di sostanze proibite. Dai documenti, emerge in particolare che Simone sarebbe risultata positiva al metilfenidato, sostanza utilizzata per il trattamento dell’Adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività). A ogni controllo la ginnasta ha sempre presentato i dovuti certificati, ricevendo esenzioni per utilizzare i farmaci proibiti, e non è mai stata squalificata» [Leccardi, Foglio] • Biles rispose così alle accuse di doping: «Soffro di disturbo da deficit di attenzione da quand’ero bambina e prendo farmaci per curarlo. Credo nello sport pulito, ho sempre seguito le regole e continuerò a farlo perché il fairplay per me è importante. Non mi vergogno che la gente sappia che sono in cura» • Il farmaco che prende è il Focalin, molto diffuso negli Usa: secondo le regole sportive statunitensi, può assumere fino a 15 grammi del principio attivo, la d-anfetamina, capace in mezz’ora di migliorare concentrazione e coordinazione. «In Italia – spiega il dottor Giuseppe Capua, presidente della Commissione Antidoping del Ministero della Salute – non credo proprio che la Biles sarebbe stata autorizzata a usare anfetamine perché da noi l’Adhd si cura con minor ricorso ai farmaci. Penso che la Commissione Esenzioni del Coni (Ceft) avrebbe negato l’ok ritenendo prevalente l’effetto dopante su quello curativo: è fuori discussione che in un esercizio di ginnastica tra un’atleta sotto anfetamine e una che non le usa c’è differenza di prestazioni» [a Bonarrigo, Cds].
Tokyo Alle Olimpiadi di Tokyo del 2021, a causa della pandemia da Covid «gli atleti erano in gran parte relegati nelle loro stanze e nelle sedi di gara e non c’erano spettatori. Biles aiutò la sua squadra a qualificarsi per la finale all-around e fu l’unica atleta a qualificarsi per le finali in tutti e quattro gli eventi individuali, ma qualcosa non andava. Al volteggio, completò solo un avvitamento e mezzo di due avvitamenti e mezzo tentati e quasi cadde quando atterrò. In seguito, si ritirò dalla competizione a squadre, citando problemi di salute mentale e una parola che sarebbe diventata famosa: i twisties, una disconnessione tra mente e corpo che fa sì che una ginnasta perda la cognizione del movimento nello spazio. […] “Ho capito subito che qualcosa non andava”, dice la migliore amica di Biles, Rachel Roettger […]. L’espressione che Roettger notò sul volto della sua amica non era nervosismo, era preoccupazione. “Le ho scritto: ‘Ehi, cosa sta succedendo? Stai bene?’ Ho pensato che si fosse fatta male perché non sarebbe mai atterrata in quel modo. Mi ha scritto: ‘No, ma sto avendo qualche problema’”. Una dopo l’altra, Biles si ritirò dalle altre competizioni: il concorso individuale, il volteggio, le parallele asimmetriche, il corpo libero. Gareggiò nella trave, vincendo la medaglia di bronzo. La squadra statunitense, che comprendeva Jordan Chiles, Sunisa Lee e Grace McCallum, arrivò seconda, dietro la Russia» [Cooper, cit.] • «All’inizio ufficialmente il ritiro era stato attribuito a un infortunio alla caviglia destra, ma qualche ora dopo è stato lei stessa a chiarire: “Devo concentrarmi sulla mia salute psicologica” e ha detto che non c’era stato “nessun infortunio, solo una piccola ferita al mio orgoglio”. Ha detto anche: “Dopo la performance che ho fatto al volteggio non volevo andare avanti. Non ho più fiducia in me stessa come prima. Non so se è una questione di età [aveva 24 anni, un’età considerata avanzata per le ginnaste, ndc]. Sono un po’ più nervosa adesso quando salgo in pedana. Sento che non mi sto divertendo più come prima. So che questi sono i Giochi, volevo farli ma in realtà sto partecipando per altri, più che per me. Non appena salgo in pedana siamo solo io e la mia testa. E lì ci sono demoni con cui devo confrontarmi […] A volte mi sento davvero come se avessi il peso del mondo sulle spalle. So che lo scrollo via e faccio sembrare che la pressione non mi influenzi, ma dannazione a volte è difficile”» [Anteprima] • Si attirò molte critiche (tra le quali quella di J. D. Vance, allora senatore, che disse che il ritiro di Biles «dimostra in modo deprimente che la nostra è una società terapeutica»), ma anche molto sostegno: «Cercarono di mettermi su questo piedistallo come sostenitrice della salute mentale. Non mi stava bene. Se posso dare una mano e aiutare le persone, allora sarò aperta, onesta e vulnerabile, ma non mi si può mettere davanti a una folla e dire, “Fai tutto quello che sta facendo lei”» • Si allontanò per un po’ dalle competizioni e dagli allenamenti. «Dopo il 2016 mi presi una pausa, e fu un periodo bellissimo. Facevo di tutto e di più. Ma la pausa presa dopo il 2020 fu un po’ deprimente, finché non ho iniziato la terapia e ho ricevuto aiuto. Mi sentivo una fallita. Anche se stavo incoraggiando tante persone e parlavo di salute mentale, ogni volta che parlavo della mia esperienza a Tokyo, perché ovviamente non era andata come volevo, mi faceva un po’ male. Ma tutto sommato prendermi una pausa è stata una buona decisione» • Torna ad allenarsi a pieno regime a inizio 2023 • La sua routine prevede quattro giorni alla settimana dove si sveglia alle 6.20, esce di casa alle 6.45 e inizia ad allenarsi alle 7. Torna a casa alle 10.30, pranza e poi dorme per un’ora e mezza. Torna in palestra alle 14 e ci rimane fino alle 17. Giovedì e sabato si allena per mezza giornata, la domenica è il suo giorno libero • Torna a gareggiare nell’agosto 2023 in occasione dell’Us Classic di Chicago, una gara di qualificazione non molto difficile, dove arriva prima con grande distacco.
Parigi Nel 2024 a Parigi «la ginnasta statunitense Simone Biles, 27 anni, è tornata a gareggiare alle Olimpiadi dopo quelle sfortunate di Tokyo […]. Indossava un body di lustrini decorato da stelle (che sarebbe costato 3 mila euro), chignon tirato e eye-liner sugli occhi, una fasciatura sul polpaccio sinistro, qualche smorfia nel corpo libero che non sarebbero segno di problemi seri – ha rassicurato l’allenatrice. Vip a guardarla: Ariana Grande, Tom Cruise, Snopp Dogg, Jessica Chastain, Anna Wintour. Ha fatto bene ma non benissimo, scrivono. Intanto, continua con le sedute di terapia» [Anteprima] • «Questa volta non c’è niente che la fermerà. Non sarà una fasciatura che parte dalla caviglia e arriva al polpaccio sinistro, risultato di un vecchio dolore che si è riacutizzato dopo l’esercizio alla trave (“L’ho sentito quando sono partita. È lì, sul polpaccio: proprio dove avevo quello strappo…”), non appena ha iniziato a riscaldarsi per il corpo libero nella Bercy Arena» [Cavalli, Cds] • «A Parigi ci si aspettava che Biles avrebbe vinto di nuovo tutto. Ha vinto un oro dietro l’altro nella gara a squadre (insieme a Carey, Chiles, Lee e Hezly Rivera), nell’all-around e nel volteggio, ed è arrivata lunedì alla trave e al corpo libero senza che ci fossero grandi dubbi sul fatto che avrebbe stravinto anche lì. Non ha deluso le aspettative, mostrandosi in grandissima forma, ma le gare sono state molto più combattute e imprevedibili del previsto. Biles è sorprendentemente caduta dalla trave, mostrando anche un certo disappunto, ed è uscita più volte dal tappeto durante il corpo libero: un tipo di sbavatura che solitamente non le si vede fare, visto che anzi i suoi atterraggi sono una delle cose che rendono perfette le sue esecuzioni. Biles è alla fine arrivata quinta alla trave (una gara in cui le italiane Alice D’Amato e Manila Esposito hanno vinto un oro e un bronzo) e ha vinto l’argento al corpo libero dopo la brasiliana Rebeca Andrade. L’impressione è stata però che Biles abbia voluto in qualche modo celebrare questo finale imperfetto, in cui per la prima volta l’attenzione che fino a quel momento era sempre stata ossessivamente su di lei si è distribuita più equamente anche su altre» [Post] • Durante le premiazioni ha mostrato bene alle telecamere il ciondolo che porta al collo: una capra fatta da 546 diamanti. La parola «capra» in inglese («goat») è l’acronimo di «Greatest of All Time», cioè «la migliore di tutti i tempi» • Commentando il cibo, scarso, servito alla mensa del villaggio olimpico, disse: «Non penso che al villaggio ci servano cucina francese come quella che potete mangiare fuori. Per gli atleti, è un po’ più… sana». Ma precisò che «le pizze sono buone» • In un video pubblicato su TikTok, si lamentò nei confronti di un nightclub parigino: «Dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, siamo usciti a festeggiare. Un locale ha provato a farmi pagare una bottiglia di champagne 26 mila dollari. Siete matti?!» (alla fine lo champagne non l’ha comprato).
Los Angeles «Dopo aver vinto l’oro nel volteggio, Biles ha risposto a una domanda di Usa Today sulle sue intenzioni rispetto alle Olimpiadi del 2028, quando avrà 31 anni. “Mai dire mai”, ha detto, “le prossime Olimpiadi sono in casa (a Los Angeles, ndr), quindi chi lo sa. Anche se sto diventando vecchia”» [Post].
Esercizi Ci sono cinque esercizi che portano il suo nome. «Alle Olimpiadi di Parigi Biles avrebbe voluto presentarne un altro alle parallele, dove però non si è classificata (perché un esercizio venga ufficialmente riconosciuto deve essere presentato ed eseguito correttamente o ai Mondiali o alle Olimpiadi). Sarebbe stata la prima ginnasta al mondo a inventare un esercizio per ogni attrezzo, e non è escluso che possa succedere in futuro. Dei cinque esercizi che ha inventato, solo uno è stato riprodotto da qualcun’altra in una competizione. Il fatto che Biles si presenti con salti che solo lei sa eseguire è il motivo principale per cui le sue vittorie sono date per scontate e lei è spesso considerata non solo invincibile ma inavvicinabile: nella ginnastica artistica infatti ogni atleta si presenta con un punteggio massimo diverso, basato sul grado di difficoltà del proprio esercizio, e quello di Biles è spesso nettamente sopra quelli delle altre perché le cose che fa sono nettamente più difficili» [Post].
Abusi Nel 2018 raccontò di essere stata tra le giovani abusate sessualmente dall’osteopata della nazionale statunitense di ginnastica Larry Nassar. Centinaia di atlete lo accusarono allo stesso modo, e venne infine condannato a 176 anni di carcere • Le molestie avevano luogo principalmente durante i ritiri nella fattoria in Texas dei coniugi Károlyi, Marta e Béla, gli scopritori di Nadia Comaneci, che allenavano la nazionale statunitense con la rigidità che li aveva resi famosi e di successo: una volta Simone cadde in allenamento, e Marta, in tutta risposta, la apostrofò: «Se oggi non hai voglia, prendi la borsa e vattene a casa» • In audizione davanti alla commissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti, Biles dichiarò piangendo: «Non c’è luogo in cui io mi possa sentire meno a mio agio che qui davanti a voi. Accuso Larry Nassar e l’intero sistema che ha permesso che questi abusi venissero perpetrati per anni. Oltre all’Fbi, anche la federazione Usa di ginnastica e il comitato olimpico sapevano benissimo che io venivo abusata dal loro medico, e lo sapevano da tempo. E se permetti a un predatore di fare del male a dei bambini, allora le conseguenze devono essere rapide e severe».
Marito Due anni fa, a Cabo (sul mare, in Messico), in una cerimonia con 144 invitati, ha sposato il giocatore di football afroamericano Jonathan Owens, 29 anni. I due si erano conosciuti nel 2020 su Raya, un’app di incontri alla quale si può accedere solo su invito, e che perciò viene usata da persone ricche e famose. «Avevo appena rotto una relazione e una mia amica mi ha detto, “Iscriviti a Raya, usa Raya!”. Appena ho sentito “app di incontri” mi sono irrigidita, ma poi ha fatto match con Owens nella prima settimana in cui ero sull’app. La seconda settimana l’ho incontrato di persona, e il resto è storia. Ci siamo piaciuti subito» [Cooper, cit.] • Suo marito ha detto: «Non le piace ammetterlo, ma è lei che mi ha scritto per prima» • Nei loro primi appuntamenti guardavano film, giocavano con giochi da tavolo, bevevano sangria: stavano in casa perché erano ancora in vigore le restrizioni per la pandemia • All’inizio Owens non sapeva che Biles era molto famosa. Se ne rese conto solo quando vide quante persone seguivano il suo profilo Instagram (oggi sono oltre 12 milioni): «Ho pensato: “Cavolo, ha un sacco di follower, deve essere davvero brava”».
Altro Nel 2024 ha guadagnato complessivamente 11,2 milioni di dollari • La sua famiglia ha aperto una palestra, la World Champions Centre, a Houston, in Texas. «Come ti vedi tra vent’anni? “A 40 spero di avere dei figli e un marito e ovviamente di lavorare”. Che lavoro? “Qualcosa legato al business dello sport”. Tipo gestire la palestra? “No, no…”. Perché no? “Avrò sempre la ginnastica cui tornare, ma voglio provare altre cose”» [Mazza, 2017, cit.] • Da anni è in terapia. Ci va una volta alla settimana; di solito il giovedì, cioè quando si allena solo per mezza giornata; a volte anche con il marito • Prende abitualmente il Lexapro, un farmaco per l’ansia: «Sono sempre stata una sostenitrice della medicina. Se hai bisogno di un inalatore, usalo. Se hai ansia, prendi qualcosa» • Nel 2024 ha posato come «sportiva dell’anno» per Sports Illustrated, rivista americana famosa per ritrarre modelle e attrici in costume. «Ho ricevuto molti commenti positivi da ragazze che hanno una muscolatura simile alla mia, hanno visto come il loro corpo si possa rappresentare in una maniera artistica. Si possono aver muscoli, essere carine, magre. L’importante però è piacersi» [Panella, Rep] • La sua cucina preferita è quella italiana • Sulla fama: «Penso che tutti vogliano essere famosi, ma poi quando succede ti ritrovi quasi a sbattere contro un muro e hai una crisi d’identità. Ti chiedi: “Sono fatta per questo? Perché ho desiderato questa cosa?”. Non sto dicendo che le persone urlano e si mettono in fila come se fossi Taylor Swift, ma ricevo molta attenzione. Quando cinque persone si avvicinano e sin mettono a correre per fare una foto, mi agito un po’. Divento ansiosa» [Cooper, cit.] • «Da bambina trovare una Barbie nera era così raro che diventava subito la tua migliore amica» [Mazza, cit.] • Nel 2022 il presidente Biden le ha assegnato la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza statunitense: è la persona più giovane ad averla mai ricevuta • Durante le olimpiadi di Parigi, rispondendo a una domanda di un utente, scrisse su X: «I love my black job», «amo il mio lavoro da nera». Il riferimento evidente era a quanto detto poco prima dal presidente Trump, cioè che i migranti rubano i «black jobs», cioè i lavori da neri (senza specificare quali fossero). Il post di Biles fu condiviso anche da LeBron James, portabandiera olimpico della nazionale statunitense • Ha tre bulldog, Lilo, Rambo e Zeus • La sua bio su Instagram: «Medagliata d’oro olimpica. Amante di Margarita, Mojito & Mimosa» (sono cocktail).
Titoli di coda Si è tatuata su una clavicola il verso della poetessa Maya Angelou «and still I rise», cioè «e ancora, mi sollevo».