Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  dicembre 12 Venerdì calendario

«Sono 766 i casi di antisemitismo»

«C’è un antisemitismo crescente: sono cinquanta le denunce presentate come Unione nel 2025». Il numero lo fornisce Noemi Di Segni, alla conferenza di fine anno dell’Unione delle comunità ebraiche italiane che presiede. Aggiunge che da gennaio a settembre di quest’anno sono stati censiti «766 episodi di antisemitismo». «Gli ebrei italiani si sentono isolati – ha aggiunto la presidente Di Segni —, hanno paura di non sentirsi più parte di un contesto un tempo sicuro, di veder scemare le persone di riferimento sulle quali prima contavano». E ancora: «Non abbiamo paura della bomba che esplode, sono le cose quotidiane che dobbiamo gestirci da soli, dovendo ad esempio evitare di girare con simboli religiosi per non essere etichettati». Quindi ha annunciato che non si ricandiderà: «Ho fatto due mandati, ho scelto di fare un cambiamento e credo che sia importante e sano per tutte le organizzazioni».