2 settembre 2025
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Biografia di Misselvia
Misselvia, pseudonimo di Elvia Figliuolo, nata a Potenza il 3 settembre 1924 (101 anni). Paroliera (cioè, scrittrice di testi per canzoni) • L’anno scorso per i suoi cento anni i comuni di Brugherio, in provincia di Monza-Brianza, dove vive dagli anni Sessanta, e di Potenza, sua città d’origine, le hanno recapitato una pergamena. «“Un augurio cordiale nel centesimo suo di genetliaco”: questa la frase impressa su una pergamena che le è stata portata da un messo comunale [di Brugherio], con la quale Figliuolo ha posato per una foto ricordo, tenendo tra le mani tre palloncini a formare un dorato “100”» [PrimaMartesana].
Titoli di testa «Non ho mai cercato qualche forma di ispirazione […]. L’importante era che la canzone e le parole fossero orecchiabili» [Rosa, Cds].
Vita Visse a Potenza fino ai sei anni • Primogenita di cinque fratelli, «cercavamo di andare d’accordo, di andare bene a scuola, perché avevamo un papà esigentissimo, e anche molto severo: con lui tremavamo. Era un uomo meridionale. Lo trovavo anche bello» [a Le ragazze, Rai] • Sua madre Pina era «donna di casa» [ibid.], cioè casalinga, suo padre Nicola era telegrafista • «Come tutti i dipendenti pubblici era soggetto a frequenti spostamenti. Sono stata a Pesaro, a Bergamo, a Milano» [Rosa, cit.] • «Milano era eccezionale per me, era una cosa molto diversa dai paesi o dalle città dove avevo soggiornato prima» [Le ragazze, cit.] • Frequentò le magistrali, «finite quelle trovai subito lavoro, ma non è che lo cercassi con affanno, insomma. Qualche mia amica già lavorava e si dava delle arie, allora anch’io!» [ibid.] • A vent’anni «ero abbastanza spigliata, ma sempre nei limiti, sono sempre stata attenta alle regole» [ibid.] • Fece per un po’ la dattilografa, poi venne assunta come segretaria di Giuseppe Gallazzi, responsabile delle edizioni musicali Francis-day, dove venivano adattate in italiano canzoni americane. «La casa editrice era nel centro di Milano. Facevo avanti e indietro con la macchina. Ero una delle poche a guidare e il mestiere di paroliere, in particolare, era riservato agli uomini […] Quando si accorsero che le mie traduzioni erano ottime mi fecero subito fare l’esame alla Siae per diventare paroliere» [Rosa, cit.]. «Siccome qualche verso lo correggevo perché ne trovavo uno più adatto, l’editore Gallazzi mi ha detto: “Senti, falli tu i testi”» [MonzaToday] • All’esame per diventare autore «le donne paroliere erano solo due o tre» [Le ragazze, cit.] • Per iscriversi alla Siae era necessario uno pseudonimo e lei scelse di chiamarsi Misselvia, unione di «miss», cioè «signorina» in inglese, e Elvia, il suo vero nome. «Siccome ero ancora signorina e tutti al telefono mi chiamavano Miss Elvia, mi venne automatico associare le due parole» [Rosa, cit.] • Guadagnò abbastanza da comprarsi la sua prima auto, una Fiat 600 • Nel 1953 ascoltò una canzone americana per bambini che le piacque molto: chiese al suo editore il comprarne i diritti per l’Italia, e ne scrisse il testo in italiano, Siam tre piccoli porcellin • Ha scritto i testi di più di cento canzoni, cantate tra gli altri da Mina, Adriano Celentano, Bobby Solo, Dalida e Nada • Scrisse l’adattamento italiano di Singin’ in the rain e Cheek to cheek • Che rapporti aveva con i cantanti per cui lavorava? «In realtà non sono molti quelli che ho conosciuto di persona. Mi limitavo a scrivere i testi per loro, il mio compito era esclusivamente quello» [Rosa, ibid.] • Si sposò piuttosto tardi per l’epoca, a 39 anni, nel 1963, con Gianni Cossu. «Ci eravamo conosciuti tramite amici comuni. Non ci siamo sposati subito perché lui faceva il giornalista e voleva prima di tutto avere una posizione di lavoro fissa e conosciuta. In ditta non vedevano volentieri che mi sposassi. Poi a un certo punto ce ne siamo fregati di tutti e ci siamo sposati» [Le ragazze, cit.]. Cossu «era un giornalista, ha lavorato per Oggi e Avvenire. Con lui, per qualche anno, abbiamo abitato in pieno centro a Milano» [Rosa, Cds]. È vedova da molti anni • L’anno scorso il nipote Enrico Casiraghi disse che «è ancora autonoma». «Per la sua età sta bene ed è in salute, anche se la memoria inizia ogni tanto a vacillare, ma è comprensibile. Il dottore, al termine di ogni visita, ci dice che bisognerebbe mettere la firma per arrivare a 100 anni come la zia» [PrimaMartesana]. A giudicare dalle foto fatte in occasione del centenario, si tinge ancora i capelli, che porta castani, corti e con la piega • «Nonostante gli anni, Misselvia ha ancora un obiettivo e Tiziana Peraboni, amica da tanti anni, che le dà una mano a mettere ordine fra i ricordi di una vita, la sta aiutando a raggiungerlo: si tratta di individuare un rapporto di parentela con il generale Francesco Paolo Figliuolo» [Rosa, cit.] • «Ancora adesso prendo qualche soldo» [Le ragazze, cit.] per i diritti d’autore, disse due anni fa.
Titoli di coda «“Oggi la musica è cambiata, una volta uscivano cinque canzoni per volta e si apprezzavano, oggi ne escono cinquecento. Quelle là erano apprezzate per forza. Queste, che sono tante e anche brutte, non si teme a dire “non mi piacciono”» [Le ragazze, cit.].