14 luglio 2025
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Biografia di Laura Chiatti
Laura Chiatti, nata a Castiglione del Lago (Perugia) 15 luglio 1982 (43 anni). Attrice, modella. Da quando ha vinto, nel ’96, il concorso Miss Teenager Europa, non si è più fermata, un film dopo l’altro, una fiction e un’altra ancora.
Titoli di testa «Tanti uomini hanno amato i miei piedi. Difficile trovare uomini che sappiano apprezzare i piedi. I miei piedi sono carini, piccolini, le dita giuste. E poi posso portare calzini per cinque giorni e sono sempre profumati» [D’Orrico, Magazine].
Vita «Ragazza di casa e di provincia, attrice per caso dopo aver studiato canto dall’età di undici anni [...] la madre si occupa di un negozio di abbigliamento, il padre è metalmeccanico [...] A Magione, frazione Villa, nel cuore dell’Umbria, un’ora di treno da Roma, l’attrice continua a vivere contenta, nella casa di famiglia, tra le amiche con cui si ritrova, il sabato sera, al bar del paese: ”Ci conosciamo dall’asilo, ci raccontiamo tutto, ci facciamo un sacco di risate”» [Fulvia Caprara, La Stampa] • Nel 2009: «Dice che le donne della sua famiglia sono tutte belle: “Mia madre, che ha 53 anni, ne dimostra 30. E mia sorella maggiore è identica a Carla Bruni. Insieme gestiscono un negozio di cashmere vicino Perugia”. Fuori ci sarà la fila. Suo padre come può gestire tre miss in casa? “Sta zitto. Di carattere papà è introverso e bambinone, un metalmeccanico un po’ Peter Pan. Forse lo ha bloccato il fatto di essere circondato da donne toste: in casa vive anche mia nonna, e mia sorella ha una bambina di tre anni”» [Sara Faillaci, Vanity Fair] • Lei viene da una famiglia modesta, giusto? «Estremamente modesta. Sono cresciuta a Villa di Magione, vicino Perugia. Mio padre faceva il metalmeccanico e rientrava a casa tardi con la tuta piena di grasso e olio, mamma era segretaria nel negozio di maglieria della zia. Sono cresciuta con la nonna, autoritaria ma mi viziava per quanto possibile. Le insegnai io a leggere. Il pomeriggio lo passavo al baretto vicino casa. Le mie amiche, quando tornai dal Festival di Cannes con il ramo di una palma, giocando su quella che danno alla migliore attrice, l’hanno impressa insieme alle impronte delle mie mani sul cemento di una strada, come fanno ai divi in Usa» [Cappelli, Cds,] • I primi passi nel mondo dello spettacolo, Laura Chiatti li ha mossi quando aveva soltanto 12 anni, nel 1994, partecipando alla trasmissione condotta da Fiorello, Karaoke. Due anni più tardi ha vinto il concorso di bellezza Miss Teenager e ha iniziato a intraprendere la strada delle sfilate, non rinunciando, però, alla musica. Nel 1998 ha infatti pubblicato due album in lingua inglese: Straight To Your Heart e Stairway To Heaven. Nello stesso anno ha debuttato sul grande schermo entrando nel cast del film, diretto da Antonio Bonifacio, Laura non c’è. Nel 1999 l’attrice umbra ha recitato in due pellicole per le quali ha firmato la regia Mariano Laurenti: Vacanze sulla neve e Pazzo d’amore. Il 2000 è stato l’anno della svolta per Laura, che si è confermata al cinema con Via del Corso, del regista Adolfo Lippi ed ha esordito in televisione entrando nel cast della soap opera targata Rai Tre, Un posto al sole. L’anno successivo l’attrice ha lavorato nel progetto corale prodotto da Rai Fiction e andato in onda su Rai Due, Compagni di scuola, che vedeva tra i protagonisti anche Riccardo Scamarcio, Brando De Sica e Massimo Lopez. Nel 2002 Laura ha recitato nella serie tv Mediaset, Carabinieri, trasmessa da Canale 5 e diretta da Raffaele Mertes. Nel 2003 ha partecipato alla sitcom Arrivano i Rossi, andata in onda su Italia 1. L’anno seguente è entrata nel cast della fiction di Rai Uno, Incantesimo 7, ha recitato in Diritto di difesa, serie tv di Rai 2, ed è stata testimonial di Lavazza. Nel corso del 2005 l’interprete è tornata sul grande schermo recitando in Mai + come prima, di Giacomo Capriotti e al fianco del ballerino Kledi in Passo a due, diretto da Andrea Barzini: «Io ballo come un legno e quando la produzione mi scelse avvisai tutti. Kledi disse che se aveva fatto ballare la De Filippi ci sarebbe riuscito anche con me. Risultato: per le scene di danza hanno preso una controfigura». Il 2006 ha visto Laura lavorare alle riprese di L’amico di famiglia, sotto la guida del Premio Oscar Paolo Sorrentino: «In quelle scene crude dove Laura, la bella, e Rizzo, la bestia, fanno l’amore senza un pizzico d’amore: «Sì, non era facile, per fortuna con Rizzo ho fatto amicizia, sul set ci siamo ammazzati dalle risate. Oltre alla scena della quasi violenza, quando indosso l’abito da sposa, ce n’era un’altra di sesso forte con il ragazzo che interpreta mio marito. Per me il nudo è una tragedia, dopo aver letto il copione ho chiesto a Sorrentino se era possibile limitare qualcosa... Lui mi è venuto incontro. Comunque lavoravo in mezzo a professionisti veri, quando ero senza vestiti vedevo che tutti mi guardavano dal naso in su». La bellezza, per una ragazza che inizia, è sempre un’arma a doppio taglio: «Spesso essere belli finisce per diventare un demerito, anche se noi donne siamo fatte in un modo per cui anche la più perfetta è pronta a scoprirsi difetti. Io, poi, sono sempre stata una che tende a nascondersi, con molti complessi. Adesso sono felice di poter dimostrare che, oltre all’aspetto fisico, in me c’è dell’altro […]. Prima di affidarmi la parte di Rosalba, Sorrentino mi ha fatto fare cinque provini. Cercava una ragazza da mesi e non era mai soddisfatto, è uno che fa pochi complimenti, anche un po’ misogino. Quando alla fine ha deciso di prendermi, avevo già imparato il copione a memoria» [Fulvia Caprara, Sta] • Sempre nel 2006 ha lavorato in A casa nostra, pellicola diretta da Francesca Comencini. «Durante le riprese del film Laura Chiatti e Luca Argentero hanno dovuto sniffare, al posto della cocaina, della mannite, un lassativo solitamente usato per i bambini, con effetti devastanti per il loro intestino» [Rota, Chi] • Tra il 2007 e il 2012 colleziona una serie partecipazioni tra i protagonisti dei film più belli e celebrati di quel quinquennio. Ho voglia di te, diretto da Luis Prieto nel 2007 e in cui Laura, capelli neri per esigenze di copione, è tornata a recitare al fianco di Riccardo Scamarcio. Sulla sua interpretazione nel film: «Laura Chiatti ha trovato più qui che nei più nobili film di Francesca Comencini e Paolo Sorrentino l’occasione di dimostrarsi attrice» [Rep]. «Qui nonostante sia vestita da coatta alternativa e penalizzata da taglio e colore dei capelli è talmente bella che le perdoneresti anche di non saper recitare. E siccome, invece, è perfetta nella parte, vederla è un incanto» [Solinas, Giornale] • Poi Il caso dell’infedele Klara di Roberto Faenza, passando per Baaria di Giuseppe Tornatore, in cui appare in una sola scena: un’inquadratura in cui non parla. Ancora, Io Loro e Lara per il quale riceve il Nastro d’Argento, di Carlo Verdone, che di lei dice: «Penso che abbia il viso più bello, cinematograficamente parlando, che abbiamo in Italia!». Da menzionare anche l’interpretazione offerta in Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana. Nel 2010 è nel cast del film di Sofia Coppola, Somewhere. Una parte è girata in Italia, dove il protagonista si reca per ricevere il Telegatto. • «Confermo. Ho aumentato il mio seno di una taglia. L’ho fatto perché ero troppo dimagrita. So che tutte dicono così, ma nel mio caso è vero!». Così Laura Chiatti, protagonista, accanto ad Alessandro Preziosi, del film Il volto di un’altra di Pappi Corsicato (che casualmente si girerà in una clinica specializzata in chirurgia estetica), rivela a Chi di essersi rifatta il seno» [2012] • Nel film su piazza Fontana Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana interpretata la moglie del commissario Luigi Calabresi, Gemma Capra. Il commento del figlio, il giornalista Mario Calabresi: «La ricostruzione della casa dove ho passato i primi anni non mi dice nulla, perché non ho ricordi di quei momenti; mentre Laura Chiatti in effetti mi ricorda un po’ mia mamma da giovane» • Nel 2013 è in Il volto di un’altra, lungometraggio di Pappi Corsicato, una commedia nera come sempre allegorica, piena di riferimenti alti e pop e solo apparentemente almodovariana • Nel 2014 e nel 2015 l’attrice è tornata a lavorare per uno sceneggiato televisivo, recitando in Braccialetti rossi, per la regia di Giacomo Campiotti e andato in onda su Rai Uno. Nel 2017 ha fatto parte del cast della serie tv di Sky 1993 e nel 2019 di 1994. • Nel corso della seconda giornata della 69.ma edizione del Festival di Sanremo, l’attrice ha duettato sul palco dell’Ariston con Michele Riondino cantando Un’Avventura di Lucio Battisti. La celebre canzone dà il titolo al nuovo film in cui recita insieme a Riondino. La pellicola è una commedia romantica diretta da Marco Danieli e raccontata sulle meravigliose note delle hit di Battisti • Nel corso della sua carriera, Laura ha anche lavorato come doppiatrice di film di animazione come Rapunzel- L’intreccio della torre, Gladiatori di Roma, e Pets- Vita da animali [Libero magazine] • Dopo una pausa dai riflettori, Laura Chiatti è tornata a lavorare in televisione, nella serie Rai Nei tuoi panni, insieme al marito Marco Bocci, trasmessa a Natale 2022. • «Nel 2023, nel film di suo marito, La caccia, è con i suoi tre fratelli. Si riuniscono dopo la morte improvvisa del padre. Nel film tre maschi e lei, che interpreta una tossicodipendente. “Non credo che la droga sia un aspetto così importante, quello è un passaggio che Silvia (si chiama così il mio personaggio) attraversa per raggiungere un obiettivo che la porta a scansare un passato da dimenticare nella sua disastrata famiglia. È un ruolo a cui sono legata perché in genere mi chiamano per commedie romantiche, dove sono o fatalona o leggerina, e non si guarda mai l’oltre. Invece Marco col mio oltre, con l’aspetto più nero e intimista, ci vive ogni giorno. Ho sempre cercato di camuffare la mia inquietudine”. Il cinema cambia le carte. “Io vivo tra lacune, rimpianti, insicurezze. Conosco i miei limiti. L’inglese, per dirne uno, lo capisco ma non lo parlo bene, sono pigra, ho dovuto rinunciare a film importanti, anche se quando Sofia Coppola mi prese per Somewhere, con cui vinse a Venezia, imparai la parte tre mesi prima. Uno dei temi di questo film è che Silvia ha accusato in modo più violento i traumi dell’infanzia e ha cercato di trasformarli nell’obiettivo della maternità, attraverso un’altra persona, per mettere al mondo una vita che le faccia dimenticare la sua”» [Valerio Cappelli, Cds]• Rivendica il diritto di andare ai provini con tacco assassino e trucco e parrucco appena fatto, perché a lei piace così. «Il regista deve essere lungimirante e guardare i miei occhi, non il mio corpo. Sai quante volte dopo che recito una scena mi dicono: però che brava!, come se da me non se lo aspettassero» • «”Il set è l’unico posto in cui mi sento protetta: sei sempre qualcun altro. Quando devo essere me stessa, lì è dura”. Il film dove si è divertita di più è Il volto di un’altra di Pappi Corsicato» [Cds 6/10/2012] • «Essere liberi in un ambiente conformista come il cinema. “Hai presente quando sei a tavola con altri attori e tutti parlano male di un personaggio politico di destra e io dico che mi sta simpatico? Divento la pecora nera. Me ne sono sempre fregata, non si tratta di essere di destra o di sinistra. Non sto parlando di politica ma di dinamiche che non mi appartengono. Non fingo di essere una intellettuale per avere più credibilità. Sintetizzando in maniera cruda, mi sento più vicina a Valeria Marini che a Laura Morante. Sono istrionica, non ho un’identità precisa, non penso che si possa essere solo in un certo modo, al cinema mi piacciono film di serie A e di serie C”» [Valerio Cappelli, Cds, 30-04.2023].
Curiosità Soffre di diverse intolleranze alimentari che l’hanno portata a cambiare regime di alimentazione e di asma per allergia a pollini (che combatte grattandosi la gola con una matita, anche in pubblico), peli di gatto e polvere. In passato, quando è apparsa molto dimagrita in alcune foto postate su Instagram, diversi utenti hanno insinuato che soffrisse di anoressia, una notizia però seccamente smentita dall’attrice. Ha diversi tatuaggi: una farfalla sulla schiena, un disegno sul braccio dedicato a suo marito, con impresso il suo nome tra due cuori e sui piedi la scritta di un tatuaggio di Angelina Jolie: «Ciò che mi nutre mi distrugge», che risale al 2011, gli ultimi sono i cuoricini dei suoi due figli. Ha il complesso dell’altezza ma dice che ora è superato, indossava sempre tacchi di dieci centimetri: «Ah, quello non ce l’ho più. Sono 1 e 67, per una vita mettevo i tacchi anche se facevo ginnastica. Non sono più abituata, quando certe volte di sera li metto, traballo. Come faccio, gioco a pallone con i miei figli, a volte in porta a volte all’attacco» • «Sono abbastanza fortunata perché essendo pirandelliana ho mille sfaccettature, quindi ogni personaggio ha qualcosa di mio» • Per Nicolas Vaporidis «È sexy in modo devastante» [Sara Faillaci, Vanity Fair] • Fanatica del biondo: «Mi studio le nuance delle conigliette di Playboy e cerco di riprodurle. Sono nata castana per un tragico errore della natura, la mia ricrescita è una farsa perché io sono bionda dentro». [Silvia Nucini, Vanity Fair, 16.12.2009]
Amori «Laura Chiatti dice che in amore non ha orgoglio: “A 14 anni ero innamorata dell’unico che non mi voleva. Andavo a casa sua, parlavo con la nonna, ho fatto uno striscione sotto le sue finestre... Ma lui era un iceberg, si fidanzava con le altre e con me non ci provava proprio”. Si definisce una geisha e a letto predilige il macho, “quello che ti prende magari mentre bevi il caffè oppure si va insieme a fare la spesa, gli viene la voglia, e lì prende e parte”. Ha fatto l’amore nel bagno di un aeroporto e “il pianerottolo è la situazione che piace a me: il ‘dove ti trovi ti trovi’, sempre nei limiti del consentito, significa: ti voglio proprio adesso”» [Marina Cappa, Vanity Fair] • Nel 2007 un flirt con il regista Silvio Muccino, con il quale aveva girato uno spot tv per una compagnia telefonica • Spesso, complici diversi progetti a cui hanno lavorato insieme, si è parlato di una relazione tra Laura Chiatti e Riccardo Scamarcio. L’attrice, però, ha smentito più volte queste voci, affermando che tra loro c’è solo una profonda amicizia • «Con il modello e attore Francesco Arca è stata legata fino al 2009: Tra escursioni e partite a beach volley, Laura Chiatti e Francesco Arca si sono regalati una settimana da sogno alle Maldive. “Lui è l’uomo più bello del mondo. Mi appaga. Lo sposerò”, ha detto lei prima di partire» [Parpiglia, Chi, 07.01.2008]. La loro storia conquista i fan ma i rispettivi impegni di lavoro li portano a trascorrere molto tempo lontani e qualcosa nel loro rapporto si incrina, le loro strade si dividono senza annunci ufficiali: «Dopo più di due anni insieme, Francesco Arca e Laura Chiatti si sono lasciati. In un’intervista a Vanity Fair, lei ha dichiarato che darà in beneficenza l’anello del loro fidanzamento. E che è stata lei a lasciarlo perché non l’amava più, ma anche – molto sibillina – che lui le ha “servito l’occasione su un piatto d’argento”» [Novella 2000, 2010] • «Laura Chiatti è furibonda. Smentisce con fermezza qualsiasi love story con Fabrizio Corona. “Da quando mi sono lasciata con Francesco Arca, ogni settimana attribuirmi uomini diversi è diventato uno sport”. La verità è che l’attrice, da più di due mesi, è fidanzata con un giocatore di basket, che non gradisce vedere la sua Laura ogni volta tirata in ballo in storie inventate» [Chi] • L’identità del nuovo fidanzato è presto svelata: è Davide Lamma, 34 anni, playmaker e capitano della Fortitudo Bologna ed ex nazionale di basket. «Tutto è nato per caso. Ho conosciuto Davide grazie a Paola, una delle mie migliori amiche. […] Me lo ha presentato ed è scoppiato il colpo di fulmine. […] Lui è timido. Mi ha conquistato con la sua dolcezza. […]». Lamma è un “ragazzo padre”: ha infatti un figlio, nato dalla storia d’amore con una ragazza di Bergamo. Chiatti fa sapere che col fidanzato fa l’amore dieci volte a settimana. Stanno insieme fino al 2013 • È sposata con Marco Bocci attore, noto come il vicequestore Domenico Calcaterra di Squadra antimafia. Le nozze sono state celebrate nell’abbazia di San Pietro a Perugia il 5 luglio 2014, lei si è fatta tatuare sul braccio destro la data del loro primo bacio, il 6.12.13. La mattina dopo il loro matrimonio lei chiese il divorzio, ripensandoci subito. La coppia ha due figli, Enea (2015) e Pablo (2016) • Definisce «Meraviglioso e doloroso» il suo addio al nubilato: aspettava già Enea, ebbe un distacco di placenta che la costrinse a letto per venti giorni. Le amiche le organizzarono una festa nel giardino della casa in Umbria dove è cresciuta. Le hanno fatto trovare un trono: lei seduta, spettatrice, loro ballavano, c’era una drag queen e la gigantografia di Kate Moss di cui è una fan • «Si sono sposati solo 7 mesi dopo il loro primo incontro e stanno insieme da 11 anni, durante il ricevimento di nozze l’attrice ha rivelato di essere incinta. Anche per loro ci sono stati alti e bassi fisiologici: “Ci sono momenti in cui, a ogni coppia che si rispetti, accade qualcosa. Possono arrivare delle turbolenze causate dal lavoro, dalla distanza e dagli imprevisti, che non fanno sconti a nessuno. E così arrivano a cascata ansie, stress, paure. Mantenere alta l’asticella non è sempre facile. Bisogna incontrarsi, capirsi, prendersi del tempo”. Quando è successo a loro, hanno saputo superarla “con il dialogo, con il confronto”, aveva detto lei» […] Bocci rivela che «mi ha chiesto il divorzio il giorno dopo il matrimonio. Non sto scherzando, ha chiesto il divorzio, poi piano piano ci ha ripensato», ha detto l’attore. Il motivo era solo un po’ di stress che lui ha giustificato dicendo: «Abbiamo deciso di sposarci due settimane dopo esserci conosciuti. Organizzare un matrimonio con una persona che conosci da due settimane non è una cosa emotivamente facilissima quindi ci sta che ci possano essere degli sbalzi d’umore» [Tgcom24] • Sono stati insigniti, in una cerimonia nel gennaio 2023, del riconoscimento di cittadini onorari di Magione (Perugia): «“Una decisione che ha visto l’unanimità del consiglio comunale – ha spiegato il sindaco Chiodini – specchio del sentimento di amicizia, stima e considerazione verso di loro. Due persone che sono state in grado, singolarmente e in coppia, di compiere un percorso professionale e artistico straordinario. Laura, che è cresciuta a Magione, partendo dal piccolo paese di Villa ha realizzato, fin dalla sua adolescenza, un cammino nel mondo dello spettacolo che nessuno avrebbe potuto immaginare vedendola esibirsi da ragazzina sui palchi delle nostre feste paesane. Un successo conquistato con tenacia determinazione grinta e passione”. I due attori hanno ricordato, con grande simpatia e autoironia che ha strappato più volte l’applauso, alcuni momenti della loro vita personale, tra cui il modo in cui si sono visti la prima volta, risalente a oltre venti anni fa durante una campagna pubblicitaria per una delle più grandi industrie dolciarie al mondo, e poi il nuovo incontro a cui ha fatto seguito il matrimonio e la nascita dei due figli. Gli artisti hanno poi riaffermato il loro forte legame con l’Umbria, Marco Bocci è originario di Marsciano. Da qui la decisione di costruire il loro futuro in questa regione. “Le nostre radici sono la cosa più importante – hanno affermato – una scelta che abbiamo condiviso da subito e resa possibile anche dalla centralità di questa regione e dalla vicinanza a Roma che ci permette tranquillamente di spostarci per lavoro per poi tornare a casa nei fine settimana”» [Umbria7, 15-01-2023] • Ma lei nella vita, dopo avere avuto due figli, è sempre così insicura? «Con la maternità alcune cose si acuiscono e altre si attenuano, Enea e Pablo mi fanno sentire il tempo che passa. Sono apprensiva verso me stessa, a volte si lamentano per i troppi compiti e dico, eh, anche per me era lo stesso. Io non mi vedo così autoritaria». Non era anche ipocondriaca? «Questo è un discorsone. Sono un tipo di ipocondriaca al contrario. Non faccio nemmeno mezza visita medica, mi autodiagnostico. Poi per paura vado su Google e resto sempre col dubbio. È un auto-sabotaggio continuo. Però cinque anni fa Marco, mio marito, ha avuto una encefalite, eravamo in camera da letto, sono stata tempestiva nel soccorrerlo. È stato miracolato, difficilmente se ne esce vivi. Quel giorno ho capito la fine della gioventù, la fragilità». Com’è stato lavorare diretta da suo marito? «Quando litigavamo gli dicevo: guarda che non lo faccio il film, eh. Ma non ci credeva. Sul set non ho ansia da prestazione, mi diverto, so quello che posso fare bene o meno bene, con Marco ero in ansia perché non ci avevo mai lavorato, lui ama ricevere dagli attori, ne studia la psicologia, è un regista randagio» [Valerio Cappelli, Cds] • È insultata spesso su Instagram quando posta foto dei suoi due figli, Enea e Pablo, che hanno i capelli lunghi. Ma diamo una risposta definitiva a questo dilemma: perché i suoi figli hanno i capelli lunghi? «La risposta è: saranno cazzi miei? Posso dire un’altra cosa per rincarare la dose e farmi criticare: faccio dormire i miei figli nel lettone». Se la va a cercare. «Ma sì. Lo faccio per un bisogno più mio che loro: devo sentire il loro profumo. Poi quando cresceranno quel profumo non ce l’avranno più» [a Silvia Nucini, Vanity, settembre 2023] • L’anno scorso ha festeggiato i quarantadue anni con amici e famiglia in Umbria. Con lei il marito e i figli. Niente party esclusivi, per lei una dedica da Bocci: «L’unica cosa che conta è vivere ogni cosa insieme a te. Ti amo Lally» • • È bufera sui social dopo che a Domenica In, il 30 aprile 2024, afferma che non tollera «l’uomo che si mette a fare il letto, dare l’aspirapolvere. Mi abbassa l’eros, me lo uccide».
Titoli di coda «Nel lavoro sono come Mastroianni, faccio quello che mi dicono e poi me ne vado».