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 2025  dicembre 11 Giovedì calendario

La principessa Sofia di Svezia coinvolta nello scandalo Epstein. Il Palazzo conferma gli incontri

Tutto vero, inutile negare. O tacere. Il Palazzo svedese conferma che la principessa Sofia ha incontrato Jeffrey Epstein più volte. Dopo i Windsor, con Andrea privato del suo titolo di principe, lo scandalo travolge la casata dei Bernadotte. Martedì 9 dicembre, il quotidiano svedese Dagens Nyheter ha pubblicato uno scambio di email tra Epstein e la finanziatrice Barbro Ehnbom, amica e “mentore”, secondo il giornale, di Sofia Hellqvist. La donna era anche tra gli invitati alle sue nozze con il principe Carl Phillip, figlio del re di Svezia Carl XVI Gustav, celebrate nel 2015. I fatti risalgono a dieci anni prima: Ehnbom avrebbe presentato Sofia a Epstein in un’email datata dicembre 2005, allegando una foto dell’allora modella ventenne: “Questa è Sofia, un’aspirante attrice appena arrivata a New York. È la ragazza di cui ti ho parlato prima di partire, ho pensato ti sarebbe piaciuto incontrarla. Magari possiamo farti visita, prima che tu parta per le vacanze?”. Epstein avrebbe risposto: “Sono ai Caraibi. Vuole venire per un paio di giorni? Le manderò un biglietto”. Non è chiaro cosa sia successo, dopo. Lo scandalo è scoppiato mentre la famiglia reale svedese si apprestava a partecipare alla cerimonia di assegnazione dei Premio Nobel, a Stoccolma; Sofia non si è presentata alla serata, lasciando solo suo marito, il principe Carl Philip, 46 anni, assieme ai genitori e alle due sorelle, la principessa ereditaria Vittoria e la principessa Maddalena. Sofia frequenta il figlio del re ufficialmente dal 2010, lo ha sposato nel 2015 e assieme hanno messo su una famiglia perfetta, con quattro figli. Non è destinata a diventare regina consorte perché Carl Philip è secondogenito di Carl XVI Gustav, è solo quarto in linea di successione al trono, ma la loro è comunque una coppia di alto profilo, nella monarchia svedese. Il Palazzo ha confermato al quotidiano Dagens Nyheter che la principessa Sofia “è stata presentata alla persona in questione in alcune occasioni, intorno al 2005”, prima cioè che Epstein fosse condannato per favoreggiamento della prostituzione, anche con una minorenne, nel 2008, e accusato di traffico sessuale, nel 2019. Spiegano anche che la principessa non accettò l’invito a raggiungere Epstein nei Caraibi e che “non ha avuto contatti con la persona in questione per i successivi 20 anni”.
L’emergere del suo nome nelle email di Epstein resta una macchia sul cv di una donna che ha faticato non poco, per farsi accettare dal pubblico; quando la relazione con il principe fu resa pubblica, Hellqvist diventò infatti bersaglio di molestie online: “Sono stata accolta da un’enorme tempesta di odio da parte di persone che avevano opinioni su di me come persona, sulla mia relazione. Sono rimasta sorpresa e mi ha decisamente colpita. Non capivo perché le persone avessero bisogno di esprimere quanto odio provassero nei miei confronti. È stato molto difficile”, ha spiegato in un’intervista del 2018 alla TV4 svedese. Il motivo di tanto odio stava in un servizio fotografico di cui Sofia era stata protagonista, posando per la rivista svedese Slitz con indosso uno slip e con in mano un boa constrictor, pubblicato prima di entrare tra i concorrenti del reality show Paradise Hotel. La coppia reale ha trasformato questa esperienza negativa in una forza propositiva, indirizzando il lavoro della loro Fondazione in programmi destinati a combattere l’incitamento all’odio e il bullismo online.