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 2025  luglio 10 Giovedì calendario

Biografia di Maria Rosaria Boccia

Maria Rosaria Boccia, nata a Pompei (Napoli) l’11 luglio 1983 (42 anni) • Intervistata da Corrado Formigli a Piazzapulita si è definita «imprenditrice e organizzatrice di grandi eventi». Imprenditrice di che cosa? «Abiti da cerimonia donna, quindi moda» • Qual è la sua professione? «Io sono imprenditrice da vent’anni nel settore del wedding» [Monga, Sta] • Nella bio di Instagram si definisce «PresidenteFashionWeekMilanoModa» (scritto tutto attaccato), ma la Camera della Moda di Milano l’ha diffidata, perché non ha mai lavorato per la settimana della moda di Milano • Su LinkedIn si definisce «d.ssa» e elenca varie esperienze lavorative: «docente universitario» in Pianificazione della comunicazione e marketing tra etica e deontologia per il master in Dietetica dell’università della Campania Vanvitelli, «docente universitario» in Scienze della comunicazione e media digitali per il master in medicina estetica all’università Federico II di Napoli (incarichi smentiti dalle università), ideatrice di progetti e organizzatrice di eventi vari, titolare di diversi negozi (Maria Rosaria Boccia Couture, Boccia Fashion Donna, Boccia Intimo e Mare) • «Maria Rosaria Boccia “imprenditrice” è quantomeno generoso. Dice, senza essere nutrizionista, di occuparsi di diete, ma ad oggi l’unica dieta che le è riuscita è quella – involontaria – di Sangiuliano che probabilmente riacquisterà lo stimolo della fame nel 2027. E altri tipi di stimoli forse mai più. Dice di presiedere la Fashion Week Milano Moda, che sarebbe una rivisitazione creativa della “Milano Fashion week”, che è come se io mi definissi presidente della Europea Commissione. In una vecchia intervista Rai alla sua amica Monica Marangoni ha detto, testuale: “Organizzo tutti gli eventi collaterali della settimana della moda in Europa, dove partecipano musicisti, poi Sanremo, la settimana della moda Milano e Pitti Firenze”. La sua pagina Instagram è zeppa di foto di eventi, località vacanziere, beni di lusso, foto che lei saccheggia dalle pagine Instagram di influencer straniere o da Pinterest» [Lucarelli, Fatto].
Titoli di testa «Il mio unico scopo era far comprendere agli italiani che non ero una millantatrice ma che semplicemente la nomina c’era, tutto qui. Poi si è passato al gossip» [Formigli, cit.].
Vita I genitori Pasquale e Maria gestiscono il negozio di vestiti Boccia Uomo a Scafati, a 50 metri dall’uscita dell’autostrada. Anche suo fratello Andrea Gaetano gestisce un negozio di vestiti, a Pompei: a marzo è stato arrestato perché «i carabinieri durante un controllo nel negozio di abbigliamento del 44enne hanno scoperto un magnete che, applicato al contatore della corrente, gli consentiva di non registrare i consumi, come accertato dai tecnici dell’Enel accompagnati dai carabinieri. È scattata così l’accusa di furto aggravato» [Fatto] • Stando al suo profilo LinkedIn, Maria Rosaria Boccia ha frequentato prima il liceo scientifico Pascal di Pompei e poi l’istituto tecnico Cesaro di Torre Annunziata. Poi si è laureata in economia prima all’università Parthenope di Napoli e poi all’università telematica Pegaso (ma il settimanale Oggi ha trovato degli atti giudiziari in cui risulta solo diplomata) • «Gli inizi professionali di Maria Rosaria Boccia […] sono stati nei negozi di abbigliamento di famiglia a Pompei e in altri comuni del napoletano. Poi nel 2011 ha deciso di mettersi in proprio e diventare imprenditrice. Prima fondando a Scafati la Boccia Fashion sas di cui Maria Rosaria era socio accomandatario. E poi nel 2012 aprendo una impresa individuale a Pompei, la M.R.B.. La prima aveva come oggetto sociale “commercio al dettaglio di confezioni per adulti”, la seconda “commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento”. Entrambe le società non sono durate molto (la prima per il decesso improvviso del socio accomandante, Francesco De Martino) e oggi risultano cancellate dal registro delle imprese. È durato un po’ di più il punto vendita di abbigliamento nel comune di Scafati, che in loco ha lanciato la Boccia come stilista, con le sue creazioni fatte sfilare anche in alcune manifestazioni locali e in un caso selezionate dalle istituzioni della moda di Milano per un concorso che aveva scelto 200 disegnatrici di moda fra le 1.500 che si erano presentate. L’episodio però ha contribuito a darle una certa notorietà almeno in Campania come stilista. Il grande salto della Boccia però è arrivato nel 2016, quando la stilista campana è stata improvvisamente selezionata per vestire le musiciste donne dell’orchestra vaticana che animava il tradizionale concerto di Natale condotto da Gerry Scotti su Mediaset. L’esordio deve avere convinto, perché la Boccia è stata confermata in quel ruolo ogni anno fino al 2021. E in quei cinque anni ha sempre postato sue fotografie e video fin dalle prove nell’auditorium della Conciliazione a Roma. Aggiungendo ovviamente selfie con i personaggi conosciuti in quella occasione: dallo stesso Scotti a Federica Panicucci, Arisa, Al Bano e tanti altri protagonisti. Rimasta senza concerto di Natale Maria Rosaria ha trovato a Roma altri agganci che l’hanno portata più volte alla Camera dei deputati. Nel 2022 ha rilevato da una pr napoletana, Donata Liguori, una società di pr e comunicazione partenopea, la Cult comunication srl, di cui da quell’anno è diventata unica azionista. Probabilmente la Boccia pensava di farla funzionare grazie ai numerosi contatti con istituzioni e politici che era riusciti a farsi sia in Campania (in particolare nella sua natìa Pompei) che a Roma. Ma la scommessa sembra non essere riuscita davvero. Il primo vero anno di attività della società di pr acquistata è stato il 2023. E il 29 aprile scorso [2024] a Napoli […] la Boccia ha approvato il primo scarno bilancio della Cult comunication srl. Un fatturato annuale di 14.448 euro, inferiore però ai costi di produzione (oltre 16 mila euro) e quindi alla fine con una perdita di 2.323 euro che è stata rimandata a nuovo con l’ottimistica scelta di coprirla grazie agli utili di “esercizi futuri”» [Bincher, Open] • Nel 2019 entra per la prima volta in Parlamento, «per una nobile causa, per diffondere i benefici della dieta mediterranea» [Formigli, cit.], cioè partecipando a una presentazione sul tema • Ha i primi contatti politici con l’allora gruppo di Italia Viva (ma dice di non aver mai parlato con Renzi, bensì con il segretario di Boschi), poi con Noi Moderati, poi con Fratelli d’Italia • «“Diciamo che la signorina Maria Rosaria Boccia ha provato ad agganciare un po’ tutti noi parlamentari campani, ha fatto il giro completo”, spiega con apprezzabile schiettezza la navigata onorevole Annarita Patriarca, 53 anni, deputata di Forza Italia» [Cavalli, Cds] • Conosce il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, campano come lei, «il 5 agosto 2023 a Pompei, agli scavi, alla candidatura patrimonio Unesco della cucina italiana» [a Formigli, cit.] e inizia a pubblicare foto sui social dove la si vede con il ministro e al ministero. In un post in particolare, Boccia annunciava di essere stata nominata dal ministro Sangiuliano «Consigliere per i Grandi Eventi». La nomina era però stata smentita dal ministero • La frequentazione viene notata da Dagospia. Il direttore Roberto D’Agostino a Concetto Vecchio di Repubblica: «“Quando mi hanno segnalato il suo primo post, il 26 agosto, sono andato a sbirciare il suo profilo Instagram. Non credevo ai miei occhi». Cosa l’ha colpita? “Tutte quelle foto con Sangiuliano. Era il diario visivo di una relazione. Ho chiesto in giro e mi hanno detto che i due erano amanti”. Lei questo però l’ha sempre negato. “Lei lo nega perché altrimenti non sta in piedi la storia del contratto di consulenza: non si può farlo a un amante. E comunque l’ha confessato lui, al Tg1. […] Lei voleva essere la signora Sangiuliano, voleva che lui lasciasse la moglie. Gli avrebbe detto pure che era incinta”. Ne è sicuro? “Un uomo di sessant’anni che viene trafitto dall’euforia del potere può perdere la testa. Come un adolescente il ministro si era innamorato”. Insomma, Boccia voleva lo status. “E Sangiuliano era in pieno deliquio dei sensi”. Perché lui ha permesso le foto su Instagram? Era ancora sposato. “Avrà perso il controllo della ragione: come un qualsiasi Alberto Sordi si è pure tolto fede. Le avrà detto che il suo matrimonio era finito, le cose che dicono gli uomini in questi casi”. E allora il contratto? “Lei non voleva soldi, voleva pure lavorare gratis, il contratto era il suggello all’unione. Ma soprattutto il titolo che le permetteva di andare su e giù a spadroneggiare per le stanze del ministero”. E lui glielo nega. “Sì, dopo Ferragosto ordina al capo di gabinetto Gilioli di stracciarlo. Perché? Questo è il punto mai chiarito della vicenda. Gliel’ha ordinato palazzo Chigi? La moglie?”. Il contratto negato fa precipitare tutto. “Se glielo concedeva la cosa moriva lì”» • Emersa la vicenda, Boccia ha rilasciato diverse interviste nelle quali è stata spesso evasiva (o, si potrebbe dire, confusa), ha negato di essere stata l’amante di Sangiuliano (relazione invece da lui confermata in un’intervista al direttore del Tg1, sulla testa i segni di una profonda graffiata pare infertagli dalla stessa Boccia), ha diffuso messaggi privati – anche vocali – che si era scambiata con lui, ha lasciato intendere di essere incinta • Inizialmente la premier Meloni ha difeso l’operato di Sangiuliano, ma quando è diventato chiaro che Boccia frequentava il ministero della Cultura non per meriti professionali ma per il suo rapporto privato con il ministro, quest’ultimo ha dato le dimissioni (ora fa il corrispondete da Parigi per la Rai, da dove aveva preso una aspettativa per fare il politico) • Sangiuliano è stato indagato per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio, indagine archiviata ad aprile, Boccia è stata indagata per violenza o minacce a corpo politico, accusa poi convertita in stalking, per la quale è ancora sotto indagine • Da giugno Boccia è sotto indagine per falso, truffa e falsa attribuzione di valori altrui a proposito della sua laurea in economia all’università telematica Pegaso, conseguita con un punteggio di 91/110. «La denuncia riguarda il plagio da parte dell’imprenditrice di Pompei di una tesi presentata da una studentessa della Luiss intitolata Il Sistema Sanitario Nazionale: luci e ombre di un’eccellenza italiana stretta dai vincoli della finanza pubblica. All’atto dell’iscrizione alla Pegaso (nel 2020) la Boccia avrebbe inoltre presentato un’autocertificazione non firmata facendosi riconoscere alcuni esami precedentemente sostenuti alla Parthenope. L’autocertificazione sarebbe stata all’epoca acquisita dalla Pegaso senza alcuna verifica presso la Parthenope circa l’effettivo sostenimento degli esami» [SkyTg24] • Durante un interrogatorio sul caso Sangiuliano «si è presentata negli uffici della Procura di Roma con un poncho vistoso a coprirle il grembo, alimentando ancora di più il giallo della gravidanza. E quando i pm le hanno chiesto se fosse realmente incinta, durante l’interrogatorio durato quasi cinque ore, Maria Rosaria Boccia si è avvalsa della facoltà di non rispondere» [Di Corrado, Mess] • Così viene descritta in una delle sue prime interviste televisive, a Piazzapulita: «Giacca di velluto nero, trucco-non trucco, capelli biondi raccolti, Maria Rosaria Boccia ieri sera è tornata da Corrado Formigli su La7. “Ho accettato perché la gogna mediatica non si abbassa, si continua a buttarmi fango addosso”. È anche lei in depressione come Sangiuliano? – si informa il conduttore. “Mi trovo in una condizione disagiata, ho subito una persecuzione, attacchi mediatici importanti, ma in me c’è dignità e forza nel voler raccontare la verità, è questo che mi fa andare avanti”, ribatte l’imprenditrice di Pompei, che poco dopo si sfoga così: “Io vorrei tornare nell’ombra, per me vivere è impossibile, perseguitata dai giornalisti, sono ovunque, mi aprono persino la spazzatura. Non vado più in giro, vivo segregata in casa. Se entro in bottega a comprare un pezzo di pane mi guardano male, come una donna di facili costumi”. Insiste nel presentarsi come una vittima di maldicenze e false accuse. “Continuano ad uscire notizie false. Io sono laureata, certo, ne porterò le prove. Ma oggi dobbiamo parlare di me? Io sono qui perché non mi è stato dato un incarico […] Io non perseguito nessuno, ci metto la faccia. Perché devo continuare ad ascoltare cose non vere su di me?». […] “Lui si dice perseguitato e violato nella privacy. Ma sono le stesse chat di cui si parla nel nostro processo” ribatte lei, ostinata. “Li si possono usare?». […] “Chi tra i politici esercitava più pressioni sul ministro Sangiuliano? Chi chiedeva raccomandazioni?”. Maria Rosaria Boccia sorride tipo Gioconda: “Gasparri e La Russa lo chiamavano spesso. Certo non per chiedergli se aveva pranzato o cenato. No, il ministro non era scocciato da queste telefonate. Sono amici di partito e si conoscono da tanti anni”. Sul megaschermo appare la foto della profonda ferita sulla testa di Sangiuliano, risultato di una furiosa lite tra i due, questa estate. Maria Rosaria Boccia di nuovo sorride ma dice poco. “Questo fa parte dei quattro capi di imputazione, non lo posso spiegare adesso, anche se sarei tentata». Non chiarisce nemmeno il mistero della chiave d’oro della città di Pompei, che il sindaco donò a Sangiuliano e poi è sparita nel nulla. “Vale 12 mila euro. Chi ce l’ha? Io no”» [Cavalli, Cds] • Doveva essere intervistata da Bianca Berlinguer a È sempre carta bianca, ma se ne andò a trasmissione già iniziata senza nemmeno entrare in studio. «Boccia (che non ha preso né chiesto alcun gettone di presenza, altrimenti non avrebbe potuto svignarsela in questo modo) è arrivata agli studi del Palatino, a Roma, come previsto. Saluti di rito con gli organizzatori e la redazione, trucco e microfono e poi però si è inceppato qualcosa. Un malinteso? Boccia, che aveva promesso di raccontare tutta la verità, “quella che Sangiuliano non ha voluto dire finora”, avrebbe posto dei paletti e dubbi sulle domande. Lo schema della trasmissione era libero, nel senso: gli argomenti di solito vengono anticipati, e questo è normale, ma oltre a Berlinguer ci sarebbero stati ospiti anche dei giornalisti. E le loro domande non sarebbero state, e giustamente, concordate. Da qui, proprio a ridosso dell’inizio, è partito un tira e molla con la redazione, e con la conduttrice che le ha ribadito la natura del format e gli accordi presi. Intervista in diretta, nessuna domanda proibita» [Rep] (gli argomenti da non toccare, secondo Dagospia, erano il suo uso dei social, criticato da Selvaggia Lucarelli, e i suoi titoli di studio, la cui validità era stata messa in dubbio da un articolo de La Verità) • Dopo la mancata intervista, «sono le 22.05 di martedì 10 settembre [2024] quando Maria Rosaria Boccia giunge trafelata a Roma Termini per prendere l’ultimo Italo Treno per Napoli Centrale delle 22.30. Con lei c’è l’avvocato penalista Liborio Di Nola, un passato da consigliere comunale del Popolo della Libertà di Gragnano, paese vicino a Pompei. Da qualche tempo sarebbe il suo consulente-agente. A Gente l’avvocato ha risposto un laconico: «No comment» al riguardo, quindi il condizionale è d’obbligo. […] Al nostro occhio indagatore Maria Rosaria appare dimagrita, soprattutto rispetto a come appariva il 16 luglio scorso nelle foto esclusive di Gente. Troppo stress? La sua attenzione alla moda è invariata: sfoggia una “tote” di Louis Vuitton (valore 1.500 euro), un Rolex Submariner (10 mila euro) e una borsa porta abiti con il nome del negozio d’abbigliamento dei suoi genitori a Scafati, che confina con Pompei» [Barnabi, Gente] • A giugno 2009 si sposò con Marco Mignogna, «imprenditore di Torre Annunziata che ora vive in Molise. Il matrimonio, ha detto lui in tv, è durato meno di un anno: la separazione è arrivata nel 2010 ma un errore nel codice fiscale della Boccia ha complicato il divorzio. Mignogna racconta che aspetta da anni che lei si presenti in tribunale per fornire il codice esatto e aggiunge: “Chiamatela signora, non dottoressa”, sollevando dubbi (da accertare) sui suoi titoli di studio» [Oggi]. Al programma di Rete4 4 di sera Mignogna ha parlato così dell’ex moglie: «Un anno con lei mi è bastato e avanzato. Non mi interessano i riflettori, a me interessa stare lontano da quella persona» • Nel 2018 Boccia era già stata diffidata da un politico (un assessore di un paese della Costiera amalfitana) per atti persecutori. Così l’accusava l’avvocato del presunto perseguitato: «La seppur breve “relazione” affettiva e stata interrotta per volontà unilaterale del mio assistito alla fine del mese di luglio scorso. Una fine che Ella mai ha accettato, atteso che a decorrere dal 3 agosto, giorno in cui comunicava telefonicamente al mio assistito di essere “incinta”. per il signor M.M. iniziava un incubo che di fatto lo ha indotto a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, determinando un perdurante e grande stato di ansia o di paura». “Addirittura il difensore del politico rivela alcuni episodi sconcertanti. Dopo essersi intrufolata nel parcheggio nel parcheggio dei genitori di M.M. la Boccia avrebbe proferito queste parole: “Mi hai lasciata incinta per arrivare ai miei soldi e al mio ceto sociale, la tua casa è schifosa, posso comprarne dieci così, al tuo paese ti schifano tutti”. Dopo un periodo di calma apparente la donna sarebbe tornata alla carica, inviando questo messaggio, per il legale “inequivocabilmente riferito al test di gravidanza”: “Tutto bene. Negativo”. Ma nonostante questo «gli atti persecutori e denigratori” sarebbero ripresi “in maniera sistematica e perdurante”. […] Per esempio, il 23 settembre 2018, a Salerno, la Boccia sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del condominio dove viveva M.M. mentre citofonava “insistentemente circa sette/otto volte”. Ma il politico, “accortosi che era” la Boccia “ad importunare, non rispondeva”. Prosegue il legale: “Dopo qualche minuto, in maniera alquanto impertinente” la donna “iniziava anche a bussare alla porta di casa” e a telefonare. […] “La situazione, già compromessa di per sé», continua l’avvocato, “degenerava ulteriormente” quando la Boccia, tornava ad attaccarsi al citofono in piena notte. […] L’imprenditrice avrebbe anche “inseguito, tra l’altro a folle velocità”» [de Tonquédec e Gorresio, Verità] • A ottobre è stata indagata per truffa dalla procura di Pisa per la sua partecipazione ad un progetto imprenditoriale riguardante un immobile • Va sempre a Sanremo in concomitanza con il festival. «Io sono 10 anni che ci vado. Perché lì organizzo un evento collaterale al Festival» • È una donna benestante? «Abbastanza» [Formigli, cit.] • Qualche mese fa ha inaugurato il podcast Pasta, che per ora conta solo qualche puntata, inclusa un’intervista a Giuseppe Cruciani (che era stato fotografato con lei e Sangiuliano a bordo piscina di un hotel di Polignano a Mare) • Spesso utilizza le parole fraintendendone il significato («non ho mai preferito raccontare la mia vita privata in pubblico», «ho una patologia davvero irrisoria»), a volte è sgrammaticata («foto Pintrerest») • Su Instagram, dove è ancora molto attiva, posta tutto da sola, «per divertimento» [Formigli, cit.].
Titoli di coda «[Sangiuliano] dove ha sbagliato? “Avrebbe dovuto capire tutto dal fatto che Maria Rosaria Boccia si posizionava, davanti all’obiettivo, cinque centimetri avanti a lui”» [Giordano Bruno Guerri a Concetto Vecchio, Rep] • «Ma questa storia è gossip o è politica? “Politica tutta la vita”» [D’Agostino, cit.].