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 2025  marzo 17 Lunedì calendario

Biografia di Cateno De Luca

Cateno De Luca, (Cateno Roberto Salvatore De Luca), nato a Fiumedinisi (Messina) il 18 marzo 1972 (53 anni) è un politico italiano, sindaco di Messina dal 2018 al 2022, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, sindaco di Taormina dal 2023 e, tra il 2022 e il 2025, leader di Sud chiama Nord, partito da lui fondato.
Titoli di testa È stato soprannominato “Scateno” dalla stampa locale e nazionale per il suo temperamento vulcanico ed irriverente.
Vita Terzo figlio di madre contadina e padre muratore, si è sposato il 5 settembre 2000 e ha due figli, un maschio e una femmina. « Ho sempre lavorato per mantenere la mia indipendenza economica e non gravare sulle spalle dei miei genitori: da adolescente ho allevato conigli e raccoglievo origano noci e castagne che poi vendevo alle putie di Fiumedinisi; quando frequentavo le medie durante le estati facevo il muratore con mio padre; mentre frequentavo il liceo passavo le mie estati a lavorare nei bar di Fiumedinisi e in inverno frequentavo uno studio legale messinese che si occupava di diritto previdenziale e sindacale; a 18 anni ho aperto il primo ufficio di patronato a Fiumedinisi e a 22 anni il primo ufficio della Fenapi a Messina in via Garibaldi 118/a (ove ci dormivo pure !!!)» [autobiografia dal sito web delucasindacodimessina.it] • Laurea in Giurisprudenza conseguita all’università di Messina: «A fatica ed in grande ritardo mi sono laureato in giurisprudenza dopo aver frequentato per due anni il geometra Minutoli di Messina ma poi mi sono iscritto al liceo La Farina dove mi sono diplomato ed ho conseguito la laurea in giurisprudenza perché i miei genitori tenevano di più ad avere un figlio laureato piuttosto che deputato: mi sono laureato infatti alla giovane età di 36 anni, pur essendo sindaco di Fiumedinisi e parlamentare siciliano» [ibid] • La moglie è Giusy Gregorio: «Donna in carriera, mamma e first lady di Messina. La notte del 24 giugno (2018 ndr) era accanto al marito, pronta a festeggiare con lui e con i due figli la grande vittoria di Cateno De Luca, divenuto sindaco di Messina. Giusy Gregorio, la nuova first lady della città dello Stretto, è una donna del tutto estranea alla vita di Messina, non frequenta i salotti cittadini e certamente non ne avrebbe nemmeno il tempo. Impiegata di banca, divide il suo tempo tra i doveri di moglie e mamma, oltre che di donna lavoratrice. […] Come avete vissuto le bufere giudiziarie che hanno coinvolto suo marito? “Nel 2011 i bambini erano piccoli e sono rimasti all’oscuro di tutto. La seconda volta è stato tutto molto diverso, perché non siamo stati mai soli, abbiamo avuto grandi dimostrazioni di solidarietà”» [Nadia Maio, L’eco del Sud. It, 4 Luglio 2018] • «Cateno De Luca è stato ricoverato al Policlinico di Messina, al termine di un comizio, a causa di un malore, nella serata di ieri, 29 aprile. De Luca era impegnato in una serie di incontri nei comuni della riviera jonica messinese per presentare il progetto politico per le elezioni europee. Al termine dell’ultimo comizio a Itala, però, si è verificato il malore. Dallo staff rassicurano: “De Luca sta bene, ma per precauzione è stato necessario il ricovero per alcuni accertamenti medici” [La7.it, 06 giugno 2024] • «Tra i momenti simbolici del pomeriggio che ha portato al trionfo di Cateno De Luca alle elezioni a Taormina c’è la telefonata con la madre […] De Luca ad un certo punto era dubbioso sull’opportunità effettiva di correre per la sindacatura di Taormina. Ha confessato di aver chiesto alla sua Giusy, ai loro figli e anche ai propri genitori cosa pensassero. Da quella riunione di famiglia è arrivato l’ok a questa nuova sfida. Quindi De Luca è andato in chiesa alla Madonna della Rocca, in preghiera, e lei ha atteso i risultati al comitato elettorale» [Taormina News, 30 maggio 2023].

Vita politica Esordisce in politica a 18 anni, dopo essere stato eletto come il più giovane membro del consiglio comunale del suo paese tra le liste della Democrazia Cristiana. Dal 1994 al 1998 è assessore a Fiumedinisi, e si occupa di attività produttive, piano regolatore, sport, turismo e spettacoli. All’interno prima della Dc e poi del Centro Cristiano Democratico (Ccd) di Pier Ferdinando Casini, De Luca è cresciuto politicamente all’ombra di Salvatore D’Alia, esponente di spicco della Dc/Ccd in Sicilia. Nel 1997 diventa direttore generale della Fenapi (Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori) che aveva contribuito a fondare. Sconfitto alle elezioni comunali del 1998 per il rinnovo del sindaco di Fiumedinisi, si ricandida nel 2003, e questa volta la spunta con il 51%. Verrà poi riconfermato sindaco nel 2008. Nel frattempo nel 2001 diventa direttore nazionale del patronato Inapi (Istituto Nazionali Assistenza Piccoli Imprenditori) • Lunga la sua esperienza anche a Palazzo dei Normanni: nel 2006 si candida all’Assemblea Regionale Siciliana per le elezioni regionali e viene eletto deputato con il Movimento per le Autonomie a Messina. L’anno dopo è protagonista di una clamorosa protesta: «Il caso limite è stato quello di Cateno De Luca, esponente di un movimento autonomista che ha deciso (nel 2007, ndr) di spogliarsi per denunciare la propria estromissione dalla commissione Bilancio dell’Ars. Via la giacca, la cravatta, la camicia, i pantaloni: De Luca è rimasto in mutande, coperto solo da un drappo con i colori e lo stemma della Trinacria. Tanto è bastato per suscitare la reazione ufficiale del governatore Cuffaro, che ha chiesto "sanzioni esemplari" per De Luca, accusato di vilipendio alla bandiera, dato che il vessillo era stato posto dal deputato proprio lì, a nascondere le parti intime» [Rep, 28-01-2008] • «Non era la prima volta. Già l’anno prima (nel 2006, ndr) De Luca, a Messina, si era svestito per protestare contro il mancato finanziamento per il trasferimento dell’acqua potabile a Lipari» [Avv, 9-11- 2017] • Sempre col Movimento per le Autonomie viene rieletto alle regionali del 2008. Nel 2011 si dimette da sindaco di Fiumedinisi. Alle regionali siciliane del 2012 si candida alla Presidenza della regione, sostenuto dalla lista Rivoluzione Siciliana, che comprendeva anche l’associazione autonomista Sicilia Vera, da lui fondata dopo la fuoriuscita dal MpA. Ottiene tuttavia solamente l’1,23% dei voti, restando anche escluso dall’ARS • «Ma se invece volete ridere e piangere, spostatevi in piazza Duomo, al comizio dell’onorevole Cateno De Luca, candidato al Parlamento siculo nelle liste del Partito della rivoluzione siciliana. Slogan “‘U megghiu avi a rugna”. Eloquio fluviale per una piazza di forconi e fascistume di Forza Nuova. Bava alla bocca contro la casta, ironia sull’avversario Micciché, “che tra un fumo e l’altro viene a dire minchiate”, rozzezze su Rosario Crocetta, “ho avuto un incontro con lui, però attenzione eh, non sto cambiando gusti”» [Fierro, Fatto, 7-10-2012] • Tra i candidati, «Cateno De Luca, un bizzarro deputato uscente famoso per essersi presentato in mutande, già arrestato per abuso d’ufficio e concussione, adesso pronto a tuonare dai manifesti dove si fa chiamare “Scateno”» [Cavallaro, Cds 9-10-2012] • Dopo la sconfitta alle regionali si candida quindi come sindaco di Santa Teresa di Riva (Me) con la lista Libera Santa Teresa – Sicilia Vera, vincendo al primo turno e rimanendo in carica fino al 2017. Nello stesso anno, con Sicilia Vera, stringe un accordo con l’Unione di Centro in vista delle regionali siciliane del 5 novembre a sostegno di Nello Musumeci e torna deputato all’Ars nelle liste dell’Udc, ma il 20 dicembre lascia quel partito e aderisce al Gruppo misto • Nel 2017 annuncia la sua candidatura a sindaco di Messina per le elezioni del 2018 a capo di una coalizione di sei liste civiche di centro, al primo turno giunge secondo con il 19,81% e viene eletto al ballottaggio del 24 giugno con il 65,28% dei voti, battendo il candidato di centrodestra. Il 30 ottobre 2018 rassegna le dimissioni da deputato regionale per mantenere la carica di sindaco di Messina. Il suo seggio viene assegnato lo stesso giorno a Danilo Lo Giudice, sindaco di Santa Teresa di Riva e secondo degli eletti nella lista dell’Udc nel collegio di Messina, che, come De Luca, si era iscritto al gruppo misto e che ha aderito al suo movimento Sicilia Vera • « […] Intanto, mentre scrivo questo pezzo, l’ultima volta che avete sentito parlare del ponte sullo Stretto è già diventata la penultima: il sindaco di Messina Cateno De Luca ha dichiarato che l’Esigenza Infrastrutturale deve entrare nel nuovo piano regolatore della città. Questo sindaco è un pontista» [Terranova, Foglio, 5-02-2019] • Alle elezioni europee del 2019 stringe un accordo con Silvio Berlusconi e Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, con cui fa candidare Dafne Musolino di Sicilia Vera al Parlamento europeo. La Musolino risulterà la seconda dei non eletti, con 47.187 preferenze. Nell’ottobre del 2021, in occasione dell’assemblea di Sicilia Vera, annuncia che l’anno seguente si candiderà alla presidenza della Regione Siciliana, sfidando il presidente uscente Nello Musumeci. Il 25 gennaio 2022 rassegna le dimissioni da sindaco di Messina per poter concorrere alla presidenza della Regione Siciliana. Tali dimissioni sono divenute effettive il 14 febbraio. De Luca, eletto consigliere comunale di Messina, il 13 luglio 2022 viene eletto Presidente del Consiglio comunale. Il 27 giugno 2022 fonda il movimento Sud chiama Nord a supporto della sua candidatura alla presidenza della Regione alle successive consultazioni, assumendone il ruolo di coordinatore, mentre segretario diviene l’europarlamentare Dino Giarrusso, ex Movimento 5 Stelle • Alle elezioni politiche anticipate del 2022 si candida al Senato, con il suo movimento, nel collegio uninominale Sicilia 4 (Catania); alle regionali in Sicilia dello stesso giorno è uno dei sei candidati alla presidenza • «Sullo sfondo di questo lunedì di sfida, quasi mai nominato, ecco infine il fattore C: come Cateno De Luca, il super sindaco commissariato, che a Messina comanda i voti. Un nemico comune. Pure lui candidato alla Regione: “Quei due (Schifani e la Chinnici, candidati del centrodestra e del centrosinistra, ndr) non vengono qui a combattersi fra loro, vengono qui a combattere me!”. Unchained De Luca, come sempre: “Li ho inchiodati a percentuali ridicole! E adesso che fanno? La Meloni mette in lista il suo commercialista, Salvini paracaduta candidati lombardi, Berlusconi la sua ventottesima moglie, il Pd manda la Furlan, Conte si presenta di persona. Ma alla Sicilia chi pensa davvero? Siamo diventati l’orinatoio dei partiti!”. Ma almeno si riparla del Ponte: non è contento? “Mi sta prendendo in giro?”» [Battistini, Cds. 20-08-22] Nell’uninominale al Senato arriva terzo con il 14,44% dei consensi (contro il 36,4% di Nello Musumeci), con il suo partito che elegge invece due parlamentari all’uninominale (Dafne Musolino al Senato e Francesco Gallo alla Camera), mentre alle regionali siciliane arriva secondo dietro a Renato Schifani, un risultato sorprendente ottenuto con circa il 24% dei voti; ovviamente entra nel parlamentino siciliano • Nel gennaio del 2023 annuncia la sua candidatura a sindaco di Taormina alle elezioni amministrative del 27-28 maggio successivo e viene eletto sindaco con il 63,49% dei voti • Agli inizi di agosto annuncia la sua candidatura al collegio uninominale Lombardia - 06 (Monza) per il Senato della Repubblica nelle elezioni politiche suppletive in seguito al decesso di Silvio Berlusconi • «Cateno De Luca un migrante della politica? “Nel 1958 mio padre emigrò a Monza perché da noi non c’era lavoro e per due anni abitò con altri tre operai in una baracca di 20 metri senza servizi. Io credo molto nelle coincidenze della vita”. Davvero pensa di poter battere Adriano Galliani nel seggio che fu di Berlusconi? “Chi è Galliani? Galliani chi?”» [Guerzoni, Cds, 6 agosto 2023] • De Luca raccoglie però solo 2.313 preferenze pari all’1,76% piazzandosi terzo • «Clemente Mastella da Ceppaloni e Cateno De Luca da Fiumedinisi sono la nuova coppia della politica italiana» [Dagospia, 9 settembre 2023] • «Umberto Bossi ha ricevuto a Gemonio Cateno De Luca. “Finalmente uno del Sud con le palle, che parla di federalismo!”» [Anteprima, 20 ottobre 2023] • In occasioni delle elezioni europee del 2024, sfumato il progetto di Letizia Moratti di radunare diversi esponenti del Terzo Polo e dell’area centrista, riformista e liberale per dar vita a un nuovo soggetto politico e saltati anche gli accordi con Italia Viva di Matteo Renzi prima e con Azione di Carlo Calenda dopo, De Luca, godendo dell’esenzione dalla raccolta firme, lancia la lista elettorale Libertà, federando diverse forze anti sistema (Vita, Insieme Liberi, Movimento per l’Italexit e Sovranità), movimenti di ex esponenti della Lega (Grande Nord, Popolo Veneto, Rassemblement valdôtain e il Vero Nord), del Movimento 5 Stelle e del Partito Pensionati, diversi sindaci civici, simboli dell’antimafia come il Capitano Ultimo e Piera Aiello oltre a animalisti, agricoltori, pescatori, ambulanti, ambientalisti e cattolici • «Alle Europee sogna di sfondare a livello nazionale? “Vogliamo portare nel cuore della Lega la sfida della buona amministrazione e ripristinare il Regno delle Due Sicilie”. […] Farà i conti con Salvini. “Gioca, fa finta di voler fare il ponte, per questo gli ho mandato una scatola di mattoncini Lego”» [Guerzoni, cit] • «Il Generale Vannacci? "Prima di scendere in campo con la Lega mi aveva chiesto di essere candidato in tutta Italia, gli ho detto di no...". A parlare, contattato telefonicamente dall’Adnkronos, è il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca» [Dago, 26-04-20204] • De Luca, capolista in tutti e cinque i collegi raccoglie oltre 83.000 preferenze in tutta Italia (di cui circa 70.000 solo in Sicilia) ma non risulta eletto perché la lista con l’1,22% non supera la soglia di sbarramento • «Fiorello non ha risparmiato nessuno, neppure il sindaco di Taormina Cateno De Luca, presente in prima fila che Fiorello ha ribattezzato il “Dalai Lama dei sindaci”: "Un uomo così riflessivo e calmo, un uomo così zen", tra le risate di tutti i presenti» [Dago, 6 luglio 2024] • Nel febbraio del 2025 annuncia la sua uscita di scena come segretario nazionale di Sud chiama Nord: nel contempo lancia un nuovo soggetto parallelo a ScN che si chiama Ti amo Sicilia.
Giustizia Nel 2011 viene arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata concussione e falso, perché avrebbe usato fondi pubblici destinati alla costruzione di opere di contenimento di un torrente per realizzare un albergo a Fiumedinisi • «Ma i veri nemici di Cateno De Luca sono i magistrati, “mi hanno toccato nell’onore, vogliono farmi rimanere nell’ignòminia (l’emozione gli fa sbagliare la posizione dell’accento), ma il giudizio sulla mia persona lo daranno i siciliani il 28 ottobre”. Applausi per l’onorevole Cateno, che da sindaco di Fiumedinisi finì in galera, ma poi venne scarcerato, per tentata concussione e falso in atto pubblico. Secondo i pm, con i soldi stanziati dalla Ue per il risanamento della sua città aveva realizzato “interventi edilizi di notevole dimensione riconducibili al sindaco e ai suoi familiari”» [Fierro, Fatto, 7-10-2012] • «Tra i candidati alla presidenza c’è persino uno di quelli che avevano arrestato: Cateno De Luca (Cateno, sì) che ha lanciato la sua «Rivoluzione siciliana» naturalmente contro la casta» [Facci, Libero, 5-10-2012] • «Nell’estate del 2011 era finito in carcere per quindici giorni anche l’ex autonomista Cateno De Luca. Provvedimento ingiusto, per la Cassazione, ma sul capo di De Luca rimane un’inchiesta per abuso d’ufficio, tentata concussione e falso che non gli ha impedito di ricandidarsi. Addirittura per la presidenza della Regione» [Rep, 24-10-2012] • Nel 2017 viene assolto dai reati di abuso d’ufficio e falso, mentre viene prescritta la tentata concussione. L’8 novembre 2017 viene arrestato su disposizione del GIP del tribunale di Messina con l’accusa di evasione fiscale, e torna agli arresti domiciliari. Viene successivamente assolto con formula piena nel gennaio 2022, poiché il fatto non sussiste • «A tre giorni dalle Regionali, nel paradosso Sicilia mancava solo un deputato appena eletto e appena arrestato che dai domiciliari si connette a Facebook e, spavaldo, fa ondeggiare sui display una tazzina di caffè offrendo a inquirenti e cittadini “il caffè del galeotto”» [Cds, 9-11-2017] • «Nell’aprile scorso annuncia la candidatura a sindaco di Messina. Intanto viene condannato dalla Corte dei Conti a 13mila euro per le ‘spese pazze’ dei gruppi all’Ars. Arrivano i giorni delle Regionali. De Luca viene definito “impresentabile” dal candidato governatore M5S Giancarlo Cancelleri per i processi in corso. Lui ribatte e annuncia querele. È candidato nella lista provinciale messinese Sicilia vera-Libertas-Rete democratica- Udc e ottiene più voti di tutti, 5.418 preferenze, e viene eletto. Su Facebook ha scritto: “Cercherò di ringraziare tutti voi uno ad uno per il risultato che abbiamo raggiunto. Per ora non sto rispondendo a nessuno sia al telefono che per messaggio, perché sono concentrato con i miei legali in quanto il 9 novembre ho l’ultima udienza dell’ultimo processo che riguarda il mio calvario giudiziario che dura dal 27 giugno 2011 con 14 procedimenti penali già chiusi a mio favore”» [Avv 9-11-2017] • «Certo, uno scheletro negli armadi può capitare a chiunque: ieri, a ventiquattr’ore dall’elezione, è finito in carcere per evasione fiscale Cateno De Luca, un guitto della politica reclutato dall’Udc di Lorenzo Cesa ma la scuola grillina pretende che l’impresentabile appartenga sempre e comunque alla sponda opposta» [Sottile, Foglio, 9-11-2017] • Nel marzo 2020, durante le prime fasi della pandemia di Covid-19 in Italia, De Luca si reca al porto di Messina per bloccare il transito dei passeggeri in arrivo in Sicilia. In una diretta su Facebook durante questa iniziativa, rivolge parole offensive nei confronti del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, che lo denuncia per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate • «Ieri, però, i governatori favorevoli a misure più restrittive contro il virus sono stati tutti superati dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, che al terzo ricoverato nel suo Comune ha annunciato non solo la chiusura di tutte le attività commerciali, ma addirittura il coprifuoco» [Dagospia, 12- 03-2020] • Nel novembre 2022 De Luca è tra gli indagati dalla procura di Messina per reati ambientali legati a un’ex discarica del comune • Nel dicembre 2022, dopo il primo grado, viene assolto anche in appello nel procedimento per evasione fiscale da un milione e 700mila euro riguardo alla gestione del Caf Fenapi. Nell’ottobre 2023 viene condannato a 8 mesi per diffamazione con pena sospesa per quanto da lui scritto nel libro Lupara giudiziaria sull’ex procuratore della Repubblica Vincenzo Barbaro, che lo ha denunciato.
Curiosità «L’ultimo della lista è il deputato regionale di Sicilia Vera, Cateno De Luca, che l’altra sera è svenuto durante i festeggiamenti in onore della Patrona, Madonna Annunziata. La diagnosi? Stress» [Giornale, 27-3-2012] • Durante il Covid: «A Messina il sindaco Cateno De Luca controllerà i cittadini con droni che diffonderanno un messaggio audio in cui lo si sente urlare: “Sul mio territorio non si passeggia. Non si esce! Questo è l’ordine del sindaco De Luca e basta: vi becco a uno a uno. Dove cazzo vai, torna a casa! A calci in culo, ecco il modo per far applicare le norme. A casa!”» [Anteprima, 26-03-2020] • «Può essere letta in questa chiave la nuova classifica del gradimento che gli abitanti delle città riservano ai loro sindaci, misurato dall’edizione 2020 del Governance Poll. Classifica che incorona Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, con un ampio 69,4%, affiancato sul podio dal messinese Cateno De Luca e da Giorgio Gori, sindaco della Bergamo martoriata dall’epidemia, ex aequo con Marco Bucci che a Genova si è trovato il mandato «invaso» dal crollo del ponte Morandi» [Trovati, Sole, 06-07-2020] • «Le ha cantate ai suoi concittadini inseguendoli con droni e acuti dei megafoni quando passeggiavano durante il lock-down, ma adesso canta e si scatena davvero il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Armato di clarinetto. Fresco di conservatorio, con studi ripresi dopo 32 anni, pronto ad intonare qualche pasquinata prendendo in giro i politici che non ama, ma anche a candidarsi addirittura per Sanremo con una sua band e un album» [Cds, 07-09-2021] • «E poi dicono che Taormina è cara. Così il sindaco della città siciliana Cateno De Luca commenta il conto di un ristorante a Venezia che assieme alla moglie e due amici ha deciso di provare mentre si trovava nella città lagunare in vacanza. Cifra finale: 309 euro» [Dagospia, 20-09-2023] • «Cateno De Luca è ancora alle prese con la polmonite acuta che lo ha costretto ad un ricovero e ieri, nella cena dedicata agli sponsor e ai sostenitori ha affidato alla moglie Giusy una lettera che è stata letta in sala. “Chi fa politica per denaro non potrà mai perseguire il bene comune, non avrà mai quella necessaria terzietà che ti fa distinguere il bene dal male» [Radio Taormina, 5 maggio 2024].
Titoli di coda Lei è di destra o di sinistra? «Né uno né l’altro, io sono per i cazzi miei, sono sturziano, sono un amministratore e non un politico» [a Un giorno da pecora].