1 settembre 2025
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Biografia di Wanna Marchi (Vanna M.)
Wanna Marchi (Vanna M.), nata a Castel Guelfo di Bologna il 2 settembre 1942 (83 anni). Personaggio televisivo. Negli anni Ottanta e Novanta, era definita regina delle televendite. Poi s’è scoperto che truffava i suoi clienti: «I coglioni vanno inculati. Ma alla fine hanno inculato me».
Vita Nata in una poverissima famiglia di contadini, è la figlia primogenita di Enedina Brini (1914-1993) e Nino Marchi (1912-1957). «Erano sotto padrone. Non avevano niente, lavoravano la terra degli altri». «Di dov’eravate? “Castel Guelfo, metà romagnoli, metà emiliani. Ero una bambina felice, ma molto povera. Ho sempre avuto chiaro che ero nata in un posto sbagliato”. Perché? “Ma dai, in mezzo alle pecore, alle capre, io? Ma per favore”» [Moreno Pisto, MowMag] • «Rimane senza padre a 15 anni. Vanna, la mamma e il fratellino vanno a Bologna, servono soldi. Vanna fa la figurinista, disegna abiti, fa la cameriera. Sua madre lavora al mercato della frutta. “L’ho sempre definita stupida e lo era veramente. Era sicuramente molto bella, bellissima, sembrava Marlene Dietrich, hai presente il tipo? Ma viveva nel suo mondo, non andavamo d’accordo, non parlavamo mai, per questo mi sono sposata presto: per uscire di casa e separarmi da lei”» [ibid.] • «Io ho la quinta elementare, ma a scuola ero talmente brava che le maestre chiamarono mio papà e gli dissero che dovevo continuare a studiare. Dopo quella telefonata per la prima volta l’ho visto piangere. Ma servivano i soldi per mandarmi a scuola e i miei zii hanno detto di no, perché ero femmina e per una femmina non serviva studiare» [Pisto, cit.] • «A quindici anni andò a fare la cameriera a Milano, nella casa di Vergottini, il parrucchiere delle dive. A forza di vedere tinte, lozioni, unguenti, e di donne che si lasciavano fare di tutto in testa e poi uscivano col sorriso soddisfatto sulle labbra, si convinse che poteva provarci» [Marco Mensurati, Rep] • Wanna comincia come estetista, apre un negozio in un garage di Bologna affittato per 18 mila lire. «Ho avuto sette negozi nella mia vita. Sono stata la prima ad aprire un negozio di estetista a Bologna. La prima! In assoluto. Era il 1977-78, un giorno entra un ragazzino e mi propone un contratto per vendere in televisione […] Stavo massaggiando una signora, avevo tutte le mani unte, non ho capito niente e ho firmato. Credevo di aver firmato per seicentomila lire, invece erano sei milioni» • «Prima trasmissione? Gran Bazar, a Telecentro, canale di Bologna. Ma non vendevo niente. Alla terza puntata mi presento senza prodotti, mi faccio dare il microfono e comincio a raccontare la mia storia. Dico addio al pubblico, nelle mie condizioni economiche non mi era più possibile proseguire. Mentre parlo inizia un viavai di gente del centralino. Mi urlavano: “Vai avanti, vai avanti”. Allora racconto che mio marito era un disgraziato, che mi lasciava senza una lira e mi riempiva di botte. Parlo per quaranta minuti. Lasciato il microfono, tremavo come una foglia, ma erano arrivati duemilatrecento ordini» [Jonathan Bazzi, 7] • «Sai, dovevo vendere per mantenere i miei figli, perché il loro padre non mi ha mai dato 50 lire. I miei figli dovevano mangiare, non avevano le scarpe, non avevano niente, io non avevo i soldi neanche per pagare la luce elettrica, neanche per pagare la bolletta dell’acqua. Come li facevo, i soldi? Facendo la puttana? No. Allora ho iniziato a vendere» • La svolta avviene a Gran Bazar, condotto da Raffaele Pisu e Marisa Del Frate su Rete A, Wanna va in tivù. Urla. Vende. Si lancia in sfuriate contro il grasso, la ciccia, il lardo, i punti neri, la forfora. A partire dal 1983 conduce una trasmissione tutta dedicata ai prodotti da lei sponsorizzati, il Wanna Marchi Show, in onda su Rete A e condotta insieme ai figli Maurizio e Stefania Nobile • «Spogliatevi nudi e guardatevi davanti allo specchio. Fate veramente schifo!». «Signore mie, perché un uomo deve ritornare sotto il suo tetto, se lo aspetta una donna sformata, spettinata, ciabattona? Volete restare lì come balenottere a piangere sulle corna che vi mette?» • Nell’86 ha pubblicato l’autobiografia Signori Miei; che poi, ovviamente, televendeva • «Veracemente cicciottella, colorata, urlante. Smerciava alghe dimagranti, creme scioglipancia, pomate per seni rassodati, cuscini per sconfiggere l’insonnia. Eccetera, eccetera. Sarebbe bastato sentire i nomi di quei prodotti “magici” per subodorare la beffa. Invece no, tutti si precipitavano a tele-comprare. Convinti dalla sua voce emiliana, perfidamente sincera nel mettere a nudo difetti, paure, civetterie. L’etnomusicologo Roberto Leydi, che registrò ore del suo eloquio […] scoprì che gli strilli di Wanna erano simili a quelli dei ciurmadori che hanno venduto di tutto, per secoli, sulle piazze d’Europa. Vittorio Sgarbi la paragonò ai monologhi di Dario Fo e Carmelo Bene. Beniamino Placido scrisse una sua apologia, convincente quanto quella di Platone per Socrate» [Bruno Ventavoli, Stampa] • «Da vera icona del kitsch è tracimata ovunque in tv. Anche in quella seria. Maurizio Costanzo Show. Linea diretta. Lupo Solitario, trasmissione cult di Antonio Ricci» [Ventavoli, cit.] • «Diventa la regina del trash. Finisce sulle copertine delle riviste. Nell’89 incide un disco rap, con il suo urlo di battaglia “D’accordooooo?”. Nel 1988-89 è a Fantastico come testimonial del ministero delle Finanze, vende i biglietti della lotteria. Nel 1990 nella parodia dei Promessi Sposi di Lopez-Marchesini-Solenghi (spaccia alghe miracolose per sconfiggere la peste). Considerata simpaticissima, spiritosissima, genio della comunicazione» [Michele Serra, Rep] • Uno dei prodotti più venduti era la crema scioglipancia, della quale l’imbonitrice illustrava proprietà dimagranti miracolose. Il costo in offerta era, negli anni Ottanta, di 100 mila lire per tre confezioni • Ma le stagioni del successo sono anche quelle dei primi guai giudiziari. Nel 1990 Wanna Marchi viene arrestata e poi condannata a un anno e 11 mesi di reclusione per concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Wanna Marchi, tramite la quale vendeva prodotti cosmetici. Nel 1994 ritorna a vendere in televisione assieme alla figlia Stefania, su varie emittenti locali private • «Man mano che il “fuoco” si allarga, da Marchi e da Stefania Nobile, entrano anche in scena una serie di personaggi secondari notevoli: Milva Magliano, Capra de Carrè, il mago Do Nascimento. Milva Magliano, consigliera occulta, amica e poi forse nemica, sempre minacciosa, è un personaggio che sembra uscito da Gomorra, pluripregiudicata per truffa (le più recenti riguardavano il commercio di opere d’arte), reati finanziari e altro ancora (nel curriculum ha anche una condanna, negli anni 80, per appartenenza alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo» [Cds] • Il mago Do Nascimento, già maggiordomo che serviva a tavola scalzo a casa del fantomatico marchese Capra de Carré, per poi diventare non mago ma maestro di vita, in quanto nipote di una sacerdotessa o sciamana in Brasile. Ma ecco il personaggio più gustoso di questa gang di sfessati, il marchese o conte Attilio Capra de Carrè. Un vecchio articolo di Repubblica lo dà non marchese ma conte. Anche secondo l’Annuario della nobiltà italiana i Capra de Carrè sono “antica famiglia nobiliare vicentina”, sono “conti palatini”. Wanna Marchi lo conosce in quanto vicino di casa a Porto Cervo: è un sedicente conte milanese • «Un uomo non più giovane, fisico basso e tozzo, che anni fa portava, nonostante la moda di Little Tony fosse finita da un pezzo, un davvero mitico ciuffo a banana. Mai stato nobile. Era uno zanza, un truffatore, un vero esperto di sparizioni di denaro altrui a proprio favore. Siamo nel ’96 quando lo zanza, che adesso è molto malato, si prende in casa Mario dal fisico da ballerino, appena sbarcato dal Brasile. Mario diventa anche il cuoco di casa, viene presentato come il maggiordomo. Insomma, deve molto al “conte”, ma non esita quando il suo mentore e Wanna smettono di avere affari in comune (allora vendevano creme dimagranti): lo molla e diventa il maggiordomo della signora delle aste tv. Dalla dispensa allo studio tv il passo è breve» [Rep] • «Infatti Wanna e la figlia Stefania a un certo punto tradiscono il marchese o conte e si mettono in proprio, e da lì secondo loro arriverebbero tutte le sventure. Il marchese o conte è dato come intimo di Marcello dell’Utri, allora gran capo di Publitalia, e la successiva caduta delle Marchi è data anche – tesi affascinante – come conseguenza della volontà del mondo berlusconiano di far fuori il variegato mondo delle tv private minori» [Michele Masneri e Andrea Minuz, Foglio] • Al 1996 risale la costituzione della società Ascié s.r.l. di Milano, tra i cui soci figurano la figlia Stefania Nobile ed il brasiliano Mario Pacheco do Nascimento. Con questa società la Marchi trasformò le televendite in veri e propri spettacoli televisivi • Il 27 novembre 2001 esce lo scoop di Striscia la notizia a proposito di una serie di truffe che la vedeva coinvolta, al fianco della figlia e del sedicente mago do Nascimento, quale presentatrice di una vendita televisiva di numeri fortunati per il gioco del lotto, talismani, amuleti e kit contro le influenze maligne (rito del sale, del desiderio, del danaro, del corallo, ecc.). Si scopre che la Ascié s.r.l. aveva indotto molte persone a pagare ingenti quantitativi di denaro in cambio di bustine di sale da cucina, rametti di edera e altri oggetti, la cui funzione avrebbe dovuto essere quella di scacciare il malocchio. Il materiale doveva utilizzarsi secondo procedure rituali, ed in caso di fallimento di queste (per esempio se il sale non si fosse sciolto) si sarebbe acclarata la presenza del malocchio; la società stessa avrebbe quindi provveduto a fornire gli opportuni rimedi (ovviamente a pagamento) • Il caso fu denunciato sei anni prima di Striscia la Notizia da Telefono Antiplagio, ma le autorità non si mossero: unica eccezione l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, sempre su denuncia di Telefono Antiplagio, sanzionò Wanna Marchi e soci per pubblicità ingannevole • Fosca Marcon (scomparsa nel 2016), che per Striscia si finse interessata ai prodotti ed al servizio forniti dalla società e si avvalse di filmati realizzati con telecamere nascoste e registrazioni telefoniche per mostrare la condotta della società della Marchi. Stefania Nobile si rivolse alla finta cliente dicendole «le auguro tutto il male del mondo» e prospettandole disgrazie nel caso in cui non fossero stati presi provvedimenti contro il malocchio • «La condotta della Marchi e dei soci era stata inoltre già resa nota in televisione poco tempo prima nella trasmissione Mi manda Raitre, condotta da Piero Marrazzo. La vicenda suscita rapidamente clamore per lo sfruttamento della credulità popolare. In particolare, i metodi della società della Marchi vengono considerati truffaldini. Chi telefonava ai centralinisti della Asciè veniva profilato individuando i suoi punti di fragilità Così quando, inevitabilmente fallita la grande vincita, richiamava per protestare veniva imbonito (“compri i nostri sali contro il malocchio”) e minacciato (“si ammalerà; suo figlio avrà un incidente; suo marito perderà il lavoro; finirà in miseria”)» [Susanna Marzolla, Rep] • «Dopo una settimana di bombardamenti quotidiani da parte di Striscia, i guastatori del nucleo provinciale della Guardia di finanza hanno fatto irruzione nelle sedi milanesi della Asciè e della Anedene. Nelle stesse ore sono stati perquisiti anche altri suoi uffici sparsi in tutta Italia, da Como a Bologna, da Firenze a Vercelli. Durante il blitz, gli uomini in divisa hanno consegnato tre avvisi di garanzia firmati dal pm Luca Villa, alla signora Vanna, a sua figlia Stefania Nobile e al mago brasiliano Mario Do Nascimento Pachecho. In un attimo, tutto crolla. I cronisti assediano la loro casa vicino a Bologna: “Un commento, Stefania! Un commento!”. Lei replica piccata: “Volete un commento? Eccovelo. Sono d’accordo con i talebani, che hanno messo una taglia sui giornalisti”. Pochi minuti dopo, dal cielo, un elicottero di Striscia la Notizia lancia sulla villa un tapiro fatto di sale» [Mensurati, cit.] • Il 24 gennaio 2002 Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile vengono arrestate con altre cinque persone legate a vario titolo alla società Asciè. Sono in totale 132 le persone che sporgono formale denuncia contro la società e 62 si costituiscono parte civile • La Guardia di Finanza valuta che la somma lucrata ammonterebbe a 63 miliardi di lire. Wanna Marchi e Stefania Nobile scelgono di andare a dibattimento, il processo Marchi-Nobile ha inizio il 2 luglio 2003 • Quello stesso anno «Wanna pubblica Le mie prigioni, diario vergato a quattro mani, con la figlia, l’altra Silvio Pellico di questa saga italiana» [Mensurati, cit.] • Nella primavera del 2004, durante le vicende giudiziarie, Wanna Marchi e la figlia torneranno in onda con una striscia quotidiana, non di televendite ma di talk show di attualità, intitolata Tremate tremate, le streghe son tornate sull’emittente locale TV7 Lombardia • Il 3 aprile 2006 la Marchi e la Nobile vengono condannate a due anni e sei mesi di reclusione nel processo-bis per truffa aggravata davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Milano • Il 10 maggio 2006 la Marchi, Francesco Campana, il suo compagno, e la figlia vengono condannati in primo grado dal Tribunale di Milano per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, con condanne rispettivamente di 10, 4 e 10 anni, e al risarcimento delle vittime (oltre 2 milioni di euro), reso in buona parte possibile dal sequestro di varie proprietà immobiliari intestate a Stefania Nobile. Wanna Marchi risulta nullatenente. Francesco Campana viene coinvolto in quanto autore del sistema informatico utilizzato dalla Ascié s.r.l.; Mario Pacheco do Nascimento, partito per il Brasile sapendo di un suo probabile arresto, viene condannato con rito abbreviato a 4 anni il 30 maggio 2003. Se ne resterà indisturbato al suo Paese • Dall’aprile 2006 Wanna Marchi e Stefania Nobile si trovano agli arresti domiciliari e decidono di aprire un videoblog intitolato Tutta la verità, che verrà chiuso in attesa degli sviluppi del processo • In attesa dell’appello, fissato per il gennaio del 2008, la Marchi torna al lavoro nel settore da cui era partita: dirige infatti un centro benessere e bellezza a Carpi in provincia di Modena. Il 27 marzo 2008 arriva la sentenza della Corte d’appello che riduce la somma delle due condanne inferte a 9 anni e 6 mesi per Wanna Marchi, a 9 anni 4 mesi e 9 giorni per Stefania Nobile e a 3 anni 1 mese e 20 giorni quella comminata a Francesco Campana, il convivente • Le due donne vengono arrestate il 4 giugno 2008 in esecuzione di una misura cautelare emessa dalla Corte d’Appello. Vengono rilasciate dopo pochi giorni • Il 4 marzo 2009 la Corte di cassazione ha confermato in via definitiva le condanne di secondo grado. La Marchi e la figlia sono state condannate, nel mese di aprile 2010, anche per bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Asciè. Dino Marchi, fratello di Wanna, è stato condannato per riciclaggio di parte dei proventi della Marchi • L’8 ottobre 2011 Wanna Marchi ottiene il regime di semilibertà lavorando nel bar e ristorante La Malmaison Café, di proprietà di Davide Lacerenza, fidanzato della figlia • Il 25 marzo 2014 Wanna Marchi e la figlia sono stati ospiti alla trasmissione radiofonica La Zanzara condotta da Giuseppe Cruciani con David Parenzo su Radio 24 • Nel novembre e dicembre del 2015 torna in video assieme alla figlia conducendo il programma Ora parlo io sul canale iTv Italia. Il 6 ottobre 2016 è la protagonista della prima puntata de L’intervista, programma condotto da Maurizio Costanzo su Canale 5 • Nel 2017 Wanna e la figlia vengono reclutate da Mediaset come concorrenti dell’Isola dei famosi. Antonio Ricci non la prende bene. Striscia la Notizia manda in onda una serie di servizi nei quali attacca il suo editore, Pier Silvio Berlusconi, davanti a sette milioni di italiani. Un collage di interviste realizzate in strada a gente comune e poi sapientemente montate, in gergo Vox Populi. Una signora dietro il bancone di un bar: «Wanna Marchi e la figlia all’Isola è uno scandalo, la colpa è di Pier Silvio Berlusconi, a questo punto meglio i francesi» (una barista, evidentemente molto informata della lite con Bolloré e Vivendi). Uno per strada: «Pier Silvio Berlusconi sta facendo un grandissimo errore, non esiste che vadano all’Isola dei Famosi, hanno rubato e truffato l’Italia, migliaia di anziani». Un altro, al mercato: «Chi le manda è malato di testa, non ha cervello». «Perché non ci va pure Berlusconi all’Isola dei Famosi, è una cosa vergognosa mandare certe persone...»; Una tutta imbacuccata: «Mediaset fa una stronzata a mandarle in onda». Dopo due giorni Pier Silvio capitolò • Nella primavera del 2018 è protagonista, assieme alla figlia, del programma di Rtb Network Le grandi sorelle, dove segue e commenta in diretta le puntate della quindicesima edizione del Grande Fratello • Il 29 settembre 2021 torna in tv prendendo parte assieme alla figlia a una maratona di 100 ore di diretta televisiva, trasmessa dal canale digitale Go-Tv. Per la stessa rete, dal 15 novembre 2021 affianca la figlia nel programma da lei condotto e ideato #noicreiamodipendenza, in onda il lunedì dalle 22 per otto ore di diretta consecutive • Nel settembre del 2022 viene trasmesso da Netflix un documentario di quattro puntate dedicato alla vita di Wanna Marchi intitolato appunto Wanna • «“Io ero, sono e sarò sempre la figlia di Wanna Marchi, perché lei è un genio” dice Stefania Nobile. “Facevamo anche 12, 15 miliardi al mese. Io sono Wanna Marchi e voi chi siete? Non vi conosco”. Stessa voce, stesso tono aggressivo, sfidante: i capelli sono argentati, non più rossi. Wanna, la nuova docuserie dal 21 settembre su Netflix, racconta il Paese attraverso le televendite, l’illusione di creme scioglipancia e antirughe» [Fumarola, Rep] • «Dopo la libertà, ottenuta integralmente nel 2015, Marchi si è reinventata barista e ristoratrice, foodblogger e youtuber […] La vita, a quanto pare, le sta concedendo una seconda possibilità». [Ravarino, Mess] • Wanna Marchi, con la figlia, è ospite della quarta edizione del Festival di giustizia penale, che si svolge dal 18 e al 21 maggio 2023 tra Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo • «Parliamo del “giro” della Gintoneria di Davide Lacerenza, chiacchieratissimo locale, chiuso anche per droga, frequentato da gente quantomeno singolare […] Ci sono le ex venditrici Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile, che dovrebbe essere una sorta di procuratore di questi personaggi» [Dago] • «“Qualcuno ha scritto che Chiara Ferragni ha sorpassato Wanna Marchi... Io ritengo di essere l’unica vera influencer e l’unica truffatrice vera. Anche perché ho avuto il coraggio di dire nella serie Netflix che i coglioni vanno inculati”. La regina delle televendite dice la sua sul caso mediatico del momento che vede al centro Chiara Ferragni, sanzionata dall’Antitrust per la vicenda dell’ormai celeberrimo pandoro di beneficenza» [AdnKronos] • «Le parole Elly Schlein sulla Meloni che sarebbe una venditrice alla Wanna Marchi? “La Schlein non mi piace assolutamente, mi dà fastidio, io non ho una grande simpatia per la Meloni ma la preferisco sicuramente alla segretaria Pd”» [Wanna Marchi, a Un Giorno da Pecora, su RaiRadio1] • «Wanna Marchi e sua figlia Stefania Nobile non sono mai state meglio: […] in un’intervista per il settimanale Gente, le donne sono fotografate a bordo di una Lamborghini Urus del valore di 250 mila euro» [Open, 08-06-24] • I guai però sono in agguato, ma non riguardano direttamente Wanna: «[…] droga e prostituzione, i motivi per i quali sono stati messi i sigilli alla Gintoneria di Davide Lacerenza, ben coadiuvato dal piglio imprenditoriale della sempre attiva Stefania Nobile. Tanto il self made man con i trascorsi da fruttivendolo, quanto la figlia di Wanna Marchi con quello da imbonitrice tv sono finiti in manette: per Stefania si tratta di un ritorno, per Davide di un esordio» [Materi, Giornale] • «Mia madre è stata una madre bravissima, mi ha insegnato tutto. Mi ha cresciuto anche in un modo rigido. Penso di aver preso il meglio di lei. Poi a 18 anni sono andato via di casa, ho fatto la mia vita» [Maurizio Nobile a Michel Masneri, Foglio] • «C’è ancora chi si fida di Wanna Marchi. Quindi non c’è da sorprendersi più di tanto se un ristoratore di Bergamo abbia deciso di reclutare la “signora d’accordooo!” come personal chef per valorizzare la cucina della sua trattoria» [Materi, cit.].
Curiosità È sostenitrice dell’associazione Nessuno tocchi Caino, affiliata al Partito Radicale Transnazionale • Nel 2000 Wanna Marchi è stata condannata a pagare otto milioni di lire di risarcimento a un collega per avergli dato del “cornuto” durante una sua trasmissione [Cds] • Wanna Marchi sulle amanti dei preti: «Le donne vanno pazze per i preti. Dicono che non hanno pensieri, né cambiali né mutui, e fanno meglio l’amore”» [Bazzi, cit].
Amori Nel 1961 Vanna Marchi convola a nozze con Raimondo Nobile, rampollo di una famiglia bene palermitana che guarda con disprezzo alle origini contadine della sposa. «Mia suocera, fuori dalla chiesa, mi disse: “Come sei brutta”. Quella frase avrebbe contato tanto nella mia esistenza» • Sono anni bui. Raimondo la tradisce. A un certo punto, Vanna giura a sé stessa: «Porterò queste corna come una corona». Dall’unione ebbe due figli: Maurizio (1961) e Stefania (1964) • Il matrimonio con Raimondo, definito da Wanna uomo violento e fedifrago, naufragò alla fine degli anni Ottanta • Il 21 aprile 2017 sposa, dopo 29 anni di convivenza, il compagno Francesco Campana, anche lui, come lei, arrestato e condannato per associazione a delinquere, salvo poi essere salvato dalla galera grazie all’indulto. Restano uniti fino alla morte di Campana avvenuta nell’agosto 2022.