repubblica.it, 11 dicembre 2025
Danimarca, l’allarme inedito dei Servizi: tra i possibili nemici spuntano gli Usa
Un cambio epocale nella politica di sicurezza danese: in un nuovo report sulla sicurezza, i Servizi segreti danesi dichiarano che gli Usa “non sono più garanti della nostra sicurezza”. “Gli Usa approfittano ormai della loro forza economica e tecnologica per esercitare potere anche nei confronti di paesi alleati”, indica il report annuale dei Servizi (Forsvarets Efterretningstjeneste – FE). La conseguenza: gli Usa, insieme alla Russia e la Cina, ormai fanno parte delle minacce che la Danimarca dovrà affrontare nei prossimi anni perché “cambiamenti nella politica americana stanno generando nuove incertezze per la nostra sicurezza della Danimarca”.
“Siamo in una situazione in cui le minacce sono più forti che mai dalla fine della guerra fredda”, dice Thomas Ahrenkiel, il capo del FE al giornale Berlingske Tidende. Ahrienkiel spiega che paesi piccoli come la Danimarca sono i più esposti quando le regole dell’ordine globale non vengono rispettate. “Ormai vediamo che i tre grandi poteri, la Cina, la Russia e gli Usa, ognuno a modo suo, “non rispettano più le regole”, dice Ahrenkiel.
Il rapporto parla dei dazi doganali usati dalla Casa Bianca contro gli alleati, ma cita anche l’intensa attività Usa nell’Artico e ricorda le preoccupazioni sollevate dall’Unione europea per le recenti scelte dell’amministrazione Trump. “Gli Stati Uniti usano il potere economico, comprese le minacce di dazi elevati, per imporre la propria volontà e non escludono più l’uso della forza militare, anche contro gli alleati”, si legge nel rapporto.
Per il ricercatore all’Istituto Danese di Studi Internazionali (DIIS), Rasmus Sinding Søndergaard, le conclusioni del rapporto confermano una realtà ormai evidente. “È quasi liberatorio leggere che si rendono conto che la nostra realtà ormai è cambiata”, dice Søndergaard, ricordando che l’amministrazione americana stessa ha dichiarato nella sua nuova Strategia per la sicurezza nazionale che l’Europa deve assumersi la responsabilità di garantire la propria sicurezza. “Nello stesso tempo non siamo abituati a considerare gli Usa in questo modo”, aggiunge. Secondo Søndergaard, le considerazioni dei Servizi segreti avranno delle conseguenze soprattutto sulla politica della difesa e il riarmo danese. “È probabile che si rafforzerà il consenso politico sul bisogno di un riarmo importante e rapido per non dipendere più dagli Usa”, dice Søndergaard, che riconosce comunque che un’eventuale aggressione russa rimane la minaccia più importante per la Danimarca.
Uno dei punti dolenti del rapporto tra i due paesi è ovviamente la Groenlandia. Anche se l’interesse degli Usa per l’isola non viene approfondito nel report, la nuova valutazione di sicurezza danese avviene dopo un lungo periodo di tensione nei rapporti con l’America di Trump proprio a causa delle mire su Nuuk.
Il nuovo ambasciatore americano a Copenaghen, Ken Howry, un imprenditore amico di Elon Musk, in questi giorni ha fatto la sua prima visita nella capitale groenlandese. Søndergaard fa notare che, nella conferenza stampa dopo la riunione con le autorità groenlandesi (una conferenza stampa in cui i media danesi non potevano fare domande), Howry non ha mai menzionato la Danimarca, ha parlato solo della collaborazione fra gli Usa e la Groenlandia. Per Søndergaard, l’esclusione della Danimarca nei commenti di Howry è notevole, considerando che, nei mesi precedenti, l’amministrazione Trump ha cercato di stabilire un dialogo diretto con la Groenlandia: “Stiamo vivendo una situazione in cui gli americani vogliono parlare con i groenlandesi di minerali e terre rare senza il coinvolgimento del governo danese”.